Riflessioni sull'Editoriale de “Il Bolscevico” sull'8 Marzo 2019
Martenghi fa chiarezza sulla via dell'emancipazione delle donne e sulle teorie riformiste, revisioniste, trotzkiste e femministe borghesi
Lavoriamo per far conoscere a sempre più ragazze e donne la linea femminile del PMLI e per dare un effettivo contributo alla crescita del Gigante Rosso

di Cinzia Giaccherini
Qui di seguito pubblichiamo le riflessioni della compagna Cinzia Giaccherini, militante della Cellula “Nerina 'Lucia' Paoletti” di Firenze, sull'Editoriale della compagna Monica Martenghi sull'8 Marzo. L'articolo è stato richiesto dal Centro del PMLI.
Queste profonde riflessioni riflettono la sensibilità di classe e la grande esperienza politica e organizzativa della compagna Cinzia Giaccherini, che si batte ancora in prima linea dopo 35 anni di esemplare militanza marxista-leninista, nonostante le non buone condizioni di salute.
Riteniamo particolarmente importante il suo dichiarato impegno a mettere in pratica le indicazioni della compagna Martenghi, Responsabile della Commissione donne del CC del PMLI, in base ai suoi compiti di Cellula per far conoscere a sempre più ragazze e donne la linea femminile del PMLI e per dare “un effettivo contributo alla crescita del Gigante Rosso”.
Questo articolo della compagna Giaccherini dimostra quanto sia prezioso l'apporto ideologico e politico, non solo pratico, delle valorose, generosissime ed eroiche compagne del PMLI.
 
Come compagna e come donna anche quest'anno in occasione dell'8 Marzo, Giornata internazionale delle donne, ho letto con entusiasmo e spirito rivoluzionario l'Editoriale della compagna Monica Martenghi che ha ancora una volta evidenziato il bisogno di fare il punto della situazione e rimettere al centro quei temi femminili che poi di fatto sono le problematiche di tutti quelli che si battono per l'emancipazione, questioni che pesano come macigni sulle masse femminili.
Martenghi affronta il tema a tutto tondo ed è importantissimo perché così si rivolge alle sfruttate e oppresse di ogni età, non in maniera rituale o “banale” ma per ribadire origini e cause della nascita dell'8 Marzo nel mondo intero, rimarcandone i caratteri di classe anche per sbarrare la strada a chi la vorrebbe trasformare in un giorno sterile e festaiolo magari concluso da una cenetta tra amiche.
Questo Editoriale rappresenta il contributo dei marxisti-leninisti rivolto anche alle giovanissime che  quest'anno hanno riempito le piazze d'Italia, scavalcando nei fatti l'inaccettabile comportamento dei vertici Cgil e Fiom che non hanno trovato il modo di trovare l'unità di lotta coi sindacati non confederali nel proclamare lo sciopero in tutti i settori per permettere alle donne lavoratrici di scendere in piazza e lanciare una campagna rivendicativa per equiparare gli stipendi femminili a quelli maschili, aderendo allo sciopero globale contro la violenza sessuale indetto dal movimento Non una di meno.
I Maestri del proletariato internazionale Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao hanno sempre evidenziato l'importanza delle masse femminili nella lotta di classe studiando le origini dei problemi che le opprimono e indicando poi le soluzioni per liberarsi dalla schiavitù con la conquista dell'emancipazione, il che avverrà in forma compiuta solo nella società socialista.
Come spiega la compagna Martenghi, tutto questo è avvenuto con dure battaglie ideologiche politiche strategiche e tattiche, contro le teorie riformiste, revisioniste, trotzkiste e femministe borghesi. Per non parlare del clero cattolico che alle donne ha sempre attribuito la veste di “angelo del focolare”, designate alla cura dei figli, del marito e della famiglia in genere compresa l'assistenza e la cura di persone diversamente abili e anziani al fine di soddisfare tutte quelle mancanze che il sistema borghese governato dal dio capitale non riesce e non riuscirà mai a soddisfare. La schiavitù domestica e familiare significa peraltro tenere le donne occupate a non ribellarsi al sistema capitalista. Per questo con forza rivendichiamo la partecipazione delle donne al lavoro produttivo e sociale e la socializzazione del lavoro domestico e familiare.
L'Editoriale indica che l'emancipazione è legata a doppio filo con la lotta di classe per il socialismo e la conquista del potere politico da parte del proletariato, sottolineando le parole del nostro Segretario generale compagno Giovanni Scuderi sull'importanza del Fronte unito, con il movimento Non una di meno per trovare ampie convergenze sulle piattaforme rivendicative e sulle lotte politiche cercando di aumentare la nostra influenza sull'obbiettivo finale del socialismo.
È toccante e spaventoso il quadro della situazione della donna oggi in Italia fatto dalla compagna basti solo guardare i dati sulla disoccupazione e il fatto che ogni 72 ore viene uccisa una donna. Un anno di governo Salvini-Di Maio è servito solo a danneggiare le masse femminili, basti pensare alle leggi approvate sulla “sicurezza” che finiscono coll'assolvere il carnefice “posseduto da una tempesta emotiva ” in un femminicidio.
Le rivendicazioni del Partito sul fronte femminile sono molte e ben argomentate, unite all'invito di astenersi alle elezioni amministrative ed europee danno un'arma vincente alle proletarie, un'alternativa di classe efficace alle tesi femministe individualiste e piccolo-borghesi, al governo antifemminile, fascista, xenofobo e razzista italiano.
A Firenze la Cgil dichiara che c'è un incremento di donne che si rivolge ai suoi sportelli per denunciare discriminazioni sul posto di lavoro, in particolare al rientro dalla maternità. Casi di mobbing, pressioni psicologiche, alcune donne addirittura al rientro dalla maternità sono state demansionate o trasferite in altri uffici,  addirittura alcune non hanno trovato più la propria scrivania, ciò costringe le donne a lasciare il posto di lavoro.
Questo ci fa capire quant'è importante a livello locale, quindi nel mio terreno di competenza, lavorare affinché sempre più ragazze e donne vengano a conoscenza della nostra linea politica e delle nostre rivendicazioni in modo da offrire loro un'alternativa concreta e qualificata sul piano politico, basata sul marxismo-leninismo-pensiero di Mao e sull'esperienza fatta sul campo in questi anni dal PMLI, che permetta alle lavoratrici a cominciare dalle precarie, alle disoccupate, alle studentesse e alle pensionate di abbracciare la causa della lotta di classe e del socialismo, vera via per l'emancipazione.
Come per l'8 Marzo in piazza e sulla spinta di questo Editoriale le e i militanti, le e i simpatizzanti di Firenze del Partito con entusiasmo e tenacia attraverso la partecipazione a manifestazioni, con volantinaggi e, se ce la facciamo, banchini in luoghi frequentati dalle masse popolari, lavoreremo senza risparmiarci nella lotta contro il governo nero, contro le amministrazioni borghesi locali, contro i fascisti e i razzisti di ieri e di oggi e quindi a sostegno della campagna elettorale astensionista di primavera, dando così un effettivo contributo alla crescita del corpo del Gigante Rosso.

3 aprile 2019