Mi hanno eletto delegato al congresso provinciale Flai Parma apprezzando le giuste critiche alla gestione sindacale in Cgil

di Alberto Signifredi, simpatizzante di Parma del PMLI
Nei mesi di settembre e ottobre ho partecipato all'attività congressuale nella Flai a Parma, categoria a cui appartengo da diversi anni, essendo dipendente della ditta Barilla dall'inizio degli anni Ottanta.
Le assemblee alla Barilla si sono svolte martedì 11 settembre e sono state quattro: una per ognuno dei tre turni e una per gli impiegati. Io ho fatto da relatore per il documento "Riconquistiamo tutto" mentre Luca Ferrari, segretario provinciale Flai e organizzatore della giornata congressuale, ha esposto il documento “Il lavoro è”.
La mozione spiegata da Ferrari, forte del sostegno di tutti i rappresentanti sindacali Flai in azienda, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, ma nell'Assemblea del turno pomeridiano il secondo documento ha vinto nettamente, permettendomi di essere eletto da subito delegato al congresso provinciale Flai. In ogni caso grande soddisfazione perché il turno che mi ha votato è quello dove io lavoro e la stragrande maggioranza di loro, sia iscritti che non, ha compreso e condiviso le ragioni del mio discorso e le giuste critiche alla gestione sindacale in Cgil negli ultimi anni.
Il congresso provinciale Flai si è invece svolto nei giorni 8 e 9 ottobre presso l'Hotel Tre Pini, a Parma, a cui hanno partecipato oltre cento fra delegati e invitati. Quattro i delegati della seconda mozione.
I punti più significativi dell'assise congressuale sono stati i discorsi dei segretari presenti, in primis la relazione iniziale del segretario provinciale Flai dimissionario Luca Ferrari, gli interventi dei delegati tra cui anche il mio, unico intervento come rappresentante del secondo documento, le relazioni finali della segretaria nazionale Flai Ivana Galli e del neosegretario provinciale, appena eletto, Antonio Gasparelli.
Inizialmente ho espresso un concetto semplice, dicendo che avrei desiderato che al congresso ci fosse un solo documento e che si chiamasse "Riconquistiamo tutto", perché solo riconquistando tutti i diritti perduti potremo ridare dignità ai lavoratori e solo ricostruendo un sindacato forte e adeguato alle necessità di oggi ciò sarà possibile. Ho parlato anche di tanti altri argomenti, come articolo 18 e pensioni, carta dei diritti e lotta di classe, suscitando una grande attenzione nella platea e un interesse generale che ha evidenziato il realismo del discorso e l'assenza di demagogia in esso.
Il congresso si è concluso con un unico documento di sintesi, dove la maggioranza ha recepito alcune modifiche sostanziali riguardanti l'obbiettivo del ripristino dell'articolo 18 integrale e l'abolizione della legge Fornero.
Il congresso ha poi eletto gli organismi dirigenti della confederazione. Io sono entrato nel Direttivo provinciale, nell'Assemblea generale e nella Segreteria Flai. Altri due compagni del secondo documento sono entrati nel Direttivo Flai.

31 ottobre 2018