Sala rincara il biglietto dei trasporti pubblici a Milano
Una corsa sui mezzi ATM salirà a 2 euro dal marzo 2019. Protesta e petizione del Codacons per un esposto alla Corte dei Conti

Redazione di Milano
Uno schiaffo alle masse lavoratrici e popolari milanesi e a tutti i “pendolari che usufruiscono giornalmente del servizio messo a disposizione da ATM”. Così il Codacons si schiera contro l’aumento del costo del biglietto per tram, bus e metro che a Milano dal marzo 2019, dagli 1.50 euro attuali, salirà a 2 euro. Una scelta totalmente inaccettabile, che va nella direzione opposta a quella dell’incentivazione all’uso dei mezzi pubblici.
Milano è invasa dalle auto, senza infrastrutture efficienti per una mobilità sostenibile, con livelli di inquinamento dell’aria che fanno rabbrividire e l’amministrazione comunale disincentiva l’uso dei mezzi pubblici aumentandone il costo e facendo diventare Milano una delle città più care d’Europa per il trasporto pubblico. “È doveroso l’apporto di tutti per bloccare questo aumento, che potrebbe essere il primo passo per procedere con l’aumento degli abbonamenti, come già avvenuto nel 2011”.
Questo è il testo con cui il Comitato dei consumatori invita alla raccolta firme. Inoltre si è detto pronto a presentare “un esposto alla Corte dei Conti” contro l’incremento tariffario confermato nei giorno scorsi da Marco Granelli, assessore alla Mobilità di Palazzo Marino. Dito puntato contro l’amministrazione comunale guidata dal PD Giuseppe Sala: “Dove sono finite le promesse fatte in campagna elettorale sui mezzi pubblici gratis e le tutele alle fasce deboli della popolazione? Sparite”.
Noi marxisti-leninisti appoggiamo la battaglia intrapresa dall’associazione dei consumatori e invitiamo le masse lavoratrici e popolari a firmare la petizione.
 

7 novembre 2018