Una scuola su due non è sicura
Studenti in piazza il 12 ottobre
L'Ocse denuncia le disuguaglianze dell'istruzione in Italia

Sono dati da far accapponare la pelle quelli rilasciati dal Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca: la stragrande maggioranza delle scuole italiane dove ogni giorno vivono e studiano migliaia di giovani sono mantenute in condizioni disastrose.
Un crollo ogni quattro giorni di scuola, tre scuole su quattro senza agibilità statica, solo una su venti in grado di resistere a un terremoto e più di 2 su 5 sono in zona a rischio sismico elevato.
L'ultimo aggiornamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica in Italia rivela che su 40.151 edifici scolastici, solo il 53,2% delle strutture possiede il certificato di collaudo statico. Mentre il 53,8% non ha quello di agibilità e abitabilità e il 59,5% non ha quello di prevenzione incendi. In sostanza, una scuola su 2 non è a posto con le norme sulla sicurezza. Un problema che va ormai avanti da anni, a causa del disinteresse della classe politica asservita agli interessi della borghesia che negli ultimi anni ha tagliato fino all'osso i fondi destinati alle migliorie e il rifacimento delle scuole. E con l'ultima manovra le cose peggioreranno ulteriormente.
Non c'è poi da meravigliarsi se sempre più spesso si sente parlare di tetti e pareti che crollano e ragazzi feriti, e quei ragazzi che rischiano la vita per il diritto allo studio sono i nostri figli! Il governo fascista nero Salvini-Di Maio non ha di certo invertito la rotta in tal senso malgrado le roboanti promesse di cambiamento per il popolo italiano tanto che nella manovra di bilancio 2018 si prevedono tagli per 100 milioni nel comparto scolastico. Ennessima mazzata per la moribonda istruzione pubblica contro la quale hanno già preannunciato battaglia gli studenti con una importante mobilitazione il 12 ottobre in tutta Italia, una mobilitazione alla quale aderisce anche il PMLI per rivendicare una consistente immissione di fondi pubblici affinché tutte le scuole pubbliche del Paese vengano messe a norma e modernizzate, prendendo i soldi dai fondi destinati alle scuole private e dal taglio delle spese militari; più in generale per rivendicare la cacciata di questo governo fascista che si è già dimostrato nemico mortale degli studenti e delle masse popolari.
 
 
 
 

10 ottobre 2018