Lettera del Segretario generale del PMLI Giovanni Scuderi al Direttore politico e alla Redazione centrale in occasione del 50° Anniversario de “Il Bolscevico”
“Il Bolscevico” è un faro e una fonte storica preziosissima

 
Al compagno Achille Zanieri, Direttore Politico de “Il Bolscevico”
 
Ai membri della Redazione centrale de “Il Bolscevico”
 
Caro compagno Achille, care compagne e compagni della Redazione centrale de “Il Bolscevico”, in occasione del 50° Anniversario della fondazione de “Il Bolscevico”, vorrei che voi sentiste la calda vicinanza, il grande affetto e la profonda gratitudine di tutto il PMLI, me compreso. Voi ogni settimana compite un miracolo politico-giornalistico considerando il vostro piccolissimo e insufficiente numero e i mezzi e le risorse economiche appena sufficienti.
Questo miracolo non sarebbe mai possibile se voi non foste animati da un forte spirito proletario rivoluzionario e marxista-leninista, da una grande fiducia rivoluzionaria verso l’avvenire, da un profondo amore verso il proletariato, le masse popolari e le nuove generazioni, da un incrollabile attaccamento alla causa rivoluzionaria del socialismo, dall’assoluta fedeltà al marxismo-leninismo-pensiero di Mao e all’internazionalismo proletario.
Grazie a ciò, applicando la linea giornalistica del PMLI, numero dopo numero, voi rendete sempre più forte, più autorevole, più convincente, più adeguato, più utile e più bello lo splendido e glorioso organo del PMLI. “Il Bolscevico” è una bussola politica-giornalistica che dà la possibilità ai membri del PMLI, me compreso, ai suoi simpatizzanti e amici, ai sinceri fautori del socialismo e a tutti coloro che vogliono cambiare l’Italia di orientarsi correttamente nella lotta di classe. “Il Bolscevico” è anche un faro che consente alle lettrici e ai lettori di avere una visione di classe degli avvenimenti che accadono in Italia e nel mondo. Inoltre dà ad essi, indipendentemente del partito di appartenenza e qualsiasi sia il colore della pelle e l’orientamento sessuale, purché antifascisti e antirazzisti, la possibilità di potersi esprimere liberamente sui problemi di loro interesse. Infatti nessun altro giornale ha ben sei rubriche a disposizione dei suoi lettrici e lettori.
Da quando è stato fondato, il 15 Dicembre 1969, “Il Bolscevico” ne ha fatta di strada, murando delle pietre miliari, grazie anche agli stampatori di Partito, agli impaginatori, ai grafici, ai fotografi, ai correttori di bozze, agli spedizionieri, e qui il pensiero va alla Lucia, ai quali va tutta la nostra riconoscenza.
All’inizio e per diversi anni, “Il Bolscevico” è stato scritto solo da Mino Pasca, Patrizia Pierattini e Giovanni Scuderi con tanta fatica, anche tecnica, perché eravamo principianti e senza esperienza in tutto, pure sul piano giornalistico. Poi, un poco per volta, via via che cresceva il Partito e maturavano le condizioni sono arrivate le Penne Rosse, sia a livello centrale, sia a livello locale e regionale, comprese quelle dei simpatizzanti del PMLI. A tutti loro esprimo la profonda gratitudine del nostro Partito. Alle nuove, e ultime arrivate, Penne Rosse do il mio personale benvenuto e formulo voti affinché assimilino il più velocemente possibile la linea giornalistica, lo stile e il metodo di lavoro del PMLI e studino attentamente quanto fin qui hanno prodotto le Penne Rosse storiche e l’intera esperienza politica e giornalistica de “Il Bolscevico”. Il quale ha già raggiunto un buon livello giornalistico marxista-leninista, ma non dobbiamo mai cullarci sugli allori, sui successi ottenuti. C’è ancora tanto spazio per migliorarsi, soprattutto nella conoscenza, nello studio, nella dialettica, applicando per ogni articolo, specialmente per gli editoriali interni ed esteri, per gli articoli principali e quelli ideologici, le tre fasi che precedono l’azione.
Come per il lavoro politico, organizzativo e di massa, anche per il lavoro giornalistico dobbiamo migliorarci costantemente imparando gli uni dagli altri e dall’esperienza concreta. Tutti i redattori centrali e di base hanno il dovere di essere esperti rossi in campo giornalistico. All’importante Riunione allargata della Redazione centrale de “Il Bolscevico” e della Commissione per il lavoro di stampa e propaganda del Comitato centrale del PMLI, il compagno Mino Pasca ha detto: “O poggeremo solidamente su queste due gambe, essere Esperti ed essere Rossi, o non andremo da nessuna parte e non faremo progredire di un solo centimetro la lotta di classe e la lunga marcia del PMLI verso il socialismo in Italia”. Non dimentichiamocelo.
“Il Bolscevico” è una fonte storica preziosissima e unica, a parte quella del PMLI, su quanto è accaduto in questo mezzo secolo. In particolare in riferimento alla lotta tra il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e il revisionismo moderno a livello italiano e internazionale. Senza consultarlo è praticamente impossibile avere una idea chiara e di classe sugli avvenimenti passati e presenti. Soprattutto le operaie e gli operai, le ragazze e i ragazzi rivoluzionari, le intellettuali e gli intellettuali ancora ancorati alla Costituzione del ’48, anche se ormai non esiste più, hanno la necessità di consultare e di leggere “Il Bolscevico”, di aprire un dialogo con esso e di utilizzare le sue rubriche.
Da parte nostra, come marxisti-leninisti dobbiamo essere pienamente consapevoli che assieme al marxismo-leninismo-pensiero di Mao e alla linea del PMLI, “Il Bolscevico” fa parte integrante del nostro nutrimento ideologico e politico quotidiano. Dobbiamo leggerlo regolarmente 24-48 ore dall’uscita, saltarne un numero è come saltare un pasto, un pasto festivo.
Che nei prossimi 50 anni “Il Bolscevico” abbia ancora la stessa linea politica e giornalistica, lo stesso spirito, lo stesso entusiasmo e la stessa tensione rivoluzionaria del primo numero e del numero speciale per i primi cinquanta anni della sua luminosa vita.
Viva le Penne Rosse di ieri, di oggi e di domani!
Lunga vita a “Il Bolscevico”!
 
Giovanni Scuderi
Segretario generale del PMLI,
fedele e appassionato lettore de “Il Bolscevico”
 
Firenze, 26 novembre 2019

11 dicembre 2019