Militante Commemorazione di Mao. Monica Martenghi, applauditissima, esorta i militanti ed i simpatizzanti del PMLI a credere fermamente alla missione del PMLI e operare di conseguenza
Chiavacci illustra la linea di Mao e del PMLI sul fronte unito e invita le forze di sinistra anticapitaliste ad unirsi contro il governo trasformista liberale Conte, per conquistare il socialismo e il potere politico del proletariato
Molto applauditi gli interventi delle istanze di base del PMLI e dei simpatizzanti del Partito, tra i quali un giovane marxista-leninista americano
Scuderi, in tribuna, accanto a Chiavacci, appena questi ha concluso il discorso, ha detto: “Un avvenimento storico! Mao aveva perfettamente ragione, in ultima analisi sono i giovani che spingono in avanti il mondo”

Per la quarantatreesima volta, in una partecipata Commemorazione che si è svolta domenica 15 settembre in piazza Tasso a Firenze, Il PMLI ha ricordato solennemente Mao nell’Anniversario della sua scomparsa. E lo ha fatto nel suo stile marxista-leninista militante, non soltanto per dimostrare che Mao è e sarà sempre vivo per il PMLI, ma anche per trarre dal suo inesauribile pensiero i preziosi insegnamenti per orientare tutto il Partito tanto nelle lotte politiche, sindacali, studentesche e sociali quotidiane, quanto nella lotta strategica a lungo termine per l'emancipazione del proletariato e la conquista del socialismo in Italia.
Questo appuntamento annuale, è sempre molto atteso da tutto il Partito poiché riunisce in maniera militante i dirigenti nazionali assieme a molti militanti di base ed ai simpatizzanti più attivi in una giornata che serve innanzitutto a rispettare l’impegno che il PMLI si è preso fin dal settembre del 1976, anno della scomparsa di Mao, di celebrarlo ogni anno trattando un tema specifico “letto” con gli occhi e l’analisi del grande Maestro del proletariato internazionale, e a dare voce alle istanze di base che con i loro interventi hanno la possibilità di arricchire i contenuti dell’iniziativa stessa.
Un momento di particolare importanza, poiché è in questa occasione che il Partito tutto può rilanciare la propria linea politica, strategica e tattica che armerà il PMLI per affrontare con successo le lotte e le sfide che abbiamo di fronte.
Quest’anno poi la Commemorazione si è tenuta a pochi giorni dall’insediamento del nuovo governo Conte e, seppur sia stata preceduta da un importantissimo documento dell’Ufficio politico su questo tema, è stata la prima occasione pubblica nella quale il Comitato centrale ha espresso la propria posizione al riguardo, denunciandone la natura liberale e trasformista e il suo asservimento al regime capitalista neofascista, rilanciando il socialismo come unica alternativa al neofascismo e alla democrazia “borghese”.
Quest'anno il tema scelto era “Mao, il fronte unito e la lotta per il socialismo”, e a illustrarlo brillantemente a nome del Comitato centrale del PMLI è stato il compagno Enrico Chiavacci.
Un tema altre volte toccato in occasioni simili, poiché rappresenta da sempre un fronte primario dell’attività del Partito, ed un viatico imprescindibile da quale passa la crescita, tanto auspicata, del PMLI che deve riuscire nel più breve tempo possibile a divenire un Gigante Rosso anche nel corpo, oltre che nella sua testa. Una occasione dunque per tutte le compagne e i compagni presenti e per quelli che leggeranno il giornale, per ascoltare preziose indicazioni di carattere tattico, strategico e pratico, utili nel lavoro politico di tutti i giorni.
Mao ha studiato e scritto tanto sul fronte unito, poiché è soprattutto grazie alla sua opera se questo modo di agire, proprio dei partiti comunisti fin dai tempi della Terza Internazionale, ha fatto il salto di qualità e si è sviluppato e arricchito di altre importantissime esperienze che hanno contribuito di conseguenza a rafforzare anche la linea del nostro Partito su questo tema.
