Comunicato della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI
Lavoro, sviluppo e risanamento dei quartieri popolari possono fermare la barbarie camorristica
Solidarietà alla famiglia della bimba ferita nell'agguato camorristico

La Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI esprime la propria vicinanza alla famiglia della bimba ferita in un agguato camorristico nel centro di Napoli e che lotta tra la vita e la morte. Colpita anche la nonna nella zona di piazza Nazionale che fortunatamente è fuori pericolo.
Sono anni che noi marxisti-leninisti partenopei ribadiamo che per fermare la barbarie camorristica servono con urgenza lavoro, sviluppo e risanamento dei quartieri popolari e periferici e non militarizzazione del territorio, telecamere e invio di “forze dell’ordine” - come cianciano da tempo e all’unisono sia il ministro dell’Interno, il ducetto Salvini, e il neopodestà De Magistris - ancora una volta incapaci di tenere a freno le faide che imperversano in città. Le “preghiere” dell’ex magistrato appaiono, pertanto, tardive e inutili perché mai la giunta arancione ha affrontato seriamente il problema delle zone Est, Ovest e Nord di Napoli infestate dal cancro della camorra che gestisce ancora la piazza di spaccio più grande del vecchio continente.
Bisogna lottare nell'immediato per migliorare le condizioni delle masse, lottando per un nuovo sviluppo e industrializzazione, per colmare, per quanto possibile nel capitalismo, il divario con il Centro e il Nord del nostro Paese, respingendo ogni forma di separatismo e di federalismo, incluso anche nella forma di “autonomia” proposta ultimamente da De Magistris. Cominciando a delegittimare le istituzioni europee alle elezioni del parlamento europeo del prossimo 26 maggio con l’astensione.
Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI
Napoli, 4 maggio 2019
 

8 maggio 2019