Migliaia di antifascisti in piazza a Prato contestano duramente la prefetta e il questore. Partecipata e combattiva manifestazione di popolo
Per i fischi e per aver intonato canti partigiani il questore ha denunciato l'ANPI al Viminale. Rilanciate dai manifestanti le parole d'ordine del PMLI. Comizio volante di Panzarella

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Prato
Con ancora negli occhi le bellissime immagini della storica, grandiosa e unitaria manifestazione antifascista del 23 marzo scorso indetta contro la provocatoria e oltraggiosa manifestazione di Forza Nuova avallata da prefetto e questore, il 25 Aprile migliaia di antifascisti, partigiani, progressisti, democratici, giovani e studenti insieme a tutte le forze politiche, sindacali, sociali, culturali e religiose antifasciste sono scesi in piazza a Prato per festeggiare il 74° Anniversario della Liberazione.
Un partecipato e combattivo corteo è partito da Piazza Duomo e dopo aver percorso alcune vie del centro ha fatto tappa in Piazza Delle Carceri dove, per il decimo anno consecutivo, si è tenuta l'oltraggiosa e provocatoria cerimonia militare organizzata dalla prefettura e dal comune sulla base di una direttiva diffusa nel 2010 dall'allora ministro fascio-leghista degli Interni Roberto Maroni.
Quando la speaker Flora Leoni ha annunciato il nome della rappresentante del governo sul territorio, tutta la piazza ha sonoramente contestato la prefetta Rosalba Scialla “accogliendola” con una salva di fischi, slogan, cartelli e richieste di dimissioni fra cui "Fascista dimettiti".
Vista la mala parata la prefetta ha di fatto rinunciato a passare in rassegna i reparti per gli onori militari e ha optato per un percorso più corto mantenendosi sempre a debita distanza dai manifestanti che le rinfacciano a gran voce e a più riprese di aver autorizzato la manifestazione di FN a Prato per celebrare il centenario della fondazione del partito fascista.
Una seconda raffica di fischi e contestazioni è scattata quando la prefetta e il questore Alessio Cesareo hanno lasciato la piazza mentre tutti i manifestanti hanno intonato a squarciagola "Bella ciao", la colonna sonora che ha accompagnato tutto il corteo fin dalla partenza.
Immediata la reazione delle “forze dell'ordine” e della Digos che hanno identificato alcuni manifestanti e provveduto al sequestro dei cartelli esposti contro la prefetta con su scritto "Prefetto noi non dimentichiamo", "Prefetto e questore, questa città si merita di meglio", "Il 23 marzo avete preso la decisione sbagliata, noi quella giusta, Prato è antifascista" e “prefetto vai 'ia vai 'iaa” scritto alla pratese. Il questore per questo ha denunciato vigliaccamente l'ANPI al ministero dell'Interno. La Cellula locale del Partito, tramite un comunicato stampa, che pubblichiamo a parte, ha condannato la “gravissima e intimidatoria provocazione fascista della prefetta e del questore di Prato” ed espresso “piena e incondizionata solidarietà all'ANPI e a tutte le compagne e i compagni e i militanti di partiti e associazioni antifasciste”.
Per tutta la durata della cerimonia, lo spezzone dell'ANPI, della CGIL, dei partiti (fra cui il PMLI) e delle associazioni antifasciste sono stati tenuti fuori dal perimetro transennato e solo al termine della parata militare si sono potuti avvicinare al monumento ai caduti e rendere omaggio ai partigiani.
Il corteo è poi ripartito alla volta di Piazza del Comune dove la segretaria provinciale dell'ANPI, Angela Riviello, ha aperto i discorsi conclusivi riaffermando quanto già detto in un comunicato stampa diffuso alla vigilia del 25 Aprile: “Quest’anno il 25 Aprile ha un significato particolare per il nostro territorio: dopo la grande unitaria manifestazione antifascista del 23 marzo scorso, non archiviata, ANPI prov. Prato, ricorda onora e commemora con maggiore impegno e visibilità questa data in tutte le piazze della provincia. Noi saremo convintamente presenti, saremo con i cittadini, con le associazioni, con i partiti, con le istituzioni, che hanno memoria, rispetto per la storia del nostro paese e per la Costituzione, che con la sua XII disposizione mette un confine netto tra le forze democratiche ed il fascismo, sconfitto e bandito. Il 25 aprile, ha alla sua radice questa divisione, è patrimonio comune delle forze vincitrici che spero di trovare tutte in piazza con le loro bandiere, solo gli sconfitti, solo il revisionismo nero, fa bene a restarne fuori. Essere partigiani ci ha insegnato a scegliere da che parte stare sempre, invitiamo tutti a farlo, invitiamo tutti a scegliere se stare con i vincitori o con i vinti del 25 aprile 1945, se stare dentro o fuori da questa piazza, non ci sono terze vie”.
Mentre il sindaco Matteo Biffoni ha commentato opportunisticamente: “Credo ci siano modi e modi di contestare una posizione che si ritiene inaccettabile, come quella sostenuta dalla prefetta. Per quanto io ritenga che l'apologia del fascismo sia un reato che sarebbe anche il momento di punire come legge comanda, insisto, punire come legge comanda, credo sia stato molto più efficace e costruttivo il modo di far valere un principio che abbiamo scelto il 23 marzo, riempiendo quella piazza bellissima e pacifica. Credo anche che la musica di quella piazza sia tuttora più forte dei fischi sentiti oggi. La differenza l'ha fatta chi era in piazza il 23 marzo. Chi non c'era farebbe bene a stare un passo indietro”.
Il riferimento è rivolto soprattutto al candidato sindaco del “centro-destra”, il fascio-leghista Daniele Spada, ex consigliere di Forza Italia, che ha stigmatizzato le “ingiurie contro la dottoressa Scialla, a cui va la mia solidarietà”.
Al corteo hanno preso parte anche militanti, simpatizzanti e amiche del PMLI organizzati dalla Cellula “G. Stalin” di Prato che sono sfilati con il bellissimo cartello del 74° Anniversario della Liberazione e le bandiere del Partito. Entrambi molto apprezzati dai manifestanti e superfotografati e ripresi dai cineoperatori.
Sono state diffuse anche centinaia di copie del volantino ad hoc del PMLI per il 25 Aprile.
Durante il corteo il compagno Franco Panzarella, Segretario della Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI, ha lanciato diversi slogan in onore dei partigiani e della Resistenza e contro il governo nero dei ducetti Salvini e Di Maio e i fascisti del XXI secolo rilanciati a più riprese da buona parte dei manifestanti.
All'inizio della manifestazione Panzarella ha anche improvvisato un comizio volante in cui fra l'altro ha detto: “A distanza di poco più di un mese dalla storica manifestazione antifascista del 23 marzo, siamo di nuovo tutti uniti in piazza per festeggiare il 74° Anniversario della Liberazione dal mostro nazi-fascista e per ribadire che nessuna legittimazione politica e nessuna agibilità sociale deve essere concessa ai fascisti del XXI secolo: Forza Nuova, Casa Pound e tutte le altre formazioni neofasciste vanno immediatamente messe fuori legge e i loro covi vanno immediatamente chiusi.
Anche per questo oggi rendiamo onore alle donne e agli uomini antifascisti, ai 29 martiri di Figline, ai deportati e alle partigiane e ai partigiani che 74 anni fa non esitarono a dare la vita per liberare l'Italia dall'occupazione nazi-fascista.
A loro dedichiamo il nostro primo slogan della giornata gridando tutti insieme: 'Ieri, oggi e anche domani gloria eterna ai partigiani'”.
“Mentre - ha aggiunto – a chi oggi nega la verità storica, alimenta l'odio razziale e protegge i neofascisti; al ministro Salvini e alle autorità locali che il 23 marzo hanno inferto un vergognoso sfregio alla città di Prato, medaglia d'argento per la Resistenza, concedendo agibilità politica ai fascisti di Forza nuova, gridiamo ancora più forte: i fascisti e chi li protegge, non vanno tollerati ma messi fuori legge”.
All'indomani della manifestazione un'amica del Partito ci ha inviato tramite Whatsapp un bel messaggio di incoraggiamento in cui fra l'altro scrive: “Caro compagno seguirvi per un tratto mi ha fatto molto piacere, i tuoi slogan erano veramente belli e centrati. Continua così come anche io farò la mia parte. Resistere, lottare, essere da una certa parte, sempre. Alla prossima, al 1° Maggio”.

