Orazione funebre pronunciata da Denis Branzanti, Responsabile del PMLI per l'Emilia-Romagna
Bruni, un esempio commovente per tutto il PMLI

Abbiamo affrontato tante battaglie assieme al compagno Tino, abbiamo partecipato a tante manifestazioni, riunioni, iniziative del PMLI, oggi siamo assieme a lui per l’ultima volta perché stavolta il nemico era troppo forte, ma il compagno Tino, da vero marxista-leninista qual era, ha combattuto anche stavolta fino alla fine.
Il compagno Tino è sempre stato un combattente, egli più di tanti altri, ha sempre tenuto salda la bandiera del PMLI senza mai vacillare, senza mai perdere la fiducia e la determinazione.
Anche quando gli feci visita in ospedale alla vigilia del 25 Aprile, e nemmeno si reggeva in piedi da solo, il compagno Tino aveva espresso l’intenzione di andare alla Celebrazione dell’Anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo anche in carrozzina, pur di essere presente, come sempre, in piazza con la bandiera del Partito da fiero antifascista qual era .
Questo non è poi stato possibile a causa delle sue condizioni ma ha dimostrato ancora una volta la combattività, lo spirito di sacrificio e di dedizione al Partito e alla causa che lo contraddistinguevano e che lo hanno portato a partecipare sulla sedia a rotelle e con la bandiera del Partito in mano alla Commemorazione di Marx lo scorso 5 maggio a Riccione.
Un esempio commovente per tutto il PMLI.
Così come lo hanno sempre contraddistinto sin da quando entrò nel PMLI, il 14 febbraio del 2006, e ancor prima quando conobbe il Partito nel corso della Commemorazione di Stalin svoltasi nel dicembre del 2003 a Cesena.
Il compagno Tino era particolarmente legato a Stalin, al quale volle dedicare la Cellula di Rimini all’atto della sua fondazione il 24 giugno 2007, sempre ha tenuto alto il suo nome e la sua opera, anche con banchini e iniziative sia a Rimini che nelle città vicine, come era particolarmente legato alla Resistenza antifascista, spesso infatti il compagno è andato in piazza per le iniziative partigiane, rappresentando il Partito a volte anche da solo nelle manifestazioni contro le adunate dei neofascisti a Rimini.
Il compagno non si è mai risparmiato, realizzando iniziative a Rimini e partecipando a quelle che si tenevano nelle città limitrofe, nonché alle manifestazioni nazionali, e sostenendo il Partito in ogni modo. Insomma il compagno Tino si era tra noi guadagnato l’appellativo di “soldato rosso” perché nulla lo poteva fermare, come un soldato era sempre pronto ad affrontare la battaglia, ma per la causa giusta, quella dell’emancipazione del proletariato dallo sfruttamento e dall’oppressione della società capitalistica.
Il PMLI deve tanto al compagno Tino. Il PMLI e il proletariato non si dimenticheranno mai di lui, noi lo ricorderemo sempre e lui sarà sempre con noi, in piazza come alle riunioni, ai banchini, saldo e determinato, senza paura o timore alcuno, con la bandiera del PMLI stretta forte in mano o a diffondere volantini come ha fatto innumerevoli volte.
Un marxista-leninista non muore mai perché rivive sempre nelle battaglie dei compagni che con lui ne hanno condiviso e ne condivideranno gli ideali e le aspirazioni.
Compagno Tino, grazie per essere stato con noi, non ti scorderemo mai. Quando un giorno finalmente conquisteremo l’Italia unita, rossa e socialista sarà anche per merito tuo.
Onore al compagno Tino!

10 luglio 2019