I dirigenti, i militanti, i simpatizzanti e gli amici del Partito provenienti da ogni parte d'Italia per partecipare alla Commemorazione, sono stati accolti nella sala delle ex Leopoldine, nella storica piazza Tasso a Firenze, che per l’occasione era addobbata di rosso grazie al lavoro delle Commissioni di organizzazione e di stampa e propaganda del Comitato centrale del PMLI e del Comitato provinciale di Firenze del PMLI.
In fondo alla sala spiccavano il tavolo rosso della Presidenza, con alle spalle il grande pannello col titolo della Commemorazione e lo splendido manifesto di Mao in piazza Tien An Men colma di manifestanti, e ai lati le bandiere rosse dei Maestri e del PMLI; sulle pareti manifesti su diversi temi che conducevano idealmente ad un secondo tavolo rosso, disposto in fondo alla sala e davanti all'ingresso, con alcune copie a colori de “Il Bolscevico” stampate per l'occasione, i libri, gli opuscoli di Scuderi e le altre pubblicazioni, gli audiovisivi e le spille del Partito. Un sottofondo musicale con i tre Inni del Partito e con altre canzoni popolari antifasciste completava la calorosa e fraterna accoglienza dei partecipanti.
Un clima gioioso e combattivo, riscaldato dagli innumerevoli abbracci e attestati di stima reciproci scambiati fra le compagne e i compagni delle diverse istanze del Partito e ulteriormente stimolato dal compagno Segretario generale, Giovanni Scuderi, il quale ha voluto accogliere e salutare personalmente ognuno di loro, con particolare affetto – naturalmente ricambiato - per i giovanissimi, gli anziani e i compagni in non buona salute, rivolgendo preziose indicazioni per proseguire ciascuno il proprio lavoro politico.
 

Il saluto di Martenghi
Alle ore 10, come da programma, i compagni dirigenti hanno preso posto al tavolo della presidenza, con al centro il Segretario generale e il compagno Chiavacci al suo fianco, e la Commemorazione è ufficialmente iniziata.
Monica Martenghi, Direttrice responsabile de “Il Bolscevico”, Organo del PMLI, ha preso la parola a nome del Comitato centrale del Partito iniziando il suo appassionato e applauditissimo discorso, pubblicato integralmente su questo numero del giornale, che ha introdotto i successivi interventi dei delegati delle istanze di base e dei simpatizzanti del Partito, e lanciato ottimamente il tema della Commemorazione poi illustrato da Chiavacci.
La compagna ha salutato e ringraziato le compagne e i compagni provenienti da tutta Italia per essere presenti e per aver propagandato la Commemorazione nei propri territori, tributando un “elogio collettivo” alle Istanze, ai militanti e ai simpatizzanti, che “si sono fatti in quattro” per portare avanti la linea politica del PMLI e le sue posizioni in quest’ultimo anno di lotta politica. Un saluto particolare ha rivolto a coloro che hanno partecipato per la prima volta alla Commemorazione, e a coloro che non hanno potuto essere presenti ma che hanno comunque voluto inviarci un messaggio di saluto.
Con gratitudine eterna, la compagna Martenghi ha ricordato le compagne ed i compagni scomparsi, a cominciare da Nerina “Lucia” Paoletti fino a Fabio Zannelli e a Battista Bruni alias Tino, che ci hanno lasciati in questi ultimi due mesi. In particolare al compagno Tino, è stata dedicata una esaustiva biografia che ha commosso e reso fieri tutte le compagne ed i compagni presenti in sala, e soprattutto chi lo conosceva direttamente, per aver avuto l’onore di combattere al fianco d'un compagno così combattivo e generoso. Per questo, tanti applausi sono stati tributati dalla sala dopo il minuto di silenzio concesso ai due compagni scomparsi.
