Intervenendo, a nome del PMLI, all'Assemblea nazionale unitaria delle sinistre di opposizione
Cammilli loda l'unità d'azione dei partiti con la bandiera rossa e pone la questione del socialismo
Il PMLI è entrato nel Coordinamento unitario

Dal nostro Inviato speciale
Si è tenuta in un clima unitario l'“Assemblea nazionale delle sinistre di opposizione delle sinistre di opposizione”, svoltasi a Roma sabato 7 dicembre. Iniziativa promossa da PCL, PCI e Sinistra anticapitalista a cui hanno aderito altri partiti, sindacati, organizzazioni, comitati e movimenti di tutta italia, tra cui il PMLI.
Liniziativa ha avuto successo, anche per quanto riguarda la partecipazione. Il Teatro de Servi era strapieno, tutti i 250 posti della sala erano occupati, numerosi presenti in piedi lungo i corridoi, più alcune decine di persone rimaste fuori, quanto meno le presenze sono andate oltre le aspettative. Al tavolo della presidenza sedevano Marco Ferrando, segretario nazionale del PCL che ha tenuto il discorso di apertura, Mauro Alboresi segretario nazionale del PCI che ha letto quello di chiusura, Franco Turigliatto di Sinistra Anticapitalista che ha regolato gli interventi, e Imma Barbarossa della minoranza del PRC.
Lo scopo dichiarato dell'iniziativa era quello di porre le basi per unificare l'opposizione di sinistra al governo Conte 2, e al tempo stesso smascherare la demagogia della destra che, grazie alle malefatte della “sinistra” borghese, cerca di accreditarsi come difensore delle masse, il tutto sintetizzato nelle parole d'ordine “Unire le lotte! Contro un governo padronale! Contro le destre reazionarie!”
Nel suo intervento Ferrando ha ripercorso i temi sviluppati nel documento di convocazione dell'Assemblea, sottolineando la continuità di questo governo con quelli precedenti, espressione del capitale nazionale ed europeo, della UE e della necessità di unificare le lotte, sia quelle operaie che dei movimenti ambientalisti e femminili. Un governo appoggiato da buona parte della sinistra borghese e dai sindacati confederali che così favoriscono il populismo di fascisti come Salvini e Meloni,
Tanti e significativi sono stati gli interventi, la presidenza ha dovuto tagliarne alcuni per questioni di tempo, facendo ricadere la scelta su quelli di organizzazioni locali, mentre tutti i partiti, sindacati e movimenti di livello nazionale hanno potuto prendere la parola. Toccanti gli interventi di operai e lavoratori della Whirlpool, Unicredit, FCA Cassino che hanno parlato delle loro lotte contro licenziamenti, delocalizzazioni e sfruttamento. Sono intervenuti anche Eliana Como dell'opposizione interna alla Cgil ( “Il sindacato è un'altra cosa, Riconquistiamo tutto"), e i rappresentanti del Sindacato Generale di Base (SGB), del Si Cobas, del movimento di lotta contro l'"Autonomia differenziata", del partito dei Carc.
Sul palco c'erano anche due esponenti del PRC: il segretario generale Maurizio Acerbo e l'ex eurodeputa Eleonora Forenza. Hanno fatto interventi molto diversi tra loro che mostrano come in questo partito vi siano posizioni divergenti sull'adesione all'Assemblea, che è arrivata in un secondo momento, e confermata dalla presenza di due esponenti su tre della minoranza interna di sinistra di Rifondazione. A nome di Potere al popolo è intervenuto Giorgio Cremaschi con un discorso improntato al pessimismo che non ha scaldato più di tanto la sala.
Più di un intervento ha ricordato la lotta dei lavoratori, studenti e masse popolari francesi contro la “Fornero di Macron”, la controriforma pensionistica transalpina, sottolineando il diverso comportamento dei maggiori sindacati francesi rispetto a quelli italiani ricevendo calorosi appalusi dai presenti. Sostegno e approvazione dalla sala anche alla lotta dei NO Tav.
Specialmente gli interventi dei partiti promotori hanno sottolineato come l'assemblea non abbia alcuna intenzione di annullare le differenze, anche profonde, esistenti tra i vari aderenti, ma che non devono pregiudicare l'esistenza di un fronte comune contro il governo Conte e su tanti altri temi che vedono tutti sostanzialmente d'accordo. Un concetto sintetizzato nella parola d'ordine “marciare separatamente, colpire uniti”.
