Conte in Iraq: “L'Italia è uno dei principali contributori alla lotta contro lo Stato islamico, che rappresenta ancora una seria minaccia”

 
Nell'incontro che si svolse lo scorso 30 luglio a Washington, il presidente americano Donald Trump disse al presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte che riconosceva all'Italia un ruolo di leadership nel Mediterraneo, nella “stabilizzazione della Libia e del Nord Africa”, mentre entrambi consideravano urgente “proteggere le nostre nazioni dal terrorismo e dall'immigrazione incontrollata”. Questa investitura di fedele alleato, il primo ministro Conte l'ha presa sul serio e l'ha unita alla necessità di continuare a garantire gli interessi dell'imperialismo italiano nelle aree limitrofe, alla faccia della discontinuità del governo dei ducetti Salvini-Di Maio. Non è quindi un caso se dopo la tappa nell'Africa subsahariana, in Ciad, per la terza volta in soli 3 mesi Conte è volato ai primi di febbraio nella regione del Golfo in visita in Kuwait e Iraq e ha sventolato la bandiera della guerra allo Stato islamico.
La tappa più significativa è stata quella in Iraq dove il 6 febbraio ha incontrato a Baghdad il primo ministro della Repubblica dell'Iraq, Adel Abdul Mahdi. Nella conferenza stampa congiunta a fine incontro Conte ha voluto sottolineare i buoni rapporti tra i due governi e in particolare la collaborazione nella guerra contro lo Stato islamico. “Gli sforzi iracheni per sconfiggere Daesh sono stati fondamentali, ma dobbiamo essere consapevoli che l'insorgenza di Daesh rappresenta ancora una seria minaccia che richiede una vigile attenzione e uno sforzo anche collettivo. L'Italia è uno dei principali contributori: cerchiamo di dare soprattutto una mano nell'addestramento militare e di polizia e lavoriamo anche per incrementare la cooperazione in campo economico, sociale, culturale”, ha sostenuto il primo ministro italiano.
La guerra dell'Italia allo Stato islamico era tema centrale anche della prima tappa del viaggio di Conte, in Kuwait dove l'Italia ha una task force aerea. Indossando la tenuta militare, all'incontro coi soldati italiani presenti nella base aerea di Al Salem, Conte dichiarava che “sono fiero e onorato di poter portare il pensiero riconoscente del Governo italiano e della Nazione intera alle donne e agli uomini della Task Force Air Kuwait impegnati nella lotta all'Isis”.

13 febbraio 2019