Scuderi: Il ruolo de “Il Bolscevico” nella storia e nella vita del PMLI

Nella storia del nostro Partito un posto di rilievo lo occupa “Il Bolscevico”.
Esso è essenziale per l'orientamento e la formazione politica dei compagni, per il collegamento delle varie organizzazioni del Partito col CC, per il legame del Partito con le masse. La sua funzione ideologica, politica e organizzativa è talmente delicata che il gruppo dirigente del Partito e personalmente il Segretario generale, oltreché Direttore politico compagno Mino Pasca e i compagni redattori, dedicano ad esso la massima cura e le più premurose attenzioni. A parte i documenti congressuali e delle istanze centrali e le opere dei Maestri, i dirigenti e i militanti del Partito trovano nel “Bolscevico”, settimana dopo settimana, il loro alimento ideologico e politico, le armi per le battaglie quotidiane, la verità e la giusta visione di classe sui principali fatti nazionali e internazionali, la sintesi delle varie esperienze del Partito e gli stimoli e i suggerimenti necessari per poter svolgere proficuamente i propri compiti rivoluzionari.
Quando è uscito il 1° numero, il 15 dicembre del '69, un mensile a due pagine costato 100 mila lire sudatissime, fu festa grande perché sembrava un miracolo che una forza così piccola, senza mezzi e senza giornalisti potesse essere capace di fare tanto. Da allora ne è passato del tempo e la macchina da stampa ne ha visti uscire di numeri sempre più belli, più agili e soddisfacenti.
Una grande vittoria viene ottenuta nell'ottobre del '72 quando comincia a uscire a 4 pagine. Per i profani può sembrare una bazzecola ma chi sa o immagina quanto questa vittoria ci è costata in sacrifici, impegno e denaro può capirne il senso e il valore. Festa ancora più grande, anche per un altro motivo collegato, quando nel febbraio del '76 esce come quindicinale a 8 pagine. Entusiasmo alle stelle quando diventa settimanale a 8 pagine nel marzo del '78. Sei anni dopo, nell'aprile dell''84, esce per la prima volta a 10 pagine. Piccoli e lenti passi, ottenuti a prezzo di inauditi sacrifici di chi collaborava in un modo o in un altro alla sua pubblicazione e diffusione, ma la linea di tendenza verso la crescita non è stata mai interrotta. Anzi si assiste oggi a un'accelerazione delle esigenze dello sviluppo de “Il Bolscevico”.
Ormai non ce la fa più a contenere le notizie e a coprire tutte le esigenze politiche-giornalistiche del Partito. È necessario aumentarne ancora le pagine, venendo incontro anche alle richieste esplicite di alcuni simpatizzanti e amici del Partito. Per questo l'Ufficio politico propone al Congresso di portare “Il Bolscevico” a 12 pagine. Purtroppo non possiamo fare di più perché le nostre finanze non ce lo consentono. Ma già due pagine in più costituiscono una bella vittoria politica e giornalistica. Siamo certi che anche gli abbonati e i lettori de “Il Bolscevico” sapranno apprezzarla, e che concorreranno con le loro corrispondenze, consigli, idee e il loro sostegno economico a creare le condizioni per un ulteriore passo in avanti dell'organo di stampa del PMLI.
“Il Bolscevico”, grazie all'apporto e ai sacrifici dei bravi e generosi compagni redattori, ha compiuto diversi salti di qualità, ed è oggi un settimanale d'avanguardia che gode un grande rispetto all'interno e all'esterno del Partito. Esso è sempre più rispondente alle necessità del Partito e della lotta rivoluzionaria, e costituisce un elemento fondamentale e insostituibile per la formazione e l'orientamento delle istanze e dei militanti del Partito. Noi constatiamo infatti che i successi più grandi e duraturi sul piano politico, organizzativo e di massa sono riportati dalle organizzazioni e dai compagni che studiano attentamente e assiduamente “Il Bolscevico”, mentre chi non lo studia o lo fa solo saltuariamente e in fretta svolge un lavoro politico superficiale, sta a rimorchio degli eventi e non riesce a dare le ali alle attività politiche e di massa.
 
(Dal Rapporto dell'Ufficio politico presentato dal compagno Giovanni Scuderi al 3° Congresso nazionale del PMLI “Il socialismo è l'avvenire della classe operaia e dei lavoratori italiani” - capitolo VII “La lunga marcia organizzativa del PMLI”. Sta in Documenti del 3° Congresso nazionale del Partito marxista-leninista italiano “Il socialismo è l'avvenire della classe operaia e dei lavoratori italiani”, pagg. 104-105)
 

13 novembre 2019