1945 - 25 Aprile - 2019. 74° Anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo
Liberiamo l'Italia dai fascisti del XXI secolo per il socialismo e il proletariato al potere

Buon 25 Aprile alle partigiane, ai partigiani, ai reduci dai campi di concentramento, alle antifasciste e agli antifascisti e a tutti i sinceri democratici che oggi si riuniscono in tutto il Paese per celebrare il 74° Anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Una lunga, dura e sanguinosa lotta, costata quasi 100 mila tra morti e feriti nelle file dei partigiani e altri 20 mila tra i civili che avevano preso parte in vari modi alla guerra di Liberazione. Iniziata con gli scioperi alla Fiat e in altre fabbriche del Nord nel marzo 1943, proseguita con l'eroica insurrezione popolare di Napoli nel settembre di quello stesso anno, la liberazione di Roma del giugno 1944 e la liberazione di Firenze dell'agosto successivo, e conclusa vittoriosamente il 25 Aprile 1945 con le sfilate dei partigiani in tutte le città liberate del Nord: da Milano a Genova, da Bologna a Venezia, con alla testa le Brigate Garibaldi con la bandiera rossa e la falce e martello, che della Resistenza erano state il nerbo fondamentale.
Dobbiamo difendere con le unghie e coi denti il 25 Aprile e non dare mai per scontata la libertà di celebrarlo, perché la classe dominante borghese non cessa mai i tentativi di attaccare, demolire e cancellare la sua memoria, e di archiviare la Resistenza come un "mito della sinistra" e l'antifascismo come una "categoria novecentesca" del tutto superata e anacronistica. E a maggior ragione dobbiamo difendere e celebrare la sua memoria oggi, che gli eredi dichiarati di Mussolini, come FdI, Forza Nuova, CasaPound, e gli altri gruppi neonazisti e neofascisti, hanno rialzato la testa e scorrazzano violenti e impuniti nelle scuole, nelle piazze e nei quartieri come le squadracce nere di una volta a cui si ispirano; mentre quelli non dichiarati, ma ancor più pericolosi perché li manovrano e li proteggono, siedono direttamente nel governo e negli altri organi dello Stato.
Non è certo un caso se il ducetto fascio-leghista e ministro dell'Interno Salvini, annunciando in diretta Facebook che non avrebbe partecipato alle cerimonie per il 25 Aprile, scegliendo di andare invece a Corleone per un evento antimafia, ha sentenziato con la consueta strafottenza: "Il 25 aprile ci saranno i cortei dei partigiani, dei contro-partigiani, dei fascisti, dei comunisti, dei rossi, neri, verdi, blu, gialli e rossi. Siamo nel 2019: mi interessa poco il derby fascisti-comunisti. Mi interessa il futuro del nostro Paese e liberare il nostro Paese dalla camorra e dalla 'ndrangheta'". Con ciò ha voluto sbeffeggiare platealmente la Resistenza, i partigiani e l'antifascismo, rinfocolare la voglia mai sopita della destra di cancellare una volta per tutte la festa del 25 Aprile, e ammiccare ai gruppi neofascisti, xenofobi e razzisti che oggi hanno trovato in lui il loro vero capo politico. Uno sfregio deliberato che è stato giustamente colto e denunciato anche dalla presidente dell'Anpi.

I fascisti del XXI secolo sono al governo
Ma il ducetto fascio-leghista non è l'unico nemico giurato dei valori della Resistenza e dell'antifascismo in questo governo, anche se ne è il leader di fatto, con l'altro ducetto Di Maio che gli tira la volata e avalla ogni sua nefandezza pur di restare aggrappato alla poltrona, e il premier Conte nel ruolo di mediatore tra i due. È tutto l'esecutivo Lega-M5S che per composizione, ideologia e programma gronda di fascismo, razzismo, xenofobia, omofobia e oscurantismo. Un governo del fascismo del XXI secolo, che fa scempio della Costituzione del '48 e rafforza la seconda repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista.
Basti pensare che uno dei suoi primi atti è stato l'approvazione, imposta al parlamento col voto di fiducia e con la repressione del dissenso interno al M5S, del decreto Salvini sulla sicurezza e i migranti. Una legge di chiaro stampo fascista e razzista volta a perseguitare in mille modi i migranti, i Rom e le minoranze più deboli, togliendogli i diritti per renderli più ricattabili dal potere e più sfruttabili dal capitalismo. Mentre col pretesto della "sicurezza" ha impresso una decisa stretta al regime poliziesco, aumentando i poteri arbitrari dei prefetti e delle forze di polizia per restringere e punire le occupazioni di case, i blocchi stradali ferroviari, i picchettaggi e altre forme di lotta sociali, sindacali e politiche.
È grazie a questa legge razzista, repressiva e fascista che proprio pochi giorni fa Salvini ha annunciato che a giugno tutte le "forze dell'ordine" saranno dotate del Taser, la micidiale pistola elettrica paralizzante, già in sperimentazione nelle principali città italiane, che ha causato un migliaio di vittime in Usa e Canada. Per non parlare della scandalosa impunità e complicità che il Viminale concede ai gruppi neofascisti, lasciandoli manifestare liberamente con simboli del ventennio e saluti romani, aggredire indisturbati cortei di studenti e antifascisti e fomentare sommosse razziste e xenofobe nei quartieri.

