Come Renzi, Boschi e Di Maio per le aziende dei padri
Anche Di Battista nei guai per l'azienda di famiglia che non paga lavoratori e debiti

Dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i papà di Renzi, Boschi e dello stesso ducetto a Cinquestelle Luigi Di Maio, ora tocca al falso rivoluzionario pentastellato Alessandro Di Battista fare i conti con le malefatte di famiglia.
La storia riguarda l’azienda Di.Bi.Tec srl, società della famiglia di Alessandro Di Battista costituita nel 2001 da suo padre Vittorio, già fascista doc, specializzata nella costruzione di impianti igienico sanitari.
Secondo quanto riporta “Il Giornale” si tratta di un'azienda in crisi e piena di debiti. A certificarlo è l’ultimo bilancio, quello del 2016, dal quale emerge un’esposizione verso le banche di oltre 150mila euro e verso i fornitori (135mila euro). Ma anche e soprattutto verso i dipendenti dal momento che, dall’ultimo esercizio risulta che i lavoratori vantano crediti pari a 53.370 euro, mentre nel 2015 i salari non pagati ammontavano a 38mila euro.
Non solo. La Di.Bi.Tec srl, sempre secondo quanto scrive “Il Giornale”, nonostante abbia nel proprio portafogli titoli bancari “Carivit” per 116mila euro, accusa anche una montagna di debiti nei confronti dello Stato per i mancati versamenti tributari: 60mila euro. Cui si aggiungono 7.700 euro di debiti verso l’Inps.
Appresa la notizia Di Battista è passato al contrattacco via Facebook e invece di costringere suo padre a pagare i dipendenti e saldare subito i debiti col Fisco si è scagliato contro chi ha diffuso la notizia minacciando: “Eccolo qua, puntualissimo, è arrivato l’attacco del Giornale di Sallusti/Berlusconi alla mia famiglia... se mi provocate mi tocca tornare ad Arcore sotto la villa del vostro padrone”. In questi giorni la trasmissione “Le iene” ha denunciato che l'azienda della famiglia Di Battista, di cui Alessandro possiede il 30% delle azioni ed è membro del Consiglio di amministrazione, teneva un lavoratore in nero. Il rampante pentastellato ha detto che lo sapeva e che ha criticato suo padre.
Non contento, invece di stigmatizzare il comportamento tutt'altro che corretto e trasparente del padrone di famiglia, Di Battista aveva addirittura cercato di giustificare il mancato versamento dei tributi perché “Il carico fiscale è enorme”.
Insomma i governanti Cinquestelle sono peggio dei loro predecessori: Renzi e Boschi!

30 gennaio 2019