Partendo da questa considerazione si è sviluppato l'intervento di Andrea Cammilli, che ha portato il contributo del marxisti-leninisti a questa importante iniziativa, lodando l'intenzione di sviluppare l'unità di azione delle sinistre di opposizione. Un obiettivo che ricerca anche il PMLI che da tempo sottolinea la necessità di un fronte unito dei partiti con la bandiera rossa e la falce e martello per perseguire gli obiettivi comuni dellla lotta di classe e dell'opposizione al governo. Per cui è stato naturale che abbia aderito a questa Assemblea, ed è diponibile a farlo con tutte le iniziative che vanno in questa direzione.
Cammilli ha portato a fondo l'attacco al governo Conte elencando, oltre alle malefatte sul fronte economico e sociale denunciate in molti interventi, anche la continuità nella fascistizzazione delle istituzioni e del Paese, come ad esempio aver lasciato inalterati i due “decreti sicurezza” voluti da Salvini e il taglio dei parlamentari che realizzò anche Mussolini durante il Ventennio, riducendo ancor di più la già “farlocca” democrazia borghese. Passaggio questo, che ha ricevuto gli applausi della sala.
Forte è stata la denuncia della pericolosità dei fascisti del XXI secolo e del loro capo Salvini, spesso sottovalutata anche a sinistra. L'antifascismo militante rappresenta senz'altro un terreno unitario, assieme al sostegno delle lotte dei lavoratori contro dismissioni e licenziamenti, alla difesa dei diritti collettivi delle masse, di quelli civili individuali e per la parità di genere, contro le grandi opere, l'imperialimso e l'Unione Europea.
Andrea Cammilli ha affermato che per il PMLI questa unità d'azione deve essere messa in pratica nel campo della lotta di classe ideologica, politica e di piazza e ha posto con chiarezza la questione del socialismo con queste parole: “Una vera sinistra d'opposizione e anticapitalista ha il dovere di collocare queste lotte in un quadro strategico di cambiamento radicale della società, che per quanto ci riguarda non può che essere il socialismo”. Ed ha aggiunto: Chi non si pone questa prospettiva rischia inevitabilmente “di ripetere esperienze passate che hanno portato soggetti politici che si erano presentati come alternativi a finire col fare da puntello a governi borghesi antioperai, antipopolari e guerrafondai”. Il riferimento a PRC e PdCI è stato chiaro.
L'assemblea si è chiusa con le conclusioni di Mauro Alboresi, che ha informato che sarà creato un "Coordinamento nazionale dell'unità d'azione" aperto a tutte le organizzazioni che sono "disponibili a impegnarsi sul terreno della comune opposizione di classe" e che sarà preparata una piattaforma che punterà su tre temi: la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, la nazionalizzazione delle aziende a partire da quelle che licenziano e delocalizzano, contro i decreti sicurezza e gli accordi sui migranti con la Libia. In programma una mobilitazione nazionale per fine gennaio: contro il governo, la politica della UE, a sostegno delle lotte dei lavoratori e delle tre campagne prima elencate.
Il PMLI giudica molto positivamente l'iniziativa. Auspichiamo sia portata fino in fondo, nonostante le difficoltà oggettive e le inevitabili contraddizioni, sia mantenuta fede alle premesse fatte dalle organizzazioni promotrici di costruire un movimento aperto ed ugualitario, dove tutte gli aderenti abbiano la stessa dignita ed agibilità, e che sia tenuta alla larga la tentazione di un cartello elettorale. Per adesso il PRC e Potere al Popolo sembrano stare con il piede su due staffe proprio perchè rinunciano malvolentieri rispetto ad altri al discorso elettorale.
Al momento però prevale l'atteggiamento unitario e della lotta di classe. Il PMLI non può che essere soddisfatto di ciò, tanto che è entrato nel Coordinamento unitario delle sinistre di opposizione, creato il 19 dicembre a Roma e si sta impegnando, nei limiti delle proprie possibilità, a dare il proprio contributo affinché questa importante e storica iniziativa unitaria continui e si sviluppi in senso anticapitalistico e per il socialismo.

24 dicembre 2019