Dichiarazione del presidium del CEIC sullo scioglimento dell'Internazionale comunista

8 giugno 1943
(World News and Views, XXIII, 25, p 197,19 giugno)
Il comitato centrale del CPGB approvò all'unanimità una risoluzione di ratifica alla proposta, che “avrebbe rafforzato l'unità nazionale e internazionale". Il comitato centrale cecoslovacco disse che lo scioglimento era nell'interesse della più larga unità di tutte le forze così interne come internazionali nella battaglia risolutiva contro l'hitlerismo. Il comitato centrale spagnolo accolse favorevolmente la proposta e l'approvò. "Lo scioglimento dell'Internazionale, che ci svincola dalle obbligazioni derivanti dai suoi statuti e dalle sue deliberazioni, rafforzerà ancora di più il carattere nazionale del Partito comunista spagnolo e faciliterà l'unificazione di tutti i patrioti spagnoli sia in Spagna, sia nell'emigrazione, stimolando in tal modo lo sviluppo delle forze nazionali nella lotta per restaurare la libertà e l'indipendenza della Spagna.” La KPD disse che la deliberazione avrebbe tagliato l'erba sotto i piedi ai fascisti tedeschi, i quali asserivano che Mosca interferiva negli affari degli altri stati. Il comitato centrale italiano disse che lo scioglimento avrebbe tolto di mezzo i malintesi e le difficoltà che ancora esistevano fra i lavoratori e reso loro più facile unirsi. Il comitato centrale del PC cinese espresse il suo pieno accordo: il Comintern aveva compiuto la sua missione storica poiché aveva protetto il marxismo dalle deviazioni, aveva aiutato le forze progressiste a unirsi, aveva sostenuto l'Unione Sovietica e combattuto il fascismo, e aveva fatto tutto ciò che era in suo potere per realizzare la cooperazione fra il KMT e il PCC; nella sua forma organizzativa ora sopravviveva a se stesso. Il PCC aveva ricevuto un grande aiuto dal Comintern nella sua lotta rivoluzionaria, ma i comunisti cinesi già da molto tempo erano stati liberi di deciderne indipendentemente la politica e di attuarla.
 
Nella sua ultima riunione in data 8 giugno 1943 il presidium del comitato esecutivo dell'Internazionale comunista ha esaminato le deliberazioni comunicategli dalle sue sezioni in relazione alla sua proposta del 15 maggio 1943, circa lo scioglimento dell'Internazionale comunista, e ha deliberato quanto segue:
1. Che la proposta circa lo scioglimento dell'Internazionale comunista è stata approvata da:
Partito comunista d'Australia, Partito comunista d'Austria, Partito comunista d'Argentina, Partito comunista del Belgio, Partito comunista di Bulgaria, Partito comunista di Gran Bretagna; Partito comunista d'Ungheria, Partito comunista di Germania, Partito comunista d'Irlanda, Partito comunista di Spagna, Partito comunista d'Italia, Partito comunista del Canada, Partito comunista unito di Catalogna, Partito comunista della Cina, Partito comunista di Colombia, Unione comunista rivoluzionaria di Cuba, Partito comunista del Messico, Partito operaio di Polonia, Partito comunista di Romania, Partito comunista di Siria, Partito comunista dell'Unione Sovietica, Partito comunista dell'Uruguay, Partito comunista di Finlandia, Partito comunista di Francia, Partito comunista di Cecoslovacchia, Partito comunista del Cile, Partito comunista della Svizzera, Partito comunista di Svezia, Partito comunista di Jugoslavia, Partito comunista dell'Unione sudafricana, Internazionale giovanile comunista (facente parte dell'Internazionale comunista come sezione di pieno diritto).
2. Che nessuna delle sezioni dell'Internazionale comunista ha comunicato obiezioni di alcun genere nei confronti della proposta del presidium del Comitato esecutivo.
Preso atto di quanto sopra il Presidium del Comitato esecutivo dell'Internazionale comunista dichiara:
1. La proposta di scioglimento dell'Internazionale comunista è stata approvata all'unanimità da tutte le sezioni in grado di comunicare le loro deliberazioni, ivi comprese le sezioni più importanti.
2. A far tempo dal 10 giugno 1943 si considereranno sciolti il comitato esecutivo dell'Internazionale comunista, il presidium e la segreteria del comitato esecutivo, come pure la Commissione internazionale di controllo.
3. Viene affidato a un comitato composto da Dimitrov (in qualità di presidente), Manuil'skij, Ercoli (Togliatti ndr) e Pieck il compito di liquidare gli affari degli organismi, dell'apparato e dei beni dell'Internazionale comunista.
 
Per il presidium del CEIC
Dimitrov

27 febbraio 2019