Rapporto dei Nas
Pericolosa 1 mensa scolastica su 3
Trovati escrementi di topi, insetti, cibi avariati scaduti

L'Italia. Un paese marcio nella sua politica, nelle sue istituzioni, nel suo malaffare economico dove gli interessi della borghesia calpestano e cancellano persino i più elementari diritti delle masse popolari. Tanto marcio da avvelenare i nostri ragazzi che ogni giorno vanno a scuola e usufruiscono delle mense scolastiche.
Le ispezioni dei Nas (Nuclei Anti Sofisticazione), effettuate negli ultimi mesi del 2018, hanno riguardato 224 mense degli istituti scolastici di tutta Italia e hanno evidenziato in 81 di queste palesi irregolarità. 7 sono state le mense a cui è stata notificata la sospensione del servizio per le gravi infrazioni igienico-sanitarie riscontrate. Nel complesso tra le 81 mense a 14 sono state contestate violazioni penali, 95 infrazioni amministrative, e la denuncia di 15 persone alle autorità giudiziarie. Ne sono state segnalate altre 67 alle autorità amministrative con sanzioni economiche fino a 576 milioni di euro.
Le città maggiormente battute e nelle quali si sono riscontrate le irregolarità sono state: Roma, Livorno, Pescara, Verona, Brindisi, Lecce, Taranto. Il che dimostra come il problema riguardi tutto il paese da nord a sud, con un accento particolare alla regione Puglia governata da Michele Emiliano, una delle peggiori.
A Roma, al termine dei controlli presso un istituto scolastico comprendente due materne e una scuola media, è stata disposta la chiusura delle attività didattiche a causa della presenza di insetti ed escrementi di roditori nella scuola, con interessamento anche delle aree dedicate alla somministrazione dei pasti, la chiusura è stata prolungata fino alla sanificazione e derattizzazione della struttura.
A Livorno è stato sanzionato il responsabile di un centro cottura per la preparazione dei pasti a favore delle scuole di un Comune per aver mantenuto i materiali da cucina, pentolame, piatti, ect. in precarie condizioni igienico sanitarie. A riguardo è stata disposta la sospensione delle aree.
Inoltre è stato segnalato all’Autorità amministrativa il dirigente di una cooperativa che gestiva un centro cottura per la preparazione dei pasti delle scuole di un Comune livornese, per aver mantenuto i locali dell’attività in pessime condizioni igienico-strutturali.
A Pescara, segnalati all’Autorità sanitaria e amministrativa il titolare di un’azienda di ristorazione per aver mantenuto il laboratorio di preparazione dei pasti in carenti condizioni igienico-strutturali e aver omesso di attuare le procedure di tracciabilità e corretta gestione degli alimenti.
A Taranto, deferiti all’Autorità giudiziaria tre amministratori e dirigenti di un’azienda di ristorazione vicentina affidataria del servizio mensa delle scuole di un Comune della provincia di Brindisi poiché ritenuti responsabili in concorso di aver somministrato agli alunni alimenti diversi per qualità rispetto a quanto previsto dal contratto di fornitura (carne di origine polacca anziché italiana). Operato il sequestro di kg 180 di carne per un valore di oltre 3.000 euro.
Sempre in Puglia denunciati il legale responsabile di un servizio di refezione scolastica di un comune brindisino e il titolare di un panificio, fornitore della ditta di catering, per aver somministrato panini contenenti insetti, come riscontrato dai Nas negli stessi locali fatiscenti dove veniva conservata la farina.
Eseguiti un provvedimento di immediata chiusura dell’area e il sequestro di 1.650 kg di farina.
Infine, la magistratura di Bolzano ha messo sotto sequestro una delle aziende più conosciute del veronese nella fornitura all'ingrosso di carne e pesce (e prodotti anche biologici) destinati a decine di mense sociali. Gli indagati sono sei, tre devono rispondere di associazione a delinquere per frode in commercio. Si tratta di un'azienda leader nel mercato della lavorazione delle carni, dello stoccaggio e della commercializzazione di prodotti alimentari biologici e convenzionali che a Bolzano forniva soprattutto carni e pesce destinati alle dispense di otto case di riposo, quattro asili nido e una struttura di assistenza a persone disabili non autosufficienti. Gli accertamenti disposti avrebbero permesso di appurare che l'azienda aveva trovato un sistema per aumentare notevolmente i margini di guadagno facendo accordi specifici con i propri fornitori diretti di carne e pesce. Sarebbero stati forniti prodotti congelati e non freschi (come previsto dal contratto), prodotti di provenienza estera invece che nostrana e in molte occasioni gli operatori avrebbero etichettato il cibo fornito con date di scadenza fasulle.
Il rapporto dei Nas, ha provocato un vero e proprio shock misto a rabbia e indignazione in tutto il Paese e tra le famiglie, le quali oltre a sborsare centinaia di euro ogni anno per le mense scolastiche, di cui spesso i bambini sono obbligati a servirsi, senza neanche la possibilità di portarsi il pranzo da casa, ricevono in cambio per i loro figli nient'altro che cibo spazzatura. Persino la stessa ministra della Salute, la pentastellata Giulia Grillo, è arrivata a definire le mense scolastiche italiane, un “film dell'orrore”. Staremo a vedere se il suo governo fin'ora prodigo di tagli, controllo repressivo e fascistizzazione del comparto scuola, sarà in grado di contrastare questo fenomeno o se continuerà a interessarsi esclusivamente di irrigimentare gli studenti lasciando liberi di agire chi specula sulla salute dei nostri giovani.

9 gennaio 2019