Alla Torre del Mulino un memorabile successo
Ischia brinda ai 50 anni de “Il Bolscevico” con mostra, video e dibattito
Prorogata la chiusura della mostra per consentire a qualche classe del liceo classico di visitarla
Vuoso illustra la storia dell'organo di stampa del PMLI

Dal corrispondente dell’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI
Il 30 novembre, nella sala della Torre del Mulino ad Ischia, l’Organizzazione isolana del PMLI ha festeggiato i cinquant’anni de “Il Bolscevico”, con una mostra di 107 pagine dalla nascita del nostro glorioso giornale, alle sue bufere giudiziarie e alle difficoltà economiche che lo hanno trasformato da edizione cartacea in edizione on line, passando attraverso i momenti più importanti della storia d’Italia e le cronache delle battaglie dell’Organizzazione isolana del PMLI sui temi della sanità, dei trasporti, della scuola, dell’ambiente, della politica locale.
Appena inaugurata la mostra, si sono succeduti i visitatori, locali e turisti che l’hanno apprezzata con estremo compiacimento: “Mai vista una mostra del genere, siete stati molto bravi, non sapevo neanche che esistesse il giornale col suo Partito” ha detto una donna di Frosinone che ha offerto una buona occasione per spiegare la nostra storia. Un ischitano che non condivide le nostre scelte: “Devo ammettere che la mostra è un bel lavoro, dovrebbero venire i giovani perché avrebbero tanto da imparare”. Infatti. Due artisti hanno apprezzato la sequenza delle pagine: “È un’onda crescente di fatti, di eventi, di pensieri - hanno commentato - immagino un percorso più lungo, in una piazza, sarebbe stupefacente”. Non è una proposta da scartare. Tanti spunti preziosi per il nostro futuro.
Poi l’appuntamento più impegnativo: la proiezione del video sulla storia de “Il Bolscevico” preparato dalla Commissione stampa e propaganda del CC del Partito. In mancanza degli ultimi dieci anni ancora in lavorazione, è stato proiettato il video sui 40 anni del giornale. Come capita nelle migliori occasioni, anche questa volta non è mancato l’imprevisto: è saltato il contatto audio. Ma il rimedio c’è sempre. Sul video il compagno Gianni Vuoso, Responsabile dell’Organizzazione locale del Partito, ha garantito l’audio, commentando dal vivo le varie pagine, una bella occasione per interagire col pubblico che ha arricchito l’operazione con domande e considerazioni continue: sulla Internazionale comunista, sulle vicende giudiziarie del giornale, sul Sessantotto, sull’Italia e le guerre, sul fallimento del PCI, sull’astensionismo e tanto altro ancora.
Puntuali secondo il programma, alle 17:30 ha preso il via il dibattito ben pubblicizzato dall’affissione di numerosi manifesti in tutto il paese e dai comunicati stampa sui media locali. Tema dell’incontro “Media e Rivoluzioni”, introdotto da Gianni Vuoso che, dopo i rituali ringraziamenti per la partecipazione, ha ricordato che la mostra dovrebbe sollecitare la scuola isolana a fare conoscenza con fatti e misfatti della storia d’Italia dal secondo dopoguerra ad oggi. Nel suo importante intervento (che pubblichiamo a parte) ha ricordato che “'Il Bolscevico' è un grande libro di storia. Non è necessario condividere ma è importante consultare”. Poi ha approfondito il tema specifico ricordando i contributi dei Maestri del socialismo Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, per i quali la stampa ha il compito di guidare le masse e la rivoluzione. Vuoso ha anche ricordato le bufere giudiziarie ed economiche attraversate da “Il Bolscevico”, precisando che attualmente, dopo anni di diffusione militante di un giornale cartaceo a 16 pagine, oggi il giornale è in edizione on line e è possibile leggerlo cliccando su www.pmli.it.
