Perché Firenze sia governata dal popolo e al servizio del popolo ci vuole il socialismo
ASTIENITI
Non votare i partiti borghesi al servizio del capitalismo
Delegittimiamo le istituzioni rappresentative borghesi
Creiamo le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo

 
I cinque anni di amministrazione di Dario Nardella non hanno portato alcun beneficio per le masse popolari fiorentine. Le condizioni dei lavoratori, delle periferie, delle donne e dei giovani sono peggiorati con l'inasprirsi della crisi economica. Sulla linea di Renzi, gli investimenti sono andati a favore delle privatizzazioni, degli imprenditori, in particolare del settore turistico.
Sempre più evidente appare il fallimento di questo regime neofascista, il governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio e di tutto il sistema capitalistico, incapace di risolvere i problemi della popolazione.
Se il proletariato e le masse popolari vogliono conquistare la giustizia sociale devono distruggere questo sistema e costruirne uno radicalmente nuovo, secondo noi il socialismo, con la conquista del potere politico da parte del proletariato.
Pensiamo che nelle prossime elezioni comunali non serve sostituire al volto odioso e fascista dei candidati della Lega del ducetto Salvini o di quello ibrido del M5S del ducetto Di Maio, i candidati della “sinistra” borghese con in testa il renziano Dario Nardella, e neppure quello di Antonella Bundu, che si presenta come espressione della parte più avanzata, antifascista e anticapitalista dei fiorentini, a cui propone però di stare dentro la gabbia delle istituzioni borghesi e capitaliste in camicia nera.
Perciò chiediamo alle elettrici e agli elettori di sinistra di scegliere l'astensionismo come voto dato al socialismo e al PMLI. Anche sul piano elettorale ci sono solo due scelte: o col socialismo e il partito che lo rappresenta, o con il capitalismo e qualsiasi partito che lo rappresenta, anche se travestito di rosso come il PC.
Vi proponiamo una sintetica piattaforma rivendicativa che non è un programma elettorale ma un programma di lotta, attorno al quale creare fronti uniti e movimenti rivendicativi.
OCCUPAZIONE
Lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato per tutti i disoccupati.
Opporsi alla chiusura e alla riduzione delle ultime fabbriche del nostro territorio. Ricollocazione di chi ha perso il lavoro e chi è in cerca di prima occupazione con corsi gratuiti per la formazione dei disoccupati che non trovano risposte concrete nei fallimentari Centri per l'impiego.
Regolarizzare i precari comunali e togliere il blocco del turn-over.
No all'apertura dei supermercati e dei negozi nelle giornate del 25 Aprile e del 1° Maggio.
GIOVANI
No agli sgomberi degli spazi sociali autogestiti e occupati.
Destinare parte degli immobili comunali esistenti o costruirne di nuovi per la realizzazione e il finanziamento di Centri giovanili autogestiti, di strutture sociali, ricreative, culturali e sportive pubbliche.
Ristrutturazione e messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici pubblici.
DONNE
Adeguamento della rete dei consultori, a partire dall'apertura di un consultorio a Santa Rosa. Bandire concorsi per soli medici e infermieri non obiettori.
Finanziare adeguatamente i centri antiviolenza, che devono essere autogestiti dalle donne.
PER UNA VITA SOCIALE DEMOCRATICA E ANTIFASCISTA
Sciogliere i gruppi fascisti e chiudere i loro covi. Obbligo per l'amministrazione comunale di verificare prima della concessione degli spazi pubblici le dichiarazioni di antifascismo necessarie per ottenere tali spazi.
Rendere effettiva l'applicazione della XII disposizione transitoria della Costituzione e le leggi Scelba e Mancino in materia di antifascismo.
Ritiro immediato dell’ordinanza fascista emesse dalla prefetta di Firenze Laura Lega sulle “zone rosse”.
Cancellare la delibera 861 che ha riservato tutti gli spazi di affissione nelle vetrinette del centro storico alla sola propaganda dell'amministrazione comunale.
Eliminare la tassa comunale per l'occupazione del suolo pubblico per iniziative politiche, sindacali, culturali e sociali senza fini di lucro.
MIGRANTI
Ritiro immediato delle due circolari fasciste e razziste emesse dalla prefetta Lega che attaccano le libertà costituzionali e limitano e ledono i diritti fondamentali dei migranti e dei profughi ospiti di Firenze. Nei centri di accoglienza non deve esistere il coprifuoco orario e non devono essere aperti i pacchi postali in arrivo. Corsi di lingua italiana istituiti dal comune nelle scuole pubbliche per ragazzi e adulti nelle diverse fasce orarie. Adeguate presenze di medici per gli “stranieri temporaneamente presenti” in tutti i presidi sanitari.
