Settimana di mobilitazione di Friday for future
Manifestazioni in tutto il mondo contro il collasso climatico

 
È iniziata il 20 settembre e durerà fino al giorno 27 la settimana di mobilitazione mondiale del movimento “Friday for Future” contro il collasso climatico in vista del summit dell'ONU sul clima, in programma il 23 settembre a New York.
Durante questi sette giorni le manifestazioni coinvolgeranno complessivamente 156 Paesi fino allo sciopero globale per il clima del 27 settembre, con mobilitazioni che sono programmate complessivamente in 2.350 città in Oceania (le più importanti in Australia e Nuova Zelanda), in Asia (le più importanti in Corea del Sud, Giappone, Siberia, Mongolia, Filippine, Indonesia, Thailandia, Birmania, India e Turchia), in Africa (in molte capitali soprattutto dell'Africa subsahariana) e in tutte le capitali, oltre che in numerosissime altre città, dell'Europa e delle Americhe.
Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che ha ispirato il movimento, aveva sollecitato tramite twitter le manifestazioni, che sono state organizzate spontaneamente e autonomamente in ogni angolo del pianeta, in concomitanza con il vertice mondiale dell'ONU sui cambiamenti climatici programmato a partire dal 23 settembre, e si è recata personalmente dall'Europa a New York in una barca a vela per partecipare ai lavori del consesso internazionale, incontrando il segretario generale delle Nazioni Unite Gutierrez.
In ogni angolo del pianeta la partecipazione popolare, soprattutto giovani ma anche adulti e famiglie, è stata davvero imponente.
Solo per fare alcuni esempi, 80.000 persone sono sfilate in corteo a Sydney e altrettante a Melbourne, in Australia, decine di migliaia a Istanbul in Turchia, in Thailandia un corteo di decine di migliaia di persone si è diretto verso il ministero dell’Ambiente, dove 200 attivisti sono riusciti a entrare nell'edificio per mezz'ora e a occuparlo simbolicamente.
La manifestazione svolta a New York il 20 settembre, giorno dello sbarco della Thunberg, è stata la più imponente, avendo portato in piazza oltre 250.000 persone, dei quali numerosissimi erano studenti, e altre centinaia di migliaia di persone hanno complessivamente manifestato, nelle sole Americhe, a Città del Messico, Rio de Janeiro e a Buenos Aires, in attesa della manifestazione finale in programma a Montreal, in Canada, per il 27 settembre alla presenza della Thunberg.
In Italia, così come è accaduto in tutti gli altri Paesi europei, la mobilitazione degli studenti è stata massiccia, e culminerà con i cortei del 27 settembre previsti in almeno 150 città italiane, che hanno ricevuto il sostegno del sindacato della scuola FLC CGIL e dove sono previste complessivamente centinaia di migliaia di manifestanti.
Già il 7 settembre un gruppo di studenti, tutti attivisti di Fridays for Future Italia, avevano occupato per protesta il tappeto rosso della Mostra del Cinema di Venezia e il successivo giorno 20 gruppi di attivisti hanno manifestato nella mattinata contemporaneamente a Roma in piazza Montecitorio e a Milano davanti al Teatro alla Scala, mentre altre manifestazioni si sono svolte a Sassari, Torino, Venezia, Napoli, Genova e altre numerose città.
 

25 settembre 2019