Per stupro di gruppo a Viterbo
Arrestati consigliere e militante di CasaPound
I neofascisti Chiricozzi e Licci hanno picchiato e filmato la vittima
Salvini rilancia la castrazione chimica di stampo nazista

 
Il consigliere comunale di Vallerano - in Provincia di Viterbo - Francesco Chiricozzi di 19 anni e Riccardo Licci di 21, entrambi militanti di CasaPound, sono stati arrestati per una violenza sessuale di gruppo, perpetrata nella serata dello scorso 12 aprile in un locale di Viterbo su una donna di 36 anni.
Chiricozzi, Licci e la giovane donna si trovavano la sera dello scorso 12 aprile a una festa privata a Vallerano in compagnia di altre persone, quando decidevano insieme di spostarsi presso il pub Old Manners di Viterbo, considerato un ritrovo dei militanti del movimento di estrema destra. Il locale era in quel momento chiuso, ma i due neofascisti avevano la chiave per entrare, e dopo essere entrati con la donna e dopo averla fatta bere ancora tentavano un primo approccio, ma la giovane li respingeva.
A questo punto i due neofascisti iniziavano a colpire violentemente la trentaseienne con calci e pugni fino a farle perdere conoscenza, per poi violentarla ripetutamente a turno per un paio d'ore filmando il tutto con i cellulari, e infine riportarla sotto casa sua dove la abbandonavano quasi priva di sensi.
La donna il giorno successivo si recava all'ospedale, dove venivano riscontrate numerose ecchimosi dovute ai calci e ai pugni subìti, e il referto dei sanitari faceva scattare la denuncia per lo stupro subito: le indagini confermavano pienamente il racconto della donna, con i filmati realizzati con i cellulari dagli stessi indagati e quello della telecamera di sorveglianza del locale che non lasciavano dubbi su quanto accaduto.
I due venivano così arrestati, e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Viterbo convalidava alcuni giorni più tardi l'arresto.
Chiricozzi non è nuovo a fatti di violenza, avendo a suo carico un procedimento penale in corso presso il Tribunale per i minorenni per il pestaggio di un ragazzo avvenuto il 12 febbraio 2017 a Vignanello, una frazione di Vallerano, quando in compagnia di una quindicina di militanti di CasaPound prese a calci e pugni un ragazzo, Paolo Evangelistella, colpevole di avere fatto ironia sul movimento neofascista: il giovane fu colpito con calci e pugni e poi preso a cinghiate, riportando una frattura delle ossa nasali, una frattura dell’incisivo inferiore sinistro ed escoriazioni sul dorso.
Per quei fatti alcuni neofascisti (tra cui Chiricozzi) sono tuttora sotto processo dinanzi al Tribunale per i minorenni di Roma, mentre i due militanti di CasaPound Jacopo Polidori (consigliere comunale di Vallerano) e Luca Santini, entrambi già maggiorenni all'epoca die fatti, sono stati condannati lo scorso febbraio a 2 anni e 8 mesi di reclusione dal Tribunale di Viterbo, che nella sentenza ha riconosciuto pienamente il movente politico.
Questi episodi non fanno che confermare che i movimenti neofascisti come CasaPound sono altro che squadracce di picchiatori e criminali violenti, e gli episodi di Viterbo lo dimostrano in modo chiaro: tuttavia il caporione fascioleghista Matteo Salvini già da tempo - non perdendo una sola occasione per enfatizzare al massimo le presunte violenze sessuali commesse da migranti, richiedenti asilo e profughi e allo stesso tempo evitando con imbarazzo di parlare delle violenze perpetrate da militanti di estrema destra e anche da due allievi della Scuola della Polizia di Stato di Brescia, che da lui dipende, come è accaduto lo scorso agosto a Rimini - blatera di castrazione chimica nei confronti di persone condannate per reati sessuali.
La castrazione chimica è una cura democratica e pacifica”, ha recentemente urlato Matteo Salvini da una piazza di Capannori, in provincia di Lucca, annunciando a gran voce una raccolta di firme per presentare un disegno di legge di iniziativa popolare in parlamento: il capobastone ministro di polizia - che dovrebbe iniziare la castrazione a casa sua, visto che sono attualmente sottoposti a procedimento penale per lo stupro di una turista a Rimini nell'agosto scorso due allievi palermitani della Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa Investigativa di Brescia, che da lui dipende - non fa difficoltà alcuna a far sua e rilanciare una misura aberrante di stampo nazista, analoga alla richiesta di prevedere la pena di morte per alcuni tipi di reato e alla barbarie giuridica che di recente ha introdotto in Italia la licenza di uccidere per quanti sentono in qualche modo minacciata la proprietà privata. Una misura inconciliabile con qualsiasi funzione rieducativa della pena, che già è pienamente sufficiente per la repressione di reati gravi di questo tipo.
 

8 maggio 2019