AZIENDE PUBBLICHE, AMBIENTE E SERVIZI SOCIALI E SANITARI
Scioglimento di tutte le aziende partecipate comunali, nuova gestione pubblica e controllo popolare di tutti i servizi.
No all'ampliamento dell'aeroporto di Peretola.
No al sottoattraversamento TAV di Firenze e alla stazione Foster. Destinare i fondi stanziati al potenziamento della rete ferroviaria regionale e interregionale.
No alla costruzione degli inceneritori perché dannosi per la salute e costosi, potenziare la raccolta differenziata con l'obiettivo dei rifiuti zero.
No alla megaspeculazione della “cittadella viola” con al centro il nuovo stadio.
Gli stipendi percepiti da sindaco, assessori, manager e alti funzionari di comune e aziende partecipate (straordinari e benefit compresi) non devono superare il tetto pari al triplo dei salari medi degli operai dell'industria per.
Bloccare la svendita degli immobili comunali.
Riconvertire e restituire alla collettività le aree privatizzate e sottratte all'uso comune.
Divieto di affittare ai privati spazi pubblici della città.
Finanziare una fitta rete di servizi sociali pubblici a basso costo autogestiti dalle masse. No ai bonus comunali da spendere per servizi e scuole private.
Coprire totalmente i costi dell'assistenza per anziani poveri, con immediata erogazione dei sostegni economici e garanzia di posti nelle strutture assistite.
CASA
Chiudere Casa Spa. Rendere efficiente la gestione e la manutenzione delle abitazioni popolari a Firenze sotto il controllo diretto degli assegnatari. Soddisfare il fabbisogno abitativo popolare attraverso il riuso e il risanamento di vecchi edifici in disuso pubblici e privati, l'utilizzo delle case sfitte pubbliche e private e la costruzione di nuove case popolari, senza clausule miranti all'esclusione di immigrati e Rom.
Adeguati contributi economici agli indigenti per pagare l'affitto.
LE ISTITUZIONI RAPPRESENTATIVE DELLE MASSE FAUTRICI DEL SOCIALISMO
Come dimostrano i fatti nel capitalismo è impossibile che i governi comunali siano in mano al popolo e al suo servizio. Questo può avvenire solo nel socialismo, dove la gestione dei governi comunali, regionali e centrali è in mano al proletariato e al popolo.
Date le condizioni oggettive e soggettive del nostro Paese, il socialismo non è dietro l’angolo, ma possiamo progressivamente avvicinarci ad esso se le avanguardie del proletariato, delle masse lavoratrici, pensionate, disoccupate, popolari, femminili e giovanili e le elettrici e gli elettori coscienti faranno propria questa proposta strategica e si uniranno al PMLI. Anche sul piano elettorale, astenendosi (disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco) e creando in tutte le città e in tutti i quartieri le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, ossia le Assemblee popolari e i Comitati popolari basati sulla democrazia diretta.
Le Assemblee popolari devono essere costituite in ogni quartiere da tutti gli abitanti ivi residenti - compresi le ragazze e i ragazzi di 14 anni - che si dichiarano anticapitalisti, antifascisti, antirazzisti e fautori del socialismo e disposti a combattere politicamente ed elettoralmente le istituzioni borghesi, i governi centrale e locali borghesi e il sistema capitalista e il suo regime.
Ogni Assemblea popolare di quartiere elegge il suo Comitato popolare e l’Assemblea dei Comitati elegge, sempre attraverso la democrazia diretta, il Comitato popolare cittadino. E così via fino all’elezione dei Comitati popolari provinciali, regionali e del Comitato popolare nazionale.
I Comitati popolari devono essere composti dagli elementi più combattivi, coraggiosi e preparati delle masse anticapitaliste, antifasciste, fautrici del socialismo eletti con voto palese su mandato revocabile in qualsiasi momento dalle Assemblee popolari territoriali. Le donne e gli uomini - eleggibili fin dall’età di 16 anni - devono essere rappresentati in maniera paritaria.
I Comitati popolari di quartiere, cittadino, provinciale e regionale e il Comitato popolare nazionale devono rappresentare il contraltare, la centrale alternativa e antagonista rispettivamente delle amministrazioni ufficiali locali e dei governi regionali e centrale.
PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
Comitato provinciale di Firenze
 
Firenze, 25 Aprile 2019

15 maggio 2019