Rapporto del Consiglio d'Europa: “Democrazia a rischio. In Italia la libertà di stampa si è ridotta”
“Sui social Di Maio e Salvini usano regolarmente una retorica negativa nei confronti dei giornalisti”
FNSI: “Stampa sotto attacco perché ostacola il potere”

 
Lo scorso 12 febbraio la Piattaforma per la protezione e la salvaguardia del giornalismo che opera per conto del Consiglio d’Europa (che comprende, tra le 12 organizzazioni che la compongono, la Federazione internazionale dei giornalisti, l’Associazione dei giornalisti europei e Reporter senza frontiere) ha diffuso il suo rapporto annuale, dal quale emerge testualmente che nel 2018 “in Italia la libertà di stampa si è ridotta” e che “la democrazia è a rischio” .
Il documento, che riguarda tutti i Paesi europei, dedica all'Italia una sezione speciale accanto a quelle relative a Paesi come l’Ungheria di Orban, la Turchia di Erdogan e la Russia di Putin in quanto il nostro è tra i Paesi con il maggior numero di segnalazioni pubblicate sulla piattaforma nel corso del 2018.
Tali segnalazioni riguardano innanzitutto le minacce inviate ai giornalisti italiani da parte di organizzazioni criminali di stampo mafioso, con 21 i giornalisti minacciati di morte e per questo sottoposti alla protezione delle forze dell’ordine, ma non solo.
Infatti è dal momento dell'insediamento, lo scorso 1° giugno, del governo Lega e Movimento 5 Stelle che sono pervenute la massima parte delle segnalazioni: “i due vicepresidenti del Consiglio dei ministri, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, - si legge nel rapporto - usano regolarmente sui social media una retorica negativa nei confronti dei giornalisti” , e l'ostilità del governo nei confronti della stampa non si limita alle dichiarazioni verbali.
Infatti è impossibile non ricordare la cancellazione dei contributi all’editoria non profit decisa dal governo con la recente legge di bilancio e la reiterata minaccia, da parte del ministro dell'Interno Salvini, di rimuovere la protezione della polizia per un giornalista investigativo a lui non gradito, Roberto Saviano.
L'allarme lanciato dal rapporto è stato rilanciato dal segretario generale della Federazione Nazionale Stampa Italiana, Raffaele Lorusso, che nel recente congresso dell'organizzazione sindacale che si è tenuto a metà febbraio, ha detto senza mezzi termini: “la stampa è sotto attacco perché ostacolo ad un modello a cui il potere ambisce da sempre, ovvero la cancellazione del pluralismo, l’annientamento del pensiero critico, la diffusione del pensiero unico” .
La stampa, insomma, è sotto attacco perché ostacola il potere, e oltre a dover affrontare in Italia caporioni politici sempre più tracotanti si trova a dover fare i conti con la crisi economica e l'inarrestabile restringimento dei diritti democratici: infatti lo stesso segretario generale non ha mancato di denunciare la sempre più marcata situazione di precarietà lavorativa nella quale versano la maggior parte dei giornalisti italiani: “giornalisti più deboli - ha proseguito Lorusso al congresso - sono più facilmente ricattabili: non possiamo accettare che il lavoro subordinato subisca la cancellazione di diritti e garanzie. Inclusione e dignità sono le due parole chiave attraverso le quali passa il rilancio del settore e della categoria” .
 

20 febbraio 2019