Martenghi ha denunciato le stragi di migranti, sia quelle in mare, sia quelle perpetrate dallo sfruttamento capitalista nei campi, così come le “morti bianche”, quelle sul lavoro, ed i femminicidi che non accennano a diminuire, accomunate tutte dalla responsabilità del sistema capitalista imperante. Inoltre è stata toccata anche la pericolosa autonomia differenziata. Temi fortemente sentiti che hanno raccolto un lungo applauso a sottolineare l’appoggio alle parole d’ordine lanciate dalla compagna.
Dure critiche ha poi rivolto ai media borghesi, di destra e di “sinistra”, che come al solito in questa occasione hanno voluto ignorare deliberatamente questo importante evento politico; quest’anno in particolare si è aggiunto anche l’oscuramento del sito Internet del Partito per ben 27 giorni, proprio nel periodo della caduta del governo nero Salvini-Di Maio e dell’insediamento del Conte-bis da parte del server Tiscali il cui operato è stato da noi dialetticamente denunciato anche attraverso un comunicato stampa.
Molti applausi hanno sottolineato quella parte del suo discorso in cui ha tratteggiato e presentato la figura personale e politica dell'oratore, Enrico Chiavacci, definendolo “generoso e modesto”, ne illustrava la sua biografia politica ed i suoi contributi politici al PMLI. Fin da quando ha conosciuto in giovanissima età il PMLI, che lo porterà a fondare l’Organizzazione di Rufina nel 1995 e a divenire membro effettivo del Partito nel 1996, nonché il suo incessante lavoro di fronte unito in Valdisieve con i comitati ambientali che dirige indirettamente e con i quali vince alcune fondamentali battaglie; con altre forze politiche e sociali con le quali affronta unitariamente quasi tutte le battaglie referendarie nazionali degli ultimi 15 anni, nell’ARCI, nell’ANPI ed in CGIL che consentono al compagno e al Partito indirettamente ma allo stesso tempo effettivamente, di farsi conoscere e apprezzare per il corretto stile di lavoro marxista-leninista.
A questo proposito il compagno Scuderi ha invitato ad applaudire sia il compagno Chiavacci, sia il compagno Pasca, seduti di fianco, poiché proprio la conoscenza col pioniere del PMLI a scuola consentì al giovane compagno Enrico di conoscere il PMLI; li ha definiti “una bella coppia rossa”.
Circa l’argomento della Commemorazione, il fronte unito, la compagna ha affermato che più volte questo tema è stato affrontato dal Partito anche in occasioni simili – l’ultima nel 2006 da Giovanni Scuderi – e questa non sarà senz’altro l’ultima poiché occorre tornarci sopra “per approfondire ancora il discorso in base alla nuova esperienza che abbiamo accumulato nel frattempo e alle nuove esigenze del Partito e della lotta di classe“.
La platea ha condiviso l’introduzione del tema e ne ha sottolineato l’importanza attraverso altri calorosi applausi che si sono sommati ad altri ancora quando la compagna Martenghi ha affrontato il tema del nuovo governo trasformista liberale Conte, facendo riferimento al recente documento dell’Ufficio politico del PMLI, definito strategico, che traccia tempestivamente la natura di questo governo, rilancia il tema del socialismo e del fronte unito da “sinistra” con tutti coloro che vogliono unirsi per combatterlo e cacciarlo e poi per proseguire insieme per conquistare il potere politico del proletariato.
Altri applausi ha tributato la sala quando la compagna ha annunciato la partecipazione di una Delegazione nazionale del Partito alla manifestazione nazionale unitaria antigovernativa promossa dal PC per il 5 ottobre a Roma.
Applausi che sono divenuti ancora più sonori e frequenti nel momento in cui la compagna, al grido “Viva le Penne Rosse!”, ricordando il Cinquantesimo Anniversario de “Il Bolscevico”, ha annunciato la Festa pubblica, fissata per il 15 dicembre prossimo a Firenze.
