Il premier accusato di essere “schiavo” di Salvini e Di Maio
Contestato Conte a Firenze
“Guerra ai poveri e leggi razziste. È questo il vostro cambiamento?”
Identificati alcuni contestatori

Il 9 ottobre il premier Giuseppe Conte è stato contestato a Firenze in occasione della sua visita al Polo universitario di Scienze sociali dove ha tenuto una lezione su “Il processo di neo-costituzionalizzazione del diritto privato nel contesto della tutela multilivello dei diritti e delle libertà fondamentali in Europa”. Eppure stampa e media nazionali e locali hanno ignorato tale contestazione.
In un polo universitario e un edificio completamente blindati e militarizzati, il Rettore Luigi Dei e il Presidente della Scuola di Giurisprudenza Cappellini hanno accolto il professor Conte con tutti gli onori di casa. Mentre un gruppo di studenti è stato costretto a fare da clacque, pena l'assenza nella lezione obbligatoria, farà da sfondo all'ennesima passerella politica all'università.
Nonostante il massiccio schieramento di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa dislocati intorno al Polo e nelle strade interne, al suo arrivo in facoltà gli studenti del Collettivo politico di Scienze Politiche hanno duramente contestato il premier con uno striscione appeso alla facciata del Polo di Novoli con su scritto “Guerra ai poveri e leggi razziste: è questo il vostro cambiamento? Noi non ci stiamo” e lanciato slogan contro la politica xenofoba e razzista del governo fra cui: “Vergogna, sei schiavo di Salvini e Di Maio”.
Durante la contestazione alcuni contestatori sono stati identificati dalla Digos a scopo intimidatorio.
In un comunicato a firma degli studenti del Collettivo diffuso al termine della contestazione fra l'altro si legge: “Oggi abbiamo contestato l'ennesima passerella politica al polo di Novoli, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, omaggiato dal Rettore Dei e protetto da un ingente presenza di Polizia e Digos. Digos, che non ha rinunciato ad identificare e perseguitare chi ha osato opporsi alla sua presenza, dimostrando ancora una volta la repressione verso chi osa criticare il governo e le sue politiche”.
Mentre in un volantino distribuito durante la contestazione gli studenti denunciano: “Giuseppe Conte è il massimo rappresentante del governo Lega-5 Stelle e delle loro politiche razziste e repressive. Un governo del finto cambiamento che nella realtà ricalca perfettamente le orme del precedente targato PD. Non a caso il decreto sicurezza di Salvini segue nelle intenzioni il precedente decreto Minniti, cioè guerra ai poveri e provvedimenti razzisti. Il decreto infatti riduce diritti ai migranti, classificandoli come cittadini di serie B, autorizza l'uso del “daspo” come mezzo ordinario di repressione della protesta politica o sociale e da l’autorizzazione ad acquistare Taser per armare i vigili urbani in tutti i comuni con più di 100.000 abitanti. Abbiamo quindi nuovamente un governo che utilizza l'insicurezza e la guerra tra poveri come armi per dividere i lavoratori, mentre reprime chi osa criticare e alzare la testa”.

17 ottobre 2018