A Scandicci in piazza uniti contro il razzismo
Importante, animato e colorato presidio antirazzista. Molti giovani e giovanissimi. Attivissimo il Comitato Antifascista. Adesione del Comitato provinciale di Firenze del PMLI presente con le proprie insegne

 
Redazione di Firenze
Sabato 27 ottobre in concomitanza con le manifestazioni in altre parti d’Italia “Con i migranti contro la barbarie”, a Scandicci si è svolto un presidio dal titolo “Il colore del rispetto”. Un appuntamento organizzato dal Comitato promotore tra i quali spiccano ANPI provinciale, Arci di Firenze, Caritas, Artemisia, Associazione dei Senegalesi Firenze, Prato, Pontedera e Poggibonsi, Associazione Antropologiche. Moltissime le adesioni di associazioni, partiti e sindacati tra le quali anche quella del Comitato provinciale di Firenze del PMLI che ha ricevuto i ringraziamenti da parte dell’Assessore alla pubblica istruzione del Comune di Scandicci, Diye Ndiaye facente parte del Comitato promotore “Grazie per l’adesione. Vi aspettiamo a Scandicci in piazzale della Resistenza sabato 27 ottobre dalle 15. Più saremo, più colori ci saranno, più sarà bello. Per tenervi informati, vi preghiamo di consultare la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/Il-colore-del-rispetto-541754002904863/ Cari saluti”.
Nell’appello lanciato si leggeva “Sabato 27 ottobre saremo a Scandicci, insieme a tante realtà associative del territorio, per far sentire la nostra voce contro la deriva violenta, qualunquista e incivile che il nostro Paese sta prendendo, e che purtroppo è ormai sdoganata a tutti i livelli, da quelli mediatici a quelli istituzionali… riteniamo necessario e urgente organizzare una manifestazione pubblica, nella convinzione che la società civile non sia più disposta a tollerare questo stato di cose e sia necessario opporsi a questo livello di violenza verbale, terreno nel quale violenze assai più gravi affondano le radici. Invitiamo quindi tutti ad una testimonianza collettiva ed attiva, per demolire le barriere create tra le persone da tali atteggiamenti e rilanciare il desiderio di convivenza civile, nel segno del rispetto dei diritti e della dignità di tutti”.
Il presidio si è tenuto nella centrale piazza della Resistenza, addobbata con i colori della bandiera della pace e dal rosso dei foulard, ha contato circa 500 manifestanti con molti giovani e giovanissimi, anche senegalesi, tante le famiglie intere con i propri bambini tutti uniti in uno spirito antirazzista.
Il pomeriggio è stato aperto dal balletto dei ragazzi del “Centro Internazionale Opus Ballet di Fabbrica Europa”, si sono susseguiti interventi al microfono tra i quali il sindaco di Scandicci Sandro Fallani (PD), Don Santoro della Comunità delle Piagge, Don Masi, Renato Romei Presidente dell’Anpi di Scandicci che ha denunciato l’autorizzazione alla manifestazione fascista a Predappio, Emiliano Fossi (PD) sindaco di Campi Bisenzio, il musicista Fink che ha raccontato la sua lettera all’europarlamentare Alessandra Mussolini che ha lanciato la minaccia di querela a chi avesse offeso la memoria di suo nonno, il duce del fascismo, ricordandole che costui fu responsabile della morte di suo nonno.
Si sono alternati interventi e musica come quella del ben conosciuto cantante senegalese Badara Seck che ha coinvolto e animato tutta la piazza.
Attivissimo il Comitato Antifascista di Scandicci presente con i propri striscioni “Chiudere il covo di CasaPound – Le strade sono della gente e non di chi semina odio”, i volantini di adesione alla manifestazione “A fianco degli ultimi! Per la democrazia” e “Uniamoci per il chiudere il covo fascista di CasaPound”. Generosi contributi economici al Comitato attraverso i braccialetti con la scritta “Scegli giusto scegli Antifa” andati letteralmente a ruba. Molti gli attestati di stima e fiducia per l’attività antifascista portata avanti. Prossima iniziativa il 16 di novembre presso la Casa del popolo di Casellina con Don Biancalani di Vicofaro. I fascisti di CasaPound Scandicci tramite Facebook hanno attaccato il presidio concludendo minacciosamente il post “il vostro oblio è ormai prossimo”.
Tra le adesioni sono spiccate quelle della Cgil, presente ma senza neanche una bandiera, del PD, Articolo 1-Mdp, Sinistra Italiana mentre salvo alcune bandiere dei Giovani democratici, l’unico partito presente con le proprie insegne è stato il PMLI. Le compagne e i compagni guidati da Teresa Sala, con indosso i “corpetti”, si sono uniti al presidio con la bandiera del Partito e un bellissimo cartello super fotografato con da una parte, il manifesto “Contro l’imperialismo che genera l’emigrazione. Cancellare il decreto migranti e sicurezza e la legge Bossi-Fini. Buttiamo giù il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio” e dall’altra “Leggete Il Bolscevico”. Sono stati distribuiti numerosi volantini accolti con interesse. Un uomo si è complimentato perché impugnavamo la bandiera con la falce e il martello.
Cantata da tutta la piazza Bella Ciao, il pomeriggio si è concluso con un entusiasmante e enorme cerchio di tutti i partecipanti, che ha riempito Piazzale della Resistenza, e ha visto la stretta unità tra italiani, senegalesi, migranti di altre nazionalità. Insieme hanno dato vita a un ballo collettivo.
La stampa borghese, salvo l’appello lanciato per la manifestazione, non ha dato conto di questo importante presidio, tranne Controradio che ha fatto la diretta.
Per allargare la partecipazione di massa occorre che tutte le associazioni, i partiti e il sindacato mobilitino le larghe masse per contrastare il razzismo e il nuovo fascismo dirigendo la lotta contro il governo nero Salvini-Di Maio.

31 ottobre 2018