Infine un applauso praticamente ininterrotto ha accompagnato le parole conclusive di Martenghi, terminate con l'esortazione a tutto il Partito ad andare fino in fondo nella missione del PMLI e ad agire di conseguenza e a proseguire con la stessa forza, con lo stesso ardore e con la stessa fiducia di quando i pionieri del Partito compirono i primi passi.
Fra l’entusiasmo generale, la compagna ha lanciato le parole d'ordine “Mao, Mao, Mao” e “PMLI, PMLI, PMLI”, riecheggiate in tutta la sala a pugno chiuso.
 

I saluti delle istanze di base e dei simpatizzanti
Al termine del discorso introduttivo, una Delegazione del Partito si è recata a deporre un omaggio floreale al monumento dei Martiri di piazza Tasso, trucidati dai fascisti il 17 luglio del 1944. La sala ha loro tributato un caloroso applauso militante e antifascista.
Prima di dare la parola a 10 delegati delle istanze di base e dei simpatizzanti attivi indicati dalle istanze di base per gli interventi di saluto al Partito, Martenghi ha dato lettura dell'elenco delle istanze di base presenti i cui saluti, per motivi di tempo, non hanno potuto essere letti: la Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio (Firenze), l’Organizzazione di Biella, l‘Organizzazione Isola d’Ischia (Napoli), la Cellula “Stalin” di Prato, la Cellula “Mao” di Milano e l’Organizzazione di Civitavecchia (Roma).
Agli applausi per i messaggi di cui sopra si sono aggiunti quelli dedicati alle istanze che invece, per motivi di salute, professionali o economici, non hanno potuto partecipare: la Cellula “Stalin” della provincia di Catania, l’Organizzazione di Castronno (Varese), l’Organizzazione di Trento e l’Organizzazione di Pineto (Teramo).
In seguito la compagna ha elencato i simpatizzanti e gli amici, presenti oppure no, che hanno inviato messaggi di saluto augurando successo a questa Commemorazione: il primo è stato il compagno Giordano di Paola, in provincia di Cosenza, che è stato ringraziato con un fragoroso applauso e con il diretto apprezzamento del compagno Giovanni Scuderi che l’ha definito “un compagno esemplare”, con l’augurio che riesca presto a guarire dalla sua grave malattia; di seguito sono stati citati Francesco Campisi di Belpasso (Catania), Massimiliano di L’Aquila, Antonio Banchi del PRC di Borgo San Lorenzo (Firenze), Mimmo dalla provincia di Napoli, Corrado Mulè Terranova di Ispica (Ragusa), Hetoh dagli Stati Uniti, Andrea Bartoli di Borgo San Lorenzo (Firenze) e Francesco della provincia di Reggio Calabria.
I dieci interventi pubblicati integralmente in questo numero e nel successivo insieme agli altri precedentemente detti, sono stati pronunciati da Massimo per l’Organizzazione di Rufina (Firenze), Giada per la Cellula “Stalin” di Forlì, Alberto Signifredi, simpatizzante della provincia di Parma, Andrea per la Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli, Umberto, simpatizzante di Napoli, Franco Dreoni per l'Organizzazione di Vicchio, Cinzia Giaccherini per la Cellula “Nerina 'Lucia' Paoletti” di Firenze, Franco Melandri per l'Organizzazione di Ravenna, Andrea R., simpatizzante di Milano e Federico per l’Organizzazione di Melzo (Milano).
Nonostante i soli due minuti a disposizione a causa della limitatezza del tempo rispetto al serrato programma dell’iniziativa, le compagne ed i compagni hanno saputo farne tesoro riuscendo ad esprimere con la massima chiarezza e convinzione il pensiero della propria istanza a sostegno di Mao, del socialismo e del PMLI, contro il governo trasformista liberale Conte.
Compagne e compagni giovani e più anziani, operai e studenti, portando l’esperienza di lavoro politico propria o della propria istanza hanno dato un contributo decisivo per la buona riuscita della Commemorazione e per dare a tutti gli altri quel vigore e quella vitalità propria di un partito composto da istanze in grande salute politica.
