Documento dell'Ufficio politico del PMLI
Le rivendicazioni del PMLI su ecologia, ambiente, energia, territorio, trasporti, acqua e rifiuti

 
Gli ultimi anni sono stati contrassegnati da un aumento della coscienza ambientalista in tante parti del mondo, della quale ci siamo occupati puntualmente sulla pagine de “Il Bolscevico”.
Una coscienza che matura fra le masse, illuminata soprattutto dalle conseguenze, tangibili, del riscaldamento globale che non stanno risparmiando nessuno, né i Paesi del Sud del mondo che ne subiscono le maggiori conseguenze, e neppure quelli considerati più ricchi e ogni anno alle prese con eventi climatici estremi di maggiore portata e frequenza.
La sezione sul tema del Nuovo Programma d'azione del PMLI redatta nel 2001 è stata capace di indirizzare con precisione la lotta dei marxisti-leninisti, così come la loro partecipazione nei comitati ambientalisti locali che hanno visto una crescita enorme in termine di nascite e di adesioni in particolare nell'ultimo decennio.
Lo sviluppo di tecniche nuove, di studi scientifici recenti e il superamento di alcune questioni, al pari della nascita di altri fronti di lotta, hanno richiesto un puntuale aggiornamento della sezione. Abbiamo quindi rivisto, corretto e arricchito la piattaforma rivendicativa del capitolo “Politica energetica, ecologia, difesa del territorio, trasporti” del Nuovo Programma d'azione che qui di seguito pubblichiamo, con la vecchia e nuova numerazione.
Tenendo presenti queste rivendicazioni, i militanti e i simpatizzanti del PMLI potranno svolgere al meglio il loro ruolo rivoluzionario e di avanguardia nel fronte unito anche sul tema ambientale, con l'obiettivo principale di rendere consapevoli che le ambientaliste e gli ambientalisti, a partire dalle studentesse e dagli studenti del movimento “Fridays for Future”, che il passo successivo e indispensabile alla presa di coscienza sul tema, è quello di legare la lotta ambientalista a quella di classe per il socialismo.
 
377) Adeguare la legislazione, gli investimenti e le strutture operative per la difesa e il risanamento dell'ambiente, per combattere il dissesto idrogeologico, la cementificazione selvaggia e il disboscamento, il consumo di suolo, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del territorio.

Fonti energetiche
378) Divieto di costruire centrali nucleari.
379) Potenziare la ricerca e l'utilizzazione dell'energia solare, geotermica, delle acque, dei venti e di tutte le fonti energetiche rinnovabili con modalità e tecniche pulite.
380) Piani di finanziamento pubblici per incentivare e agevolare l'installazione di impianti a energia solare e fonti energetiche pulite nelle abitazioni nonché per dotare di tali impianti anche gli edifici pubblici (scuole, ospedali, ecc.) su tutto il territorio nazionale.
381) Tutte le risorse che a oggi vengono utilizzate direttamente o indirettamente per la ricerca, l'estrazione e la lavorazione delle fonti fossili, devono essere dirottati in toto alle energie rinnovabili. Fino al completamento della “riconversione ecologica della società”, che non potrà mai essere realizzata dal capitalismo, lo Stato deve garantire interventi pubblici per scongiurare il caro benzina o gasolio nelle congiunture in cui si registra nel mercato capitalistico un forte aumento del prezzo degli idrocarburi.
382) Cancellare le privatizzazioni e rinazionalizzare l'Eni (Ente nazionale idrocarburi) e l'Enel (Ente nazionale elettricità).
382 bis) Fermare gli inutili, costosi e devastanti per l'ambiente progetti di realizzazione dei gasdotti TAP ed Eastmed-Poseidon.
383) Rivendicare provvedimenti concreti per contrastare l'inquinamento elettromagnetico prodotto dai campi a bassa frequenza (impianti di produzione e distribuzione dell'energia elettrica) e soprattutto dai campi ad alta frequenza (stazioni radiobase per la telefonia mobile, impianti radiotelevisivi, ecc.) causa in particolare di patologie infantili.
384) Elevare i termini di legge che stabiliscono i limiti consentiti di intensità di campo elettrico e di induzione magnetica e di distanze dei centri abitati dalle linee elettriche.
385) Divieto da parte dei comuni di rilasciare concessioni edilizie per insediamenti abitativi in vicinanza degli elettrodotti esistenti o in via di realizzazione.
386) Interrare le linee elettriche dove è possibile.
387) Dare priorità nell'installazione di impianti eolici, solari, idrici, o di altra natura rinnovabile ai centri abitati che sono attualmente sprovvisti di rete di metanizzazione.

