Genova
Operaio muore schiacciato da una copertura in acciaio
Immediato lo sciopero di 8 ore all'Ansaldo energia
Già 45 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno

Eros Cinti, l'operaio genovese di 42 anni, vedovo da pochissimo tempo, con due figli di 6 e 11 anni, morto sul lavoro la mattina del 21 gennaio all'Ansaldo Energia è già la 45esima vittima per infortunio sui luoghi di lavoro del 2019 appena iniziato.
La tragedia è avvenuta in via 30 Giugno nella zona del Ponte Morandi. Ancora non è chiarita la dinamica dell'incidente. Da una prima ipotesi pare che l'operaio, dipendente di una ditta appaltatrice esterna, insieme ad alcuni compagni stava lavorando nel piazzale interno dello stabilimento ed stato colpito in pieno dalla copertura in acciaio di un alternatore caduto, forse a causa del forte vento, da una gru.
Ma non si esclude neppure l'ipotesi che l'operaio sia rimasto schiacciato tra due casse di ferro che stava spostando insieme ad un collega.
La vittima infatti era dipendente della ditta Geko, che si occupa proprio di movimentazione.
Immediata la reazione della rappresentanza sindacale unitaria che ha proclamato uno sciopero di 8 ore per protestare contro i ritmi di lavoro e la mancanza di sicurezza.
Lo sciopero riguarda la stessa Ansaldo Energia e le due ditte in appalto che si occupano di logistica, Geko e Sistem Service.
L'operaio non stava eseguendo operazioni legate al cantiere del ponte Morandi, che sorge a pochi passi dallo stabilimento, ma lavorazioni interne ad Ansaldo Energia.
Le Rsu in un comunicato denunciano che: "Un lavoratore ha perso la vita a Genova all'Ansaldo Energia. Un fatto grave che ci lascia tutti sgomenti. La sicurezza sul lavoro resta un'emergenza nazionale nel silenzio inaccettabile del Governo. Il cordoglio non basta piu'. Serve mobilitazione di tutta la società".

30 gennaio 2019