Una grande commozione per la scomparsa del compagno Tino è stata il denominatore comune negli interventi della compagna e dei compagni dell’Emilia-Romagna che vi avevano lavorato a fianco; alcuni interventi sono stati rotti dalle lacrime ma confortati anche dai lunghi applausi della sala.
Il compagno Andrea della Cellula napoletana ha definito il compagno Segretario generale Giovanni Scuderi - che come sempre non ha mancato di far sentire la sua voce nel corso degli interventi, sottolineando i passaggi più significativi con parole di apprezzamento e di incoraggiamento - come il “Miglior allievo di Mao in Italia” e tutti i presenti hanno concordato tributandogli un rosso e militante applauso.
 

L’importante discorso di Chiavacci
È in questo clima profondamente coeso e partecipato, riscaldato dallo stimolante discorso di Martenghi e dagli interventi di sostegno e di apprezzamento a Mao e al Partito da parte dei militanti e simpatizzanti, che ha preso la parola il compagno Enrico Chiavacci, incaricato di tenere il discorso commemorativo a nome del Comitato centrale del PMLI.
Un intervento che per ragioni di tempo è stato letto in forma abbondantemente ridotta, dalla quale è stata esclusa tutta la parte della biografia del Maestro Mao dalla nascita al primo giorno della sua presidenza al PCC, ma che viene pubblicato in forma integrale su questo numero de “Il Bolscevico”.
Un discorso che il compagno ha letto con autorevolezza, con un'oratoria sobria e determinata e capace di catturare l'attenzione dei partecipanti che lo hanno seguito con attenzione fino al termine, sottolineando con ripetuti applausi i passi più significativi di questo tema vasto e complicato, quanto di grande importanza pratica per lo sviluppo della lotta di classe e per lo sviluppo stesso del nostro Partito.
Dimostrando di meritare gli elogi del Segretario generale e della compagna Martenghi quando ne ha ricordato la biografia, Chiavacci ha svolto e portato brillantemente a termine il compito che gli era stato affidato dal Partito, affrontando in maniera sintetica e chiara il fronte unito e la lotta per il socialismo sulla base degli insegnamenti di Mao. A un certo punto, quando il compagno ha letto una citazione di Mao, Scuderi ha esclamato: “Viva Mao! Viva Enrico!”.
In particolare, l'oratore ha analizzato i tre tipi di fronte unito esistenti (per le lotte immediate, quello internazionale contro l’imperialismo e per la libertà dei popoli e quello rivoluzionario per l’Italia unita, rossa e socialista), confermando quanto scritto e detto dal compagno Scuderi dallo stesso palco in occasione della Commemorazione di Mao del 2006.
Un'analisi che è andata dal generale al particolare, partendo da queste tre grandi categorie, fino a descrivere in maniera utile e dialettica argomenti specifici quali la necessità della lotta e dell’unità nel lavoro di fronte unito, dell’indipendenza all’interno del fronte, l’importante questione della direzione ed i rischi che il Partito può correre quali le deviazioni di destra e di “sinistra” come l’opportunismo e il settarismo.
Una parte considerevole del discorso il compagno Chiavacci l’ha dedicata al Partito e a come esso ha affrontato e dovrà affrontare in futuro, nella pratica, il lavoro di fronte unito. Lungo l’elenco delle esperienze passate nelle quali il Partito ha messo in pratica questi insegnamenti dei suoi oltre 40 anni di storia, compresa la fase preparatoria, che sono stati salutati da un lungo applauso.
Nel completare questa parte, il compagno ha esaminato in maniera sistematica, dialettica e precisa i compiti dei marxisti-leninisti nel lavoro di fronte unito all’interno della CGIL e ha augurato un “buon lavoro” alle compagne e ai compagni sindacalisti rossi, sottolineato anche dal batter di mani della sala; ha toccato il tema del fronte unito delle donne, del fronte unito giovanile e studentesco, e del fronte unito antirazzista.