Inquinamento
388) Realizzare nelle città un sistema di fognature separato per gli scarichi industriali e civili da un lato e la raccolta di acqua piovana dall'altro. Obbligo per le amministrazioni comunali di sostenere le spese dell'allacciamento al sistema fognario pubblico delle vecchie abitazioni nei centri cittadini. 389) Le imprese devono essere obbligate a installare depuratori e filtri per tutti gli scarichi delle lavorazioni, con finanziamenti agevolati per le piccole imprese. 390) Installare depuratori per le acque delle fogne civili.
391) Vietare lo scarico di fanghi residui della depurazione civile e industriale che vanno trasportati invece in appositi digestori con discarica controllata dei residui trattati.
392) Municipalizzare i servizi di autospurgo dei liquami domestici e di fanghi residui della depurazione.
393) Allontanare dai centri abitati gli impianti ad alto rischio di inquinamento e di esplosione.
394) Divieto per le aziende chimiche di utilizzare e produrre sostanze e materiali di cui sia accertata la nocività per l'uomo e il danno per l'ambiente. 395) Applicare un'apposita tassa a carico di chi produce e acquista prodotti energetici altamente inquinanti (come quelli di origine fossile); anche come forma incentivante a usare quelli più ecologici.

Risorse idriche
395 Bis) Ripubblicizzare il servizio idrico, come è stato espresso dalla volontà popolare al referendum del 2011 ad oggi disattesa.
396) Piani straordinari con relativa copertura finanziaria per garantire in quantità sufficiente l'afflusso e i rifornimenti dell'acqua potabile in tutti i centri abitati, specie al Sud e nelle Isole.
397) Adeguare e potenziare gli impianti municipali di depurazione dell'acqua che garantiscano condizioni di massima sicurezza igienica di potabilizzazione e pressione sufficiente nelle tubature dell'acquedotto.
398) Analisi periodiche e batteriologiche, da parte delle amministrazioni comunali, dell'acqua potabile e pubblicizzazione dei dati risultanti.
399) Ammodernare e garantire la manutenzione delle reti idriche per garantire l'igiene ed evitare perdite e sprechi.
400) Individuare nuove falde acquifere, creare invasi appositi per la raccolta di riserve d'acqua e il rifornimento adeguato dei centri urbani.

Ambiente e prevenzione
401) Piani straordinari per risanare e disinquinare i grandi fiumi, a partire dal Po, l'Arno e il Tevere, risistemare i loro alvei per favorire il normale scorrimento delle acque e la navigabilità, ripulire e ricoltivare la vegetazione sulle rive; ripopolare la fauna ittica.
402) Piani straordinari per contenere il ripetersi delle piene e evitare le conseguenti alluvioni, impedendo l'escavazione selvaggia degli alvei, riallargando i corsi d'acqua "regimentati" e favorendo la loro espansione in aree adatte naturalmente o in casse di espansione artificiale, eliminando l'impermeabilizzazione del terreno, incrementando le aree protette alle foci e lungo i corsi dei fiumi.
403) Interventi adeguati per piantare alberi nelle zone a rischio di valanghe e di frane.
404) Provvedimenti adeguati da parte del governo, delle regioni, delle province, dei comuni, del demanio marino per contrastare il fenomeno delle erosioni delle coste, specie nel Centro-Sud d'Italia.
405) Controlli rigorosi sul rimboschimento nelle zone adibite al taglio della legna.

406) Abbattere gli immobili costruiti abusivamente (soprattutto dove vi sono vincoli ambientali, archeologici, paesaggistici). Favorire l'accesso a una abitazione sostitutiva per coloro che sono privi di prima casa.