Il governo Salvini-Di Maio segue le orme di Mussolini
A quanto sopra si aggiunga la politica antiumana, razzista e xenofoba del "porti chiusi" ai migranti e ai profughi, la legge sull'estensione della legittima difesa a un passo dalla licenza di uccidere, il sostegno ideologico, politico e legislativo alle concezioni e iniziative religiose, oscurantiste e omofobe sulla famiglia e sugli orientamenti sessuali, ispirato direttamente alla triade mussoliniana "Dio, patria e famiglia". Mentre sul piano istituzionale, governando con un anticostituzionale direttorio a tre per attuare un contratto tra privati, riducendo un parlamento ormai militarizzato e ridotto a un puro orpello, attaccando e limitando i poteri della magistratura e preparando la secessione economica delle regioni più ricche del Nord, come cavallo di Troia per imporre surrettiziamente il federalismo leghista antiunitario e antimeridionale, questo governo assesta nuovi colpi di piccone alla Costituzione, già ampiamente demolita da destra in questi anni dalle controriforme e dagli strappi di fatto operati dai precedenti governi, tanto da quelli della destra che da quelli della "sinistra" borghese.
Il fascismo storico è presente nel governo anche con la politica economica corporativa e demagogica che i due ducetti portano avanti spartendosi i compiti e le aree di clientela elettorale, che consiste nel sovvenzionare i capitalisti e i ricchi, con gli incentivi alle imprese, la flat-tax e i condoni a pioggia,lo “sbloccaporcate”, ignorare le richieste dei sindacati sull'occupazione, gli investimenti, il Sud e i contratti, e concedere qualche mancia di stampo elettoralistico alle masse come il "reddito di cittadinanza" e "quota cento": misure del tutto insufficienti a invertire la drammatica mancanza di lavoro e la crescente povertà delle famiglie e del Meridione, e tanto meno spacciabili per "manovra del popolo", anche perché fatte senza togliere un euro ai ricchi e scaricandone i costi sul debito pubblico che pesa sulle generazioni future.
Anche in politica estera questo governo nero segue le orme del fascismo storico, soffiando sul fuoco del nazionalismo becero e del militarismo, alleandosi ai governi più reazionari, razzisti, xenofobi e oscurantisti, da quelli dell'Est Europa al Brasile di Bolsonaro, ribadendo fedeltà al dittatore fascista americano Trump, ma senza disdegnare di intrecciare anche oscuri rapporti col nuovo Zar Putin. Come Mussolini anche questo governo sgomita per ritagliarsi un posto al sole tra le altre potenze imperialiste che si spartiscono il mondo. Batte i pugni in Europa come faceva il duce, e intanto cerca di fare asse con Trump per avere mano libera nel Mediterraneo e in Libia, ripercorrendo in forma aggiornata la politica coloniale del fascismo.

Fronte unito antifascista e lotta per il socialismo
Non può essere di certo questa l'Italia per cui hanno lottato e hanno versato il sangue le nostre partigiane e i nostri partigiani. E allora è necessario che tutti gli antifascisti, i sinceri democratici, i cattolici progressiti, ispirandosi al loro esempio, coraggio e spirito di sacrificio, si uniscano in un fronte unito antifascista per imporre al governo lo scioglimento di tutti i partiti e gruppi che si richiamano al fascismo e al nazismo, attuando finalmente la XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Dobbiamo altresì chiedere con forza il rispetto dell'articolo 11 della Costituzione ritirando l'Italia da tutte le missioni di guerra internazionali e dalla Nato, che oggi non ha più, neanche come paravento, carattere "difensivo" bensì apertamente aggressivo e imperialista, e che pertanto deve essere sciolta al pari di tutte le altre alleanze militari imperialiste e neocolonialiste. Inclusa la UE imperialista, che è un'unione di banche e monopoli capitalistici e non di popoli, e che va delegittimata e isolata assieme alle sue istituzioni e governi attraverso l’astensionismo, con la convinzione che solo il socialismo può realizzare l’Europa dei popoli.
Occorre soprattutto buttare giù al più presto il governo nero Salvini-Di Maio con la lotta di piazza, prima che riesca a cambiare la testa del popolo italiano, come riuscì al fascismo mussoliniano. Senza farsi illusioni però, per cambiare veramente l'Italia, sulla via riformista, elettoralistica e parlamentare e sulla difesa della Carta del '48, perché all'instaurazione di questo regime neofascista e all'affossamento della Costituzione hanno concorso sia i partiti della destra che della "sinistra" borghese.
Non sarà possibile infatti estirpare il fascismo del XXI secolo, se non si abbatte il capitalismo e la borghesia che lo covano e se ne servono per mantenere il potere, e se non si conquista il socialismo e il potere politico del proletariato.
Solo il proletariato al potere può cambiare veramente l'Italia e affermare nel socialismo anche gli ideali di libertà, giustizia sociale, eguaglianza, solidarietà e pace per i quali hanno dato il sangue i nostri padri e le nostre madri partigiani.
Viva il 25 Aprile!
Gloria eterna alle partigiane e ai partigiani!
Buttiamo giù il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio!
Liberiamo l'Italia dai fascisti del XXI secolo per il socialismo e il proletariato al potere!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
 
 
 
 
 
 

17 aprile 2019