Grande successo della mobilitazione dei lavoratori grafici editoriali per il rinnovo del contratto nazionale. Partecipazione e combattività alla manifestazione nazionale a Milano
I lavoratori della Litografia IP di Firenze chiamati alla testa del corteo. Applaudito intervento di Franco Dreoni

 
Nella giornata di venerdì 25 ottobre si è svolto lo sciopero generale di 8 ore dei lavoratori del settore grafici editoriali per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro che è scaduto ormai dal 31 dicembre 2015. Lo sciopero, indetto da SLC-CGIL e UILCOM ha avuto un successo straordinario con punte in tanti territori che hanno toccato tra l'80 e il 100% di astensione dal lavoro.
Questa grande mobilitazione delle operaie e degli operai, delle lavoratrici e dei lavoratori grafici editoriali è stata la giusta e necessaria risposta alle provocatorie e inaccettabili pretese della controparte padronale Assografici, sia di convertire parte della tredicesima mensilità in welfare, sia in fatto di orari di lavoro. Pretese che sono state respinte al mittente insieme alla “ciliegina sulla torta” dei ridicoli 55 euro lordi di aumento salariale. Il tutto dopo anni di crisi del settore con forti ricadute in termine di occupazione, salario e flessibilità e dopo che per anni Assografici ha persino rifiutato di sedersi al tavolo delle trattative.
Da più di 30 anni questa categoria non faceva uno sciopero generale di 8 ore per il contratto nazionale e quindi era tanta la voglia delle lavoratrici e dei lavoratori di scendere in piazza per i propri diritti, stanchi di ingoiare “tanti rospi” spesso per colpa dei vertici sindacali collaborazionisti. Evidentemente “sotto la cenere covava il fuoco”. Per cui ha riscosso un grande successo, oltre le più rosee previsioni, con duemila e forse più manifestanti, il presidio nazionale indetto sotto la sede di Assografici a Milano, che poi vista la numerosa partecipazione è stato trasformato seduta stante in un combattivo corteo che si è snodato intorno alle vie intorno al parco Sempione per raggiungere infine l'omonima piazza. Numerosi le lavoratrici e i giovani, tutt'altro che una manifestazione di “sopravvissuti” del comparto grafico.
Colore predominante il rosso delle bandiere dell'SLC-CGIL come anche dei lavoratori dell'Emilia-Romagna che indossavano le pettorine del sindacato sopra detto. Il corteo si è rilevato determinato, cosciente, animato da fischietti, striscioni territoriali e di azienda, bandiere, qualche tamburo, alcuni megafoni. Quando dal furgone di testa con l'impianto audio è stata lanciata “Bella ciao” dei Modena City Ramblers si sono “scatenate” tante lavoratrici e lavoratori della parte avanzata del corteo. Presenti anche le bandiere azzurre della UILCOM. Apprezzata dai lavoratori la presenza di iscritti FISTEel-CISL che hanno scioperato e partecipato al corteo malgrado il loro sindacato abbia pensato bene di non aderire allo sciopero. Presenti gli striscioni di grandi aziende del Nord Italia dove è concentrato il grosso del settore a livello nazionale, ma non mancavano anche realtà del Centro Italia, come i lavoratori del Lazio della “Zecca dello Stato” e della Toscana.
Un gruppo di lavoratori di quest'ultima regione, della Litografia IP di Firenze, è stato subito invitato a raggiungere la testa del corteo con lo splendido cartello, apprezzato e fotografato, da loro ideato e realizzato (riportato con la sua vivace grafica anche sugli adesivi in formato piccolo e grande distribuiti ai manifestanti e “fumati” via in poco tempo) con scritto “Contratto! Aumenti salariali adeguati. No alla conversione salario in welfare. Giù le mani dai diritti acquisiti!”.
In Piazza Sempione è stato improvvisato il comizio che ha soppiantato la “conferenza stampa all'aperto” prevista in un primo momento. Tale il successo che le due dirigenti nazionali del settore, Giulia Guida (SLC-CGIL) e Roberta Musu (UILCOM), hanno parlato brevemente perché letteralmente sopraffatte dall'emozione di vedere una piazza così bella, qualificata e vogliosa di lottare fino alla vittoria per un contratto degno di tale nome. A quel punto gli organizzatori hanno dato liberamente la parola ai delegati che la volevano e quindi si sono succeduti molti interventi di delegati di aziende del Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio per ribadire che “non ci fermeremo!” e che non sono più sopportabili i ricatti e le prevaricazioni della controparte. In tanti interventi, per lo più lucidi e combattivi, è risuonato il termine “dignità”, non in senso cattolico o solidaristico, ma in senso di classe, cioè i lavoratori vogliono mettere la parola fine al calpestamento dei diritti e ai soprusi da parte dei padroni. È intervenuto come delegato Cgil della Litografia IP Franco Dreoni, che oltre a invitare i lavoratori a proseguire la battaglia nelle piazze, ha chiesto ai vertici sindacali in particolare alla CGIL di rimettere con forza al centro delle proprie azioni i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ricordando che non ci sono stati né c'è alcun governo “amico”. Intervento largamente e convintamente applaudito dalla piazza. C'è chi si è complimentato rivolgendogli un “bravo!”.
In generale una grande giornata di lotta, a suo modo storica, dove la classe operaia e i lavoratori anche in un settore come quello grafico editoriale, tenuto in letargo per decenni dai vertici sindacali, ha dimostrato in pieno la sua vitalità e forza e creatività, forza che fa paura al regime neofascista imperante come testimoniato anche dall'esagerato schieramento di polizia presente.

30 ottobre 2019