A Niscemi un corteo unitario, combattivo e antimperialista
Una giornata di lotta, di unità di popolo contro il Muos strumento di guerre imperialiste
Tante bandiere NO MUOS e con la falce e martello. Interesse verso il PMLI

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nella Giornata di lotta europea contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, l'8 dicembre anche il movimento NO MUOS ha indetto un corteo a Niscemi (Caltanissetta).
Un corteo partecipato, unitario, combattivo e antimperialista, a cui hanno risposto in diverse centinaia provenienti da diverse parti della Sicilia con bandiere NO MUOS, è partito da Piazza Spasimo detta Marinnuzza ed è sfilato per le vie del centro per concludersi in Piazza Vittorio Emanuele.
Tante le bandiere con la falce e martello, quelle della Trinacria, dei Cobas e Usb e quelle dei NO TAV. Presenti tante associazioni, tra cui la Rete Antirazzista e le donne della Ragnatela. Tra gli striscioni segnaliamo: “Unica sentenza, resistenza NO MUOS”, “Turi Vaccaro libero”, “MUOS lo può fermare solo la lotta popolare”. Gridate le parole d'ordine antimperialiste contro gli Usa e il governo Salvini-Di Maio razzista e servo degli americani.
Al suo passaggio, il corteo ha raccolto anche il consenso e l'approvazione delle masse popolari di Niscemi protagoniste del fronte unito antimperialista che comunque va allargato ancora alle forze sociali, sindacali e all'associazionismo. Tanti i comizi volanti che oltre il MUOS toccavano i problemi sociali come lavoro, emigrazione, casa, acqua pubblica, e condannavano lo Stato che spende 68 milioni di euro (che possono arrivare a 100) per le missioni militari e per le guerre imperialiste.
Negli interventi conclusivi si sono sentite molte parole di condanna dei governi che hanno permesso la costruzione di questa struttura militare di morte perché legata alle guerre imperialiste, e per il rischio ambientale e sanitario che corrono le popolazioni sottoposte alle potenti e pericolose radiazioni non ionizzanti. Alcuni interventi hanno messo sotto accusa la militarizzazione della Sicilia, tra cui i droni utilizzati a Lampedusa per controllare i flussi dei migranti. Altri hanno parlato della cosiddetta “Buona scuola” che permette ai militari americani addirittura di andare negli istituti scolastici per tenere “lezioni” agli studenti.
Insomma una corale voce di lotta, di unità di popolo contro il MUOS strumento di guerre imperialiste, contro l'arroganza dell'imperialismo americano, per l'autodeterminazione dei popoli e contro i suoi servi, con precise accuse ai governi di “centro-destra” e “centro-sinistra” a partire da Prodi, Berlusconi, Renzi fino all'attuale governo razzista e fascista dei ducetti Salvini-Di Maio, tutti al servizio del capitalismo, dell'Europa imperialista e della Nato, tutti uniti contro le masse popolari, compreso quello regionale del rinnegato Crocetta,.
La giornata di lotta ha evidenziato fra l'altro la maturazione politica del movimento NO MUOS attraverso la ricerca e l'elaborazione, con l'esperienza acquisita con più di dieci anni di lotte, con aggressioni delle “forze dell'ordine”, della magistratura e delle istituzioni amministrative e politiche borghesi. Oggi il movimento si pone come la punta più avanzata nella lotta di massa in Sicilia contro la guerra imperialista neocolonialista di Italia, Usa, Ue. L'obiettivo del movimento è lo smantellamento del MUOS, dell'intera base americana e la completa smilitarizzazione della Sughereta ma anche della denuncia della funzione di guerra delle basi militari in Sicilia (con Sigonella e i suoi droni) e in Italia. Va ricordata la storica e coraggiosa occupazione di massa della base militare Usa a Niscemi del 9 agosto 2018. È stata la giusta risposta a conclusione di una vittoriosa e qualificata manifestazione nazionale contro il MUOS.
Per questo il PMLI, presente a quella manifestazione, ha partecipato all'occupazione con le proprie insegne ribadendo che vanno usati tutti i mezzi di lotta condivisi dalle masse fino alla vittoria contro il MUOS.
Il PMLI ha appoggiato la piattaforma del movimento NO MUOS contro l'imperialismo, il militarismo e le basi di guerra aderendo alla lotta comune e quindi scendendo in piazza a Niscemi.
Attraverso la Cellula “Stalin” della provincia di Catania e amici del Partito. I compagni hanno portato in corteo la gloriosa bandiera del PMLI con l'effige di Mao e un cartellone con i manifesti contro il MUOS e contro la TAV. Manifesti che sono stati fotografati e filmati riscuotendo vivo interesse. Distribuiti i volantini con la riproduzione del manifesto del PMLI contro il MUOS, anch'esso accolto con interesse, in particolare la parola d'ordine dove si indica la via per liberarsi dal capitalismo e dai suoi governi per il socialismo, formando un largo fronte unito per buttare giù il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio.
Due studenti ci hanno chiesto di essere fotografati con la bandiera del Partito.
Ringraziamo il Centro del Partito che ci è stato vicino, in particolare il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi per l'incoraggiante messaggio di sostegno.
 
 
 

12 dicembre 2018