Molto apprezzati e applauditi sono stati sia la parte relativa al fronte unito antifascista ed il lavoro di fronte unito dei marxisti-leninisti nell’ANPI, sia nel fronte unito ambientalista, in particolare nel suo passaggio di appoggio alla giovane Greta Thunberg per l’intervento che terrà il 23 settembre all’ONU sul cambiamento climatico.
Infine il compagno Chiavacci si è soffermato sulla situazione politica attuale del nostro Paese e sulla lotta del PMLI per il socialismo, facendo un quadro sintetico sul governo trasformista liberale Conte e di quello che le masse possono aspettarsi da esso.
Con un filo logico inattaccabile il compagno ha sottolineato le cause che hanno portato alla caduta da destra del governo dei fascisti del XXI secolo e all’instaurazione del Conte-bis in piena continuità d’intenti, programmi alla mano, a testimoniare la necessità di un cambio radicale che può diventare reale solo con il socialismo.
Un socialismo rilanciato prendendo in esame e criticando dialetticamente le fandonie che la destra e la “sinistra” borghese hanno sparso fra le masse tessendo le lodi del presente sistema “democratico” che però nei fatti riserva questa libertà esclusivamente alla borghesia, mantenendo schiave le masse ed il proletariato in generale.
Per questo tutti i presenti hanno accolto con un fragoroso applauso il passaggio nel quale il compagno, sulla base del documento dell’Ufficio politico del PMLI, ha invitato le forze di sinistra anticapitaliste ad unirsi contro il governo trasformista liberale Conte, per conquistare il socialismo e il potere politico del proletariato.
L’appello finale a non mollare nella nostra battaglia quotidiana e di avere sempre come obiettivo finale la realizzazione dell’Italia unita, rossa e socialista qualunque siano le nostre vicissitudini e le difficoltà collettive e personali, ha aperto la strada all’ultimo appello ai giovani, rivolto loro con le splendide parole di Mao “Il mondo è vostro come è nostro, ma in ultima analisi è vostro. Voi giovani, pieni di vigore e di vitalità, siete nel fiore della vita, come il sole alle otto o alle nove del mattino. Le nostre speranze sono riposte in voi”.
 

La conclusione dell’iniziativa e la nota finale di Scuderi
Al termine dello splendido discorso di Chiavacci, a cui tutta la sala ha tributato un lungo applauso, il Segretario generale ha affiancato l’oratore alla tribuna, si è congratulato con lui e ha sottolineato l'ultimo passaggio con queste parole: “Un avvenimento storico, un avvenimento storico! Mao aveva perfettamente ragione, in ultima analisi sono i giovani che spingono in avanti il mondo e si va verso società completamente piene di eguaglianza. Una cosa voglio dire che è importante, voglio ricordare certi fatti storici: il compagno Enrico per brevità ha dovuto fare dei tagli enormi. C'è un taglio che riguarda la storia del nostro Partito per quanto riguarda il fronte unito. In questa storia, per quanto riguarda il rapporto tra noi e i cattolici, hanno avuto un ruolo di primo piano, e lo voglio dire affinché non ce lo scordiamo mai, il compagno Emanuele Sala e il compagno Dario”.
Dopo altri applausi, la compagna Martenghi ha scandito le parole d’ordine a Mao e al PMLI e il canto degli Inni del Partito, “L'Internazionale”, “Bandiera Rossa” e “Il Sole Rosso” eseguiti coralmente da tutta la sala in piedi e a pugno chiuso e seguito da un lungo e gioioso applauso finale. Si è così chiusa entusiasticamente questa Commemorazione che ha dato preziose indicazioni pratiche e aggiornamenti politici alle compagne e ai compagni che vi hanno partecipato, ma soprattutto è stata capace di rinnovare entusiasmo e fiducia per proseguire la nostra lotta verso l'Italia unita, rossa e socialista.

18 settembre 2019