L'Onu accusa il governo italiano di razzismo contro migranti, africani e rom
Salvini: “Non c'è allarme razzismo. Tagliamo i fondi all'Onu”

L'Onu ha messo l'Italia tra i paesi sotto osservazione per il non rispetto dei diritti umani, e invierà "un team di osservatori per verificare l'aumento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e rom". L'annuncio è stato fatto il 10 settembre scorso dall'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani (Ohchr), l'ex presidente del Cile Michelle Bachelet, aprendo a Ginevra i lavori del Consiglio per i diritti umani, precisando che per gli stessi motivi gli osservatori saranno inviati anche in Austria.
Come risulta dalla relazione dell'Alto commissario l'Italia si trova attualmente in buona compagnia con altri paesi sotto osservazione dell'Onu per la violazione dei diritti umani, come la Birmania, per la persecuzione dei rohingya, la Cina, per quella contro la minoranza uighuri nel Xinjiang, il regime egiziano del golpista Al Sisi, per le condanne a morte di 75 esponenti della Fratellanza musulmana, l'Arabia saudita per i massacri della popolazione civile nello Yemen e nientemeno che gli Stati Uniti, per la "irragionevole" decisione di Trump di separare i figli dei migranti dalle proprie famiglie al confine col Messico.
Anche l'Unione europea nel suo complesso è oggetto di forti critiche, soprattutto per quanto riguarda la sua politica di respingimento dei migranti provenienti dal Nord Africa, mentre invece per l'Alto commissario "dovrebbe essere incoraggiata a stabilire un'operazione dedicata alla ricerca e al soccorso umanitario di persone che attraversano il Mediterraneo e ad assicurare che l'accesso all'asilo e ai diritti umani venga garantito". Secondo la Bachelet i problemi in Europa "nascono dalla scelta di privilegiare soprattutto il rimpatrio dei migranti, senza garantire il rispetto dei diritti umani di base". "È nell'interesse di ogni Stato adottare politiche migratorie radicate nella realtà, non in preda al panico", ha aggiunto l'Alto commissario, sottolineando che le misure di erezione di barriere "non offrono a nessuno soluzioni a lungo termine, solo più ostilità, miseria, sofferenza, caos".
Quanto all'Italia, "il governo italiano ha negato l'accesso a imbarcazioni di soccorso delle Ong. E questo tipo di atteggiamento politico e altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili", ha detto la Bachelet, ricordando che "nonostante il numero di migranti che attraversano il Mediterraneo sia sceso, il tasso di mortalità di quelli che intraprendono questa pericolosa traversata nei primi sei mesi di quest'anno è stato ancora più alto di quanto non fosse precedentemente".

Reazione furibonda del ducetto fascioleghista
Una realtà tanto terribile quanto inoppugnabile, quella riferita dall'Alto commissario Onu per i diritti umani, confermata anche dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che da gennaio ha registrato già 1.104 vittime nel solo Mediterraneo centrale. E la maggior parte concentrata proprio negli ultimi mesi, in evidente correlazione con la politica della chiusura dei porti e la cacciata delle navi delle Ong operanti davanti alle acque libiche attuata dal governo nero Salvini-Di Maio. Tanto che nelle stesse ore dell'annuncio di Ginevra l'Ong Medici senza frontiere riferiva che oltre 100 persone erano morte il 1° settembre in un naufragio al largo della Libia.
Furente a dir poco la reazione del fascista e razzista Salvini, che chiamato direttamente in causa da queste gravi accuse ha risposto rabbioso: "L'Italia ha accolto 700 mila immigrati, molti clandestini, senza collaborazione dell'Europa, quindi non accetta lezioni da nessuno, tantomeno (sic) dall'Onu che si conferma prevenuta, inutilmente costosa e disinformata". E gonfiando il petto come Mussolini, ha aggiunto: "Ragioneremo con gli alleati sull'utilità di continuare a dare questi cento milioni per finanziare sprechi e mangerie per un organo che vorrebbe venire a dare lezioni all'Italia". Cioè ha minacciato di tagliare i fondi all'Onu scimmiottando il dittatore fascista americano Trump.
Per il ducetto fascioleghista l'Onu si dovrebbe occupare piuttosto dei paesi islamici, "che ignorano i diritti elementari come la parità tra uomo e donna", e si indigna bollando la messa sotto osservazione dell'Italia e l'invio degli ispettori come se fossero decisioni inaudite e senza precedenti, prese appositamente contro il governo Lega-M5S. In realtà fa finta di ignorare che l'invio di ispettori nei vari paesi per controllare le violazioni di diritti umani è prassi abituale dell'Ohchr, e che questo organismo nel novembre scorso, quindi durante il governo Gentiloni-Minniti, tramite il predecessore della Bachelet, Zeid Raad Al Hussein, aveva già definito "disumana" la decisione di affidare alla guardia costiera libica il compito di bloccare i migranti e riportarli nei lager libici.

"Non esiste alcun allarme razzismo", parola di Salvini
D'altra parte l'Italia ha ratificato la Convenzione internazionale contro la tortura e i trattamenti inumani (anche se non l'ha mai recepita in una legge, ndr), e in base ad essa l'Ohchr ha la facoltà di inviare ispettori perfino a sorpresa, e in ogni caso gli ispettori non possono comminare sanzioni, ma solo stilare un rapporto. Non a caso il più furbo cancelliere austriaco ha reagito in tutt'altro modo, facendo buon viso a cattivo gioco e salutando l'invio degli ispettori Onu come "un'opportunità per correggere le informazioni false sull'Austria, dove le condizioni di vita per i migranti sono le migliori del mondo".
Il fatto è che le accuse all'Italia non riguardano solo la politica dei porti chiusi alle navi che salvano i migranti in mare, ma anche il preoccupante aumento dei casi di aggressioni razziste ai danni di immigrati, africani e Rom, registrato in questi ultimi mesi e Salvini, che ha la coda di paglia, lo sa bene perché è proprio lui che fomenta il vento fascista e razzista con i suoi continui interventi. Circa una cinquantina di casi gravi, riportati dai media, da quando si è insediato il governo Salvini-Di Maio (cfr "Il Bolscevico" n. 31/2018). Lo aveva già denunciato del resto l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), con una nota del 30 luglio in cui si diceva preoccupato per "il crescente numero di attacchi compiuti in Italia contro cittadini stranieri".
Ma il ministro dell'Interno ha ribadito anche stavolta che "non esiste alcun allarme razzismo o persecuzione in Italia". Davvero? E perché? Perché "lo smentiscono le forze dell'ordine", ha sentenziato con perfetta faccia di bronzo citando la polizia ai suoi ordini. Ben sapendo, naturalmente, che da tempo l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), istituito presso il suo ministero, ha smesso di aggiornare i dati sugli episodi di razzismo. Lo stesso organismo, tra l'altro, che quattro anni fa lo segnalò alla procura di Milano per alcune frasi contro gli immigrati pubblicate su Facebook.
Insomma, il ducetto fascioleghista ha reagito alle osservazioni dell'Onu con la stessa strafottente arroganza con cui ha reagito all'avviso di garanzia della procura di Palermo per sequestro di persona per il caso della nave Diciotti: proclamandosi intoccabile e al di sopra della legge perché ha i "voti degli italiani". Allo stesso modo l'Italia sarebbe al di sopra delle leggi internazionali perché il governo nero, fascista e razzista Salvini-Di Maio è stato eletto "dagli italiani".

19 settembre 2018