Da una banda di fascisti a Roma
Picchiati per una maglietta antifascista
Conte aspetta le “verifiche” anziché condannare l'aggressione squadrista. Valerio Carocci, presidente del Piccolo America: “Una vera e propria aggressione squadrista difesa e sdoganata dal governo”

Nella notte tra sabato e domenica 16 giugno 4 giovani antifascisti dell'associazione “Piccolo America” sono stati aggrediti nel quartiere romano di Trastevere da una squadraccia di una quindicina di fascisti che si sono accaniti a suon di calci, pugni testate e colpi di bottiglia contro i 4 ragazzi urlando: “C'avete la maglietta del Cinema America, siete antifascisti, levatevi subito la maglietta, dovete andare via da qua”.
Due dei 4 ragazzi aggrediti sono finiti in ospedale: David Habib, 20 anni, dipendente di un service che accoglie i turisti al Colosseo è tutt'ora ricoverato al Fatebenefratelli con il setto nasale; mentre il suo coetaneo è stato colpito da una bottigliata in testa ed è stato dimesso con cinque punti di sutura al sopracciglio destro.
“Non siamo riusciti a scappare né a difenderci – ha raccontato Habib, subito dopo l'aggressione - È stato un assalto pieno di violenza. Io non ho acconsentito a togliere la maglietta bordeaux col logo dell'Associazione, sinonimo per gli aggressori di fede antifascista, e la conseguenza è stata una testata sul naso. È evidente che avessero già deciso di aggredirci. Abbiamo avuto la sensazione che ci avessero seguito”.
Nonostante la vile aggressione subita, David ha trovato il coraggio per ribadire che: “Trastevere è un punto di riferimento e luogo di aggregazione per tutti. Non smetteremo di frequentare i territori di questa città liberamente e di rivendicare le nostre idee, come non smetteremo di partecipare alle proiezioni a San Cosimato e indossare la maglietta del Cinema America”.
L’associazione “Piccolo Cinema America”, oggi “Piccolo America” è nata da un gruppo di una ventina di amici ventenni che nel 2012 salva dalla demolizione il Cinema America di Trastevere e porta “Il Cinema in Piazza” organizzando grandi e partecipate arene estive gratuite, Da San Cosimato fino a Ostia.
Per Valerio Carocci, presidente del Piccolo America, si tratta di: “Un atto gravissimo in una città e paese allo sbando, questa è una vera e propria aggressione squadrista. Dove la violenza non viene più condannata ma anzi viene difesa e sdoganata come strumento di giustizia da chi ci governa. Ci costituiremo parte civile e sosterremo le spese legali. Non smetteremo di indossare le nostre maglie e lanciamo un appello affinché si indossi tutti insieme una maglia bordeaux”.
Alle vittime dell'aggressione sono arrivati numerosi attestati di solidarietà da varie associazioni antifasciste, esponenti istituzionali, sindacati e dal mondo dello spettacolo. In una nota l'Anpi di Roma ha denunciato che: “È evidente l'appartenenza degli aggressori all'estrema destra fascista. Nessuna aggressione può essere tollerata, è necessaria una risposta ferma e rigorosa al rigurgitare della violenza fascista”.
E infatti domenica sera migliaia di persone in segno di solidarietà hanno affollato piazza di San Cosimato per assistere alla presentazione del film di Bernardo Bertolucci “Io ballo da sola”, indossando la t-shirt del Cinema America, organizzatore dell’evento.
Purtroppo l'aggressione fascista di Roma è solo l'ultima di una lunga serie di episodi simili favoriti dal clima di odio, intimidazione, aggressione e sopraffazione di stampo mussoliniano creato dal governo nero, fascista e razzista dei ducetti Salvini e Di Maio che con i vari decreti sul fronte dell'immigrazione, della sicurezza e dell'ordine pubblico ha scatenato una vera e propria caccia contro gli antifascisti e gli immigrati ma anche contro gli omosessuali, le donne, i più deboli e diseredati e perfino contro chi esprime solidarietà agli stranieri; esattamente come avveniva durante il fascismo. Tant'è che il premier Conte, invece di condannare l'accaduto si è messo in attesa delle opportune “verifiche”.
Nella mappa che pubblichiamo qui a fianco, realizzata dal progetto Infoantifa Ecn, sono stati raccolti e classificati 187 episodi di violenza compiuti da estremisti di destra dal 2014 a oggi. Ben 58, quasi uno su tre, si sono verificati negli ultimi 18 mesi: uno ogni dieci giorni. Gli episodi sono di natura diversa e vanno dalle minacce verbali alle aggressioni fisiche, dagli attentati incendiari a spazi sociali alle bombe carta contro centri di accoglienza, dalle violenze sessuali agli omicidi. Come quelli di matrice razzista di Idy Diene a Firenze (04/03/2018) ed Emmanuel Chidi Namdi a Fermo (06/07/2016) o il femminicidio di Anna Carusone in provincia di Caserta (22/01/2018), per citare i più recenti.
La mappa riconduce 22 episodi a Forza Nuova e 70 a Casapound. Proprio il partito collegato alla casa editrice Altaforte con cui il ministro fascio-leghista Salvini ha recentemente pubblicato il libro-intervista “Secondo Matteo”.

19 giugno 2019