 


Comunicato della Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI
Gravissima e intimidatoria provocazione fascista della prefetta e del questore di Prato

Apprendiamo che all'indomani della clamorosa e sacrosanta contestazione rivolta da migliaia di antifascisti contro la prefetta Rosalba Scialla e il questore Alessio Cesareo in occasione del 25 Aprile a Prato, alcuni esponenti e militanti dell'ANPI, delle associazioni e dei partiti antifascisti presenti in Piazza Delle Carceri sono stati identificati e denunciati all'autorità giudiziaria.
Nel condannare questa ennesima e gravissima provocazione di chiaro stampo mussoliniano, esprimiamo piena e incondizionata solidarietà all'ANPI e a tutte le compagne e compagni e i militanti di partiti e associazioni antifasciste che il giorno della Liberazione hanno giustamente denunciato e criticato pubblicamente quelle stesse autorità locali che poco più di un mese fa hanno permesso ai fascisti di Forza Nuova di celebrare nella nostra città, medaglia d'argento per la Resistenza, il centenario della fondazione del partito fascista.
Invitiamo tutti gli antifascisti, progressisti, democratici, ex partigiani, giovani e studenti e tutte le forze politiche, sindacali, sociali, culturali e religiose antifasciste a non farsi intimidire e continuare a lottare tutti uniti per sbarrare il passo ai fascisti del XXI secolo e al governo nero Salvini-Di Maio che li protegge, metterli al bando e chiudere tutti i loro covi.
 
Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI
Prato, 28 marzo 2019

30 aprile 2019