In difesa del posto di lavoro e contro la cessione del ramo d'azienda di Napoli
I lavoratori Whirlpool bloccano l'autostrada
Il 4 ottobre sciopero generale e manifestazione nazionale a Roma di tutti i lavoratori del gruppo

“Whirlpool non licenzierà nessuno e, anzi, riporterà in Italia parte della produzione spostata in Polonia”. Questo comunicato era apparso nemmeno un anno fa sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), allora occupato da Di Maio. Il ducetto dei 5 Stelle si diceva orgoglioso di quell'accordo, prevedeva nuovi investimenti e rappresentava un quadro ottimistico per il futuro occupazionale di Napoli e della Campania. Inoltre il governo, allo scopo di permettere a Whirlpool lo sviluppo di un nuovo piano industriale, concedeva all'azienda la cassa integrazione straordinaria fino al 2020.
Dopo undici mesi la multinazionale americana annunciava che le misure governative non erano "sufficienti a rendere profittabile lo stabilimento di Napoli". Di conseguenza decideva irrevocabilmente di mettere in vendita la fabbrica del capoluogo partenopeo. L'acquirente sarebbe la sconosciuta Prs, ditta con sede a Lugano che produce container refrigerati.
Di fronte a questa decisione, che aleggiava già da alcuni giorni, i lavoratori hanno reagito con rabbia e determinazione. In presidio all'esterno della sede del Ministero, appresa la notizia hanno invitato i rappresentanti sindacali a lasciare il tavolo al grido "scendete, scendete". Il giorno successivo, il 18 settembre, i lavoratori hanno manifestato per le vie di Napoli fino a bloccare l'autostrada.
Urlando lo slogan "Napoli non molla", hanno dato vita a un corteo che ha messo in difficoltà la viabilità. Partiti da via Argine, sede dello stabilimento, sono riusciti a bloccare l'autostrada in entrambe le direzioni, entrando sull'asse principale dell'A3 in direzione Sud. Tra loro, a causa anche del caldo, si sono registrati alcuni malori. Il blocco è durato fino alle 15, quando poi i manifestanti sono ritornati in fabbrica.
"Per noi la vertenza comincia oggi. - sono state le dichiarazioni dei lavoratori Whirlpool alla stampa - La protesta non sarà più pacifica come è stata fino ad ora, da oggi non garantiamo più l'ordine pubblico". Giustamente quando la situazione richiede la massima decisione i lavoratori in lotta devono attuare tutte le forme di lotta a loro disposizione. È già stato programmato uno sciopero generale di 8 ore per il 25 settembre e un altro il 4 ottobre di tutti i lavoratori del gruppo con manifestazione nazionale a Roma. Intanto il 23 settembre i lavoratori sono di nuovo scesi in piazza con un partecipato e combattivo corteo che è sfilato da Piazza Gaibaldi fino a Piazza Municipio urlando slogan in difesa del posto di lavoro e denunciare pubblicamente che la cessione del ramo d'azienda di Napoli alla svizzera Prs “è un pacco”.
Sono in ballo 410 posti di lavoro e la sussistenza delle relative famiglie. Di fronte abbiamo un'azienda che più di una volta ha usufruito del sostegno economico pubblico e adesso intende dismettere la sua attività produttiva in Italia. La cessione del ramo d'azienda di Napoli alla svizzera Prs non offre alcuna garanzia del mantenimento dell'attuale livello occupazionale.
Anzitutto l'acquisto non è stato ancora formalizzato come ha detto il presidente di Prs, Rodolphe Schmid, in un'intervista al “Corriere del Mezzogiorno” in cui ha specificato che prima di prendere una decisione del genere “ci dobbiamo pensare bene”. Per avviare la produzione, Schmid ha poi aggiunto che “sono necessari almeno due anni” e soprattutto che non tutti i dipendenti potranno essere tutelati.
I sindacati parlano di un'operazione “spregiudicata” che straccia gli accordi presi a ottobre 2018 e pongono anche il problema di come Prs riuscirà a trovare i capitali da investire. Whirlpool deve essere costretta a rispettare i patti sottoscritti: da una parte dalla lotta dei lavoratori, dall'altra dal governo e dalle istituzioni locali che devono mettere in campo tutte le leve per impedire la cessione al buio del ramo di Napoli e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro nelle aziende Whirlpool stanziate in Italia.

25 settembre 2019