407) Difendere e ampliare il sistema delle oasi e dei parchi naturali terrestri e marittimi come quelli situati nelle Alpi, nella Pianura Padana, nell'Appennino, nelle Isole minori, nelle coste in Sicilia e in Sardegna, ecc., per salvaguardare gli habitat naturali e la flora e la fauna selvatiche.
408) Prevedere un piano di interventi per le aree costiere che vengono considerate a rischio dagli scienziati in conseguenza dell'ormai fattuale innalzamento dei mari.
408 bis): Predisporre un piano straordinario di interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna che preveda innanzitutto il restringimento delle tre bocche di porto, l'innalzamento dei fondali ed il consolidamento degli edifici per limitare il fenomeno della subsidenza. Dirottare gli ultimi 200 milioni che servirebbero al completamento del Mose, simbolo della corruzione e del malaffare del nostro Paese, che appare inadeguato all'attuale aumento del livello del mare, per le opere di cui sopra. In questo modo vi si potrebbero dirottare anche i 100 mila euro annui di costi di manutenzione che questa opera ormai superata divorerebbe senza benefici per la città. Non vanno esclusi a priori però, se tali misure di ripristino dei fondali non fossero sufficienti a causa delle conseguenze al riscaldamento climatico, altri interventi di barrieraggio più consistenti e consolidati già in uso da anni in particolare nei Paesi Bassi, efficaci e molto meno costosi in impiantistica e manutenzione.
409) Obbligo per il governo e la marina militare di completare le operazioni di bonifica nell'Adriatico per recuperare tutte le bombe Nato sganciate durante la guerra alla Serbia e residuati delle guerre precedenti mai recuperate.
410) Istituire, o potenziare, in tutte le regioni, in particolare in quelle a maggiore rischio sismico, moderni impianti di studio e prevenzione dei terremoti.
411) Potenziare e distribuire sul territorio in modo capillare, con particolare attenzione alle foreste e ai boschi presso le coste, un efficiente servizio antincendio dotato anche di un numero sufficiente di aerei ed elicotteri per un rapido intervento sui focolai.
412) Ripristino del corpo forestale, separato e indipendente dall'arma dei Carabinieri, aumentandone gli organici e distribuendolo equamente sul territorio secondo le necessità; attribuire loro anche compiti di vigilanza ambientale e attrezzarli per un primo intervento nello spegnimento e contenimento degli incendi.
413) Realizzare rapidamente un sistema di avvistamento di ogni minaccia di incendio su tutto il territorio nazionale, tecnologicamente avanzato, dotato di strumenti telematici e satellitari.
414) Vietare per un periodo non inferiore a 10 anni le concessioni edilizie nelle zone colpite da incendi dolosi.
415) Forti pene pecuniarie e detentive per gli esecutori e i mandanti degli incendi dolosi.
416) Potenziare e ammodernare il servizio di protezione civile, esteso su tutto il territorio nazionale per la prevenzione, l'intervento e la tempestiva assistenza alle popolazioni in caso di terremoti, calamità naturali, disastri di ogni genere.
417) Ricostruire immediatamente, nelle zone terremotate e colpite da gravi calamità, le abitazioni e tutte le strutture necessarie alla vita civile, sociale e produttiva delle popolazioni.
418) Tempestivi indennizzi economici e agevolazioni fiscali per coprire i danni alle abitazioni derivanti dalle alluvioni.
418 bis) Impedire nuovo consumo di territorio. Espropriare le terre incolte o abbandonate da almeno tre anni per realizzare attività agricole pubbliche sulla base delle necessità del territorio, ed assumendo innanzitutto i disoccupati locali, garantendo la parità fra donne e uomini. Riuscire a recuperare almeno quel 28% di territorio coltivato del nostro Paese che negli ultimi 25 anni è stato abbandonato, equivale anche a migliorare l'assetto idrogeologico dei territori sempre più a rischio di alluvioni, smottamenti e frane.

