Contro Raggi e Salvini
Corteo a Roma per il diritto alla casa

 
Preceduto dalla grande manifestazione nazionale, che si è svolta davanti alle prefetture di numerose città d'Italia il 10 ottobre contro il decreto Salvini e le politiche abitative del governo nero, lo scorso 13 ottobre a Roma si è svolto, con la presenza di quasi diecimila persone un corteo per il diritto alla casa che, partito da piazza Vittorio alle 16, è transitato per Santa Maria Maggiore, in via Cavour, ai Fori imperiali per concludersi infine a piazza della Madonna di Loreto.
La manifestazione, indetta dai Movimenti per il diritto all’Abitare, è stata sostenuta da numerose associazioni e sindacati come Cgil e Fiom di Roma e del Lazio, Unione Inquilini, Si Cobas, Cub, Rete dei Numeri Pari, Arci, A Buon Diritto, Alterego, Link, e non è mancato il sostegno politico di Potere al Popolo, Rifondazione comunista, Sinistra italiana e, con una decisione presa appena un giorno prima della manifestazione, del PD.
Legittima difesa con ogni mezzo necessario “ e “sfratti e sgomberi zero “ sono stati gli slogan fondamentali della manifestazione, la quale ha lanciato un chiaro messaggio al ministro dell'Interno Salvini e al sindaco della capitale Raggi, i quali si sono resi responsabili, negli ultimi mesi, di numerosi sgomberi di immobili occupati a Roma.
I manifestanti, che non hanno risparmiato slogan contro Salvini, la Lega e Di Maio, hanno soprattutto evidenziato la loro ferma opposizione al recente decreto immigrazione e sicurezza, condannando altresì le politiche abitative dell'amministrazione della Città metropolitana di Roma guidata dalla Raggi: infatti, mentre la circolare dell'ex ministro dell'Interno Minniti imponeva di trovare delle alternative prima di sgomberare, la nuova circolare di Salvini prevede che gli occupanti possono essere cacciati via anche senza alternative, che l'amministrazione capitolina guidata dalla Raggi ovviamente non ricerca. Salvini poi non ha fatto che inasprire la repressione, perché con il suo decreto ha introdotto pene più severe per chi occupa e per i lavoratori che protestano con i picchetti, restringendo allo stesso tempo i diritti per i migranti.
Solo comprendendo la portata razzista e antipopolare della politica portata avanti congiuntamente dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle si capisce la ragione del successo della manifestazione romana, che ha visto la partecipazione di intere famiglie, di numerosi migranti e di tante persone legate al mondo del volontariato, laico e anche cattolico, che toccano ogni giorno con mano il disagio sociale contro il quale governo centrale e quello cittadino promettono ormai soltanto manganello e uso della repressione poliziesca e giudiziaria, come recentemente è accaduto in numerosi sgomberi a Roma e non soltanto.
La mobilitazione del 13 ottobre peraltro si inserisce in un contesto di agitazioni che culminerà il 10 novembre prossimo nella manifestazione nazionale il cui slogan è “Uniti e solidali contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini”.

24 ottobre 2018