Il dibattito, al quale erano presenti una trentina di persone, è stato poi animato dagli interventi di Giuseppe Mazzella, decano dei giornalisti isolani e direttore dell’agenzia stampa il “Continente” che ha pubblicato 4 numeri della omonima rivista, dedicata ai temi della pianificazione territoriale isolana e alla ricostruzione di Casamicciola dopo il terremoto. Dopo numerose espressioni di stima nei confronti del compagno Vuoso, il relatore ha ricordato che proprio Gianni Vuoso, cinquant’anni fa, ha dato inizio all’avventura della stampa locale e il prossimo anno, un appuntamento importante sarà proprio quello di riflettere sul ruolo avuto dalla stampa nell’isola d’Ischia e sulle iniziative giornalistiche attuali. “Per molti di noi - ha aggiunto Mazzella - la stampa rivoluzionaria è stata rappresentata da l’Unità, l’Avanti, Rinascita, Paese Sera. Poi è finito tutto. Ma per noi, ad Ischia, è stata rivoluzionaria l’educazione ricevuta, grazie a docenti come Eduardo Malagoli, Angiola Maggi, alla libertà e alla laicità”. Non è mancato lo spunto polemico quando Mazzella ha osservato che trova contraddittorio lo spirito rivoluzionario di un giornale come “Il Bolscevico” e di un partito come il PMLI che nello stesso tempo, propongono l’astensionismo alle elezioni. Ma Vuoso ha prontamente risposto che si tratta di un “astensionismo” rivoluzionario, che deve delegittimare le istituzioni ormai fallite per sostituirle con istituzioni alternative e per abbattere il sistema, a livello rivoluzionario perché la via parlamentare è fallita e il popolo non potrà mai strappare il potere col voto.
Terzo intervento, quello del prof. Gianfranco Marelli, docente in pensione del Liceo Classico “G. Scotti” e esponente nazionale del Movimento Anarchico e responsabile della rivista anarchica “Umanità Nova”, giornale che compirà i suoi 50 anni il prossimo 27 febbraio 2021. Per Marelli, pur riconoscendo il grande valore che la stampa ha nella rivoluzione, ha sottolineato più volte che “la Rivoluzione non si scrive ma si fa”. Poi, un quesito provocatorio e altrettanto importante: “quale può essere la funzione di un giornale come “Il Bolscevico”, che vuole essere di guida alla rivoluzione e la presenza dei social che permettono ad ognuno di essere depositario della propria verità?”
Gli spunti per un dibattito più ampio e ricco non sono mancati. I giovani presenti in sala, si sono soffermati su alcune tematiche e hanno giudicato la serata estremamente interessante: Martino, un giovane lavoratore polacco ha apprezzato le nostre scelte e ha condannato la politica intrapresa nel suo Paese, soprattutto contro i comunisti. Altri due giovani, Peppe e Michele, universitari, hanno commentato: “Per noi è stata una bella scoperta, proprio ad Ischia così narcotizzata verso i problemi politici, abbiamo fatto una scoperta di grande valore. Ci sarà tempo per approfondire molti temi” hanno promesso.
Un compagno napoletano si è rallegrato per la presenza di tante persone che a Napoli, è difficile registrare per iniziative del genere: “Una scelta davvero coraggiosa che sollecita nuove analoghe iniziative, anche nel rispetto della scelta del Partito, di promuovere manifestazioni nell’ambito di un fronte unito che metta insieme varie forze politiche, ambientaliste, culturali, sociali”.
In conclusione, come per ogni compleanno che si rispetti, sono saltati i tappi per il puntuale brindisi.
La mostra andrà oltre la scadenza, per permettere a qualche classe del Liceo Classico, di partecipare dopo aver disertato, nei giorni scorsi, la scuola in segno di protesta per l’abbandono in cui versa. Un’altra buona occasione per discutere di un tema molto caldo e per rileggere tante pagine che “Il Bolscevico” ha dedicato al movimento studentesco e ai problemi della scuola.
I dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi e la Commissione per il lavoro di Organizzazione del CC del PMLI “con il cuore colmo di gioia rivoluzionaria” si sono “vivamente congratulati con l'Organizzazione isola d'Ischia e personalmente con il compagno Gianni Vuoso per l'esemplare, intelligente e coraggiosa iniziativa e per il successo ottenuto”.

4 dicembre 2019