Libia
I mercenari di Putin al servizio di Haftar

 
Il generale Khalifa Haftar, capo dell’Esercito nazionale libico (Lna) e uomo forte del governo di Tobruk, annunciava il 12 dicembre l'inizio di una “battaglia decisiva verso il cuore della capitale Tripoli” per espugnare la città sede del Governo di Accordo nazionale (Gna) di Fayez al-Serraj. L'azione porterebbe a conclusione l'attacco iniziato da Haftar nell'aprile scorso e che si era fermato alle soglie della capitale nonostante gli aiuti ricevuti anzitutto da Russia, Egitto e Emirati arabi. Il governo internazionalmente riconosciuto di al-Serraj aveva appena aggiunto ai propri sponsor, primo dei quali l'imperialismo italiano, il ben più arrembante imperialismo turco. Il fascista Erdogan, ringalluzzito dai successi nell'invasione della Siria del nord sembra intenzionato a allargare la sua influenza nel Mediterraneo attraverso il patto economico firmato con Tripoli lo scorso 27 novembre anche correndo il rischio di scontrarsi col suo nuovo alleato imperialista Russo che al generale Haftar ha fornito il servizio dei mercenari del gruppo Wagner. Sarebbero almeno 200, secondo il New York Times, i paramilitari della società russa schierati al fianco delle milizie di Tobruk dal settembre scorso, un numero che potrebbe essere determinante per sbloccare lo stallo dell'offensiva su Tripoli.
La compagnia militare privata Wagner è guidata da Yevgeny Prigozhin, soprannominato “lo chef di Putin” per aver lavorato nel servizio catering del Cremlino, ed è stata attiva nel 2014 in Ucraina, a fianco degli indipendentisti del Donbass, dalla fine del 2015 in Siria a sostegno del regime di Bashar al-Assad, nel 2018 nella Repubblica Centrafricana per addestrare le armate del governo di Bangui e dove furono assassinati in circostanze ancora da chiarire tre giornalisti russi che cercavano di investigare sulla presenza russa nel Paese africano. Dal gennaio 2019 uomini del Wagner Group lavorano a sostegno del presidente venezuelano Nicholas Maduro. La presenza dei mercenari russi in Libia era stata segnalata da tempo, quantomeno da dopo la visita a Mosca nel novembre 2018 del generale Haftar che al Cremlino aveva incontrato fra gli altri lo stesso Prighozin.
La compagnia russa organizza il lavoro di mercenari al servizio di Putin per operazioni militari dove non può apparire l'aperto intervento del Cremlino. Le società di contractors, di soldati mercenari sono uno strumento creato dai paesi imperialisti per interventi militari in aperta violazione delle leggi internazionali, a partire dalla Convenzione Onu del 1989. Uno strumento largamente adoperato dagli Usa in tutte le aggressioni nell'area mediorientale dove i mercenari hanno preso il posto di decine di migliaia di soldati, formalmente ritirati, e col compito altrettanto formale di garantire la sicurezza personale, di sedi societarie e mezzi di trasporto, di formare polizie locali. Ma così come gli istruttori militari ufficiali dei paesi imperialisti, presenti in tutti gli scenari di guerra, risultano sempre più spesso coinvolti direttamente nelle operazioni militari. Tanto che sono state diverse le notizie sulla morte in Libia di un numero imprecisato di contractor russi, forse almeno 35 in totale, in distinte occasioni nei combattimenti durante il mese di settembre intorno a Tripoli.
 

18 dicembre 2019