Vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo
Primi passi verso la “Nato araba”

 
Uno dei temi del 39° vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), formato nel 1981 dai paesi guidati dalle monarchie sunnite del Golfo (Arabia saudita, Bahrain, Emirati arabi, Oman, Kuwait e Qatar), che si è aperto il 9 dicembre a Riyad era la costituzione di una alleanza militare, una “Nato araba” della quale si parla da diversi anni ma che stenta ancora a nascere. Al momento è lo scontro tra Arabia saudita e gli altri paesi contro il Qatar per i sui rapporti non ostili con l'Iran a tenere in stallo il progetto.
Possiamo dire che finora il progetto è riuscito a muovere i primi passi con le esercitazioni congiunte “Arab Shield 1” tenute a inizio dicembre nella base militare egiziana di Matrouh, sulla costa mediterranea, cui hanno partecipato contingenti militari di Arabia saudita, Emirati arabi, Kuwait, Giordania e Bahrain mentre militari di Libano e Marocco erano presenti come osservatori.
La costituzione di una “Nato araba”, di una una coalizione militare basata sull'esercito dell'Egitto e i finanziamenti dell'Arabia saudita, era stata affrontata nel 2015 e presentata in funzione anti Stato islamico ma per la sua composizione fra paesi sunniti guidati per la maggior parte da regimi reazionari già puntava contro al bersaglio della concorrente per l'egemonia regionale, l'Iran sciita. Una direzione che ha preso decisamente sotto la spinta dell'imperialismo americano, con Trump che in Europa spinge per far pagare di più gli alleati della Nato e in Medio Oriente per creare la nuova alleanza tra i sei stati arabi del Golfo, più Egitto e Giordania.
 
 
 
 
 
 

19 dicembre 2018