In Italia quotidianamente stentano a mettere insieme il pranzo con la cena un milione e 151 mila famiglie con due o più componenti senza occupazione e senza redditi da pensioni da lavoro.

A certificarlo è il Rapporto 2018 su Famiglie e mercato del lavoro pubblicato agli inizi di giugno dall'Istat che sbugiarda senza appello il grande inganno del reddito di cittadinanza dei Cinquestelle spacciato dal ducetto Di Maio come la panacea in grado di abolire la povertà in Italia.

Le più colpite in misura sempre più frequente sono le famiglie con un solo genitore con figli e residente al Sud. Proprio in quelle aree del Paese dove i Cinquestelle illudendo e ingannando gli elettori hanno raccattato in modo truffaldino tanti dei voti.

Dal Rapporto Istat risulta invece che nel 2018 una famiglia su cinque, tra quelle con un solo genitore, è senza lavoro. Inoltre rispetto al 2004 si registra un aumento del numero delle famiglie senza redditi da lavoro sia tra le coppie con figli, sia tra quelle senza figli. Nel primo caso la percentuale è salita dal 3,1% al 5,4%. Nel secondo dal 4,2% al 6%.

La crescita delle famiglie in stato di povertà e disagio sociale è in costante crescita a tutte le latitudini del Paese, ma, su base geografica, il Rapporto evidenzia una differenza molto marcata tra Nord e Sud Italia dove il tasso delle famiglie senza occupati e senza pensionati da lavoro risulta moto più alto. Se già nel 2004 la percentuale ammontava al 10%, nel 2018 è cresciuta al 15,5%. L’Istat riferisce che le famiglie senza redditi nel Sud sono 778.000, contro le 213.000 nel Nord.

Poco rassicurante anche il dato sulle coppie con figli. Nel 32,7% dei casi ad essere occupato è solo il padre, mentre quella con entrambi i genitori che lavorano full time è al 27,5%. La percentuale di famiglie con il padre occupato full time e la madre part-time è al 16%.