Dichiarazione alla conferenza stampa col suo omologo finlandese
Macron vuole “un'Europa che abbia un'autonomia strategica e di difesa” rispetto alla Nato e agli Usa
Il nuovo De Gaulle, che aspira all'egemonia dell'Ue, ha promosso una Iniziativa di intervento europeo capace di reagire a situazioni ai confini europei senza l'assistenza della Nato e degli Stati Uniti

 
“La Nato rimane un'alleanza importante e strategica e tutti i nostri progressi europei non sono contrari a quelli della Nato ma abbiamo bisogno di una strategia europea e di una solidarietà europea rafforzata in questa materia”, ossia che “l’Europa assuma la sua autonomia strategica e rafforzi la solidarietà in materia di difesa”, “una solidarietà rafforzata semi-automatica, la quale farà sì che gli Stati membri d’accordo su questa riforma possano avere tra loro una vera solidarietà d’intervento se uno stato venisse attaccato” sul tipo del meccanismo previsto nella Nato, dichiarava il presidente francese Emmanuel Macron lo scorso 30 agosto a Helsinki nella conferenza stampa al termine dell'incontro col collega finlandese Sauli Niinisto. Allo scopo sarà necessario riscrivere parte dei trattati europei, una operazione estremamente complessa in una Ue sotto il tiro esterno dell'imperialismo americano e interno dei governi e partiti “affiliati” a Trump, ma è un impegno che sembra non spaventare Macron deciso a tirare dritto.
L'autonomia strategica e di difesa dell'Europa rispetto alla Nato e agli Usa è la principale delle iniziative del nuovo De Gaulle che aspira all'egemonia nella Ue, che punta a mettere nelle mani dell'imperialismo francese la leadership politica e militare della Ue, specialmente ora che Parigi rappresenta il punto forte dell'asse franco tedesco con la Merkel in difficoltà alla guida a Berlino di un ancora non certo stabile ennesimo governo di coalizione. L'incontro di Helsinki ha offerto a Macron l'opportunità di rilanciare l'argomento in casa di un alleato, questa Finlandia che oramai può essere considerato un ex paese neutrale.
Solo tre mesi fa al Pentagono la Finlandia ha firmato, assieme alla Svezia, un accordo con gli Usa per una maggiore collaborazione militare in funzione anti Russia; entrambi i paesi scandinavi sono partner speciali della Nato. Il governo di Helsinki è parimenti impegnato a sostenere lo sviluppo della politica militare dell'imperialismo europeo e non sorprende che il presidente finlandese non si sia limitato a annuire alle parole di Macron ma si sia messo l'elmetto del collaboratore bellicista e con un piglio alla Trump abbia ribadito che “è estremamente importante, non solo per la Francia, non solo per la Finlandia e non solo per l’Europa, ma per il mondo intero, che l’Europa cominci ad assumere maggiori responsabilità per la propria sicurezza e il proprio ruolo nel mondo. Nel mondo di oggi la forza è rispettata. E se desideriamo sostenere posizioni che siano rispettate, dobbiamo apparire forti. Questo è quello che conta in Europa al momento”.
E per dare immediatamente sostanza alle sue dichiarazioni Sauli Niinisto annunciava la firma in autunno di una lettera d’intenti per aderire alla “Iniziativa d’Intervento europea”, l'alleanza militare fra alcuni paesi europei in via di costituzione, autonoma dalla Nato e dagli Usa; all'iniziativa lanciata a fine giugno da Macron hanno aderito Germania, Belgio, Olanda, Danimarca, Estonia, Spagna, Portogallo e financo la Gran Bretagna che pure ha già una gamba fuori dalla Ue. Manca non a caso l'Italia imperialista dei ducetti Di Maio-Salvini che non vuol pregiudicare il rapporto privilegiato in via di costruzione con gli Usa di Trump.
Nella Dichiarazione franco-finlandese sulla difesa europea che ha chiuso il vertice bilaterale del 30 agosto si ricorda che i due paesi viaggiano in pieno accordo sull'argomento e ritengono che “l'attuazione pratica e operativa del principio di autonomia strategica dell'Europa è una nostra responsabilità comune”. “La Francia e la Finlandia ora chiedono di più, in modo che gli europei abbiano una più forte capacità di intervento militare autonoma entro il prossimo decennio per difendere i loro interessi di sicurezza e di difesa, basati su un forte e innovativa industria europea della difesa e adeguati strumenti di bilancio comuni”, prosegue il documento nel ribadire che “la Francia e la Finlandia chiedono l'emergere di una vera cultura strategica europea comune, basata sulla cooperazione di difesa e sull'interdipendenza concordata”, per mettere in grado l'imperialismo europeo di reagire senza l'assistenza della Nato e degli Stati Uniti a situazioni di crisi, a cominciare dai suoi confini, dall'area mediterranea e dal Sahel.

26 settembre 2018