Milano
Gli studenti antigovernativi e antifascisti tornano in piazza: “Salvini, è finita la pacchia!”
Il PMLI denuncia esplicitamente il carattere razzista e fascista del nero governo Salvini-Di Maio. Una studentessa: “Il PMLI arriva al punto senza girarci intorno”
Annunciato per il 16 novembre il "No Salvini Day"

Redazione di Milano
Cresce a Milano la protesta contro il nero governo fascista e razzista Salvini-Di Maio. Venerdì 5 ottobre è stata la volta degli studenti che si sono dati appuntamento, come di consueto, in Largo Cairoli per la loro prima manifestazione dell’anno scolastico.
Chiamati a scendere in piazza dalla Rete Studenti Milano con la parola d’ordine “Opposizione al governo dell'infamia, il cambiamento siamo noi”, i ragazzi delle scuole superiori e gli universitari hanno protestato contro la politica scolastica aziendalista, le poliziesche misure salviniane per la “sicurezza degli istituti” considerate un modo per aumentare gli interventi delle “forze dell'ordine” contro gli studenti e di aumentare la videosorveglianza sui giovani con la scusa della “lotta allo spaccio”.
Fra i temi della protesta anche la difficoltà degli studenti fuori sede a affrontare i costi di una città come Milano. Sempre sul fronte scolastico sotto accusa c'è ancora una volta l'alternanza scuola-lavoro smascherata come forma di sfruttamento gratuito di forza-lavoro. E ovviamente gli studenti hanno espresso la loro totale opposizione alle politiche governative contro l'immigrazione e la chiusura dei porti, contro le misure discriminatorie e repressive del decreto fascista, razzista e anticostituzionale su migranti e sicurezza del ducetto Salvini. Fra i cartelli esposti durante il corteo anche quello che annuncia per il prossimo 16 novembre il "No Salvini Day".
Militanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI hanno partecipato alla manifestazione portando nei corpetti le riproduzioni dei manifesti del Partito contro il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio, l’uno raffigurante il ducetto Salvini e il suo balilla Di Maio, l’altro col fascio littorio sbarrato in un segnale di divieto sovrastato dal chiaro monito: “Fermare il razzismo e il fascismo”. I compagni hanno diffuso centinaia di volantini riportanti il testo del messaggio di saluto della Cellula milanese alla recente Commemorazione di Mao che sintetizza la linea del Partito sui migranti; nello stesso volantino l’invito a scaricare in formato PDF “Il Bolscevico” n. 32, numero speciale sulla Commemorazione del grande Maestro col testo integrale del poderoso e magistrale discorso di Erne Guidi “Mao, l'imperialismo e la lotta per il socialismo”. Studentesse e studenti hanno ben accolto il volantino del PMLI perché, come ha affermato una studentessa dopo averlo letto, “arriva dritto al punto senza girarci attorno”. “L’antirazzismo è sempre più sentito tra gli studenti milanesi” hanno affermato alcuni studenti conversando coi nostri compagni “perché ormai in quasi tutte le classi abbiamo almeno un compagno figlio di immigrati al quale spesso è ancora negata la cittadinanza”.
Durante la manifestazione si è respirato un crescente spirito di solidarietà antirazzista e pro-immigrati decisamente controcorrente rispetto ai “valori” che il regime neofascista, specie col suo attuale esecutivo, vuole inculcare ai giovani attraverso demagogie fino a metodi di pressione coercitiva e repressiva. “È vero! È un governo fascista e razzista! Bravi, siete gli unici a scriverlo!” ha esclamato uno studente a un nostro compagno indicando il manifesto esposto nel suo corpetto.
"Salvini, la pacchia è finita!" hanno gridato gli studenti all’indirizzo del ducetto fascioleghista facendo da contraltare al motto fascista con cui esordì all’insediarsi del governo di cui è ministro di polizia, allora riferito ai migranti ma evidentemente rivolto a tutta l’opposizione antifascista e antirazzista che emerge dal gran cuore del popolo italiano.
In testa al corteo, dove sono stati accesi alcuni fumogeni, spiccano due cartelli: "Disobbedisci al governo dell'ignoranza" e "Abbiamo iniziato per non fermarci". Proprio al momento della partenza del corteo, i giovani hanno intonato - come spesso accade - il coro "Siamo tutti antifascisti". Alcuni manifestanti hanno riempito di scritte la vetrina di Benetton (simbolo del vorace capitalismo dell’industria tessile “Made in Italy” sfruttatore del proletariato nostrano, dell'“alternanza scuola-lavoro” degli studenti e del lavoro minorile nel Terzo mondo, nonché emblema della colossale rendita parassitaria monopolista della rete autostradale italiana su cui pesano gran parte delle responsabilità del vergognoso degrado di quest’ultima e del crollo colposo del Ponte “Morandi”) e svolto azioni dimostrative di fronte a Zara e Assolombarda, accusati dai giovani di sfruttare gli studenti dell'alternanza scuola-lavoro.
“Le scuole sicure sono quelle che non crollano” si legge inoltre su un cartello che con poche parole smonta il “Piano scuole sicure” di Salvini, il quale sperpera ingenti risorse pubbliche nell’apparato repressivo quando invece occorrono urgentemente finanziamenti per ristrutturare tutti gli edifici scolastici del Paese!
Un corteo vivace e combattivo che lascia ben sperare a un fervente “autunno caldo” studentesco!

10 ottobre 2018