Rifiuti
419) Favorire tutte le misure finalizzate a ridurre la quantità e il peso dei rifiuti urbani e industriali prodotti.
420) Sollecitare una riduzione drastica degli imballaggi delle merci che attualmente rappresentano il 60% del volume dei rifiuti obbligando le aziende a produrre e ad acquistare imballaggi a loro volta riciclabili o riutilizzabili.
421) Ridurre in modo generalizzato la pratica di "usa e getta" e incentivare ogni forma di riciclaggio.
422) Riduzione dell'uso di materiali vergini per attività edilizia e conseguente riduzione dell'attività estrattiva (cave di terra e fluviali) attraverso il recupero e riutilizzo dei materiali inerti.
423) Impedire e punire lo "smaltimento" dei rifiuti illegale e selvaggio.
424) Obbligo per le amministrazioni comunali di organizzare (o migliorare dove esiste) un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani attraverso la raccolta differenziata, il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali.
425) La raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, pile, batterie, legno, metalli, oli, farmaci scaduti, rifiuti organici, residui di verde, indumenti, ecc., deve essere effettuata porta a porta, attraverso appositi contenitori posti gratuitamente presso i luoghi di lavoro e di studio, e le abitazioni.
426) Potenziare in mezzi e personale il servizio municipalizzato di nettezza urbana per la pulizia delle strade e per le altre esigenze ecologiche cittadine.
427) Sistemare nelle città in numero sufficiente ampi cestini di raccolta rifiuti con frequente vuotatura.
428) Chiusura di tutti gli inceneritori e trasporto dei rifiuti residui dal riciclaggio e dalla selezione a freddo, nelle discariche controllate che devono essere collocate lontane dai centri abitati e nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio. Ogni politica o piano sui rifiuti deve tendere alla strategia “Rifiuti Zero”.
429) Divieto di incenerire i rifiuti ospedalieri, adottare il sistema della sterilizzazione.

Trasporti
430) Cancellare lo speculativo, inutile e dannoso per l'ambiente progetto ferroviario dell'Alta velocità TAV, la Gronda a Genova e tutti gli altri grandi progetti speculativi che non trovano appoggio delle popolazioni locali.
431) Piani di sviluppo e ammodernamento delle reti ferroviarie nazionali, interregionali e regionali con un'attenzione particolare per il Sud, il servizio di trasporto dei pendolari e delle merci.
432) Consolidare e rimettere immediatamente in sicurezza, o abbattere e ricostruire se necessario, i viadotti autostradali a rischio tenuta in tutto il Paese, a partire da quelli oggetto d’indagine della Procura a seguito del crollo del ponte “Morandi” a Genova.
433) Potenziare il trasporto delle merci su rotaia, via mare e via aerea per limitare quello su gomma, dannoso per l'ambiente e pericoloso per il traffico.
434) Potenziare il trasporto pubblico di traghetti per le Isole, migliorando la qualità del servizio di imbarco, alloggio e vettovagliamento.
435) Divieto di privatizzare, sotto qualsiasi forma, le Ferrovie dello Stato. Abrogare le privatizzazioni già attuate come Autostrade per l'Italia, o in atto. 436) Piani di sviluppo e di ammodernamento del trasporto pubblico urbano ed extraurbano nelle città principalmente basato su metropolitane.
437) Privilegiare per il trasporto pubblico, in particolare nei centri cittadini, i bus elettrici a basso tasso d'inquinamento.
438) Potenziare gli orari, le frequenze, le linee e le vetture dei bus e delle metropolitane per fronteggiare adeguatamente le esigenze di mobilità e collegare le zone periferiche tra di loro e con il centro città.
439) Trasporti pubblici urbani ed extraurbani su gomma e su rotaia gratuiti per i disabili, i pensionati poveri, i disoccupati e per spostamenti di lavoro e di studio.
440) Favorire con incentivi economici doppi rispetto a quelli attuali, la diffusione di bici, motorini e motociclette elettriche, aumentando considerevolmente le postazioni di ricarica nei centri urbani.
441) Potenziare, o costruire ex-novo, parcheggi pubblici gratuiti, o a prezzi popolari, privilegiando quelli in sottosuolo e in elevazione, presso le vie di penetrazione delle città e nei centri cittadini solo per i residenti, con adiacente il servizio di trasporto pubblico.
442) Chiudere i centri cittadini al traffico privato, salvo che per i residenti, per le attività di carico e scarico merci, per i mezzi elettrici e non inquinanti. 443) Istituire piste ciclabili effettivamente praticabili e prevedere un servizio comunale per l'affitto di biciclette a prezzi popolari.
444) Installare in tutte le città, da parte dei comuni, un capillare sistema di rilevamento e di monitoraggio dell'inquinamento dell'aria (polveri, piombo, benzene, ecc.).
 
L'Ufficio politico del PMLI
 
Firenze, 15 Dicembre 2019, Cinquantenario de “Il Bolscevico”

 

24 dicembre 2019