Echi della Festa de “Il Bolscevico”


 

Il 15 Dicembre 2019 ha segnato in modo indelebile questa impresa eccezionale
Quando un giornale arriva a cinquant'anni di vita è sempre un traguardo importante. Se poi questo giornale si chiama "Il Bolscevico" il traguardo si trasforma in un'impresa eccezionale, tenendo conto della funzione e degli obbiettivi per cui è stato creato e prendendo atto dei grandi rivali che il giornale aveva allora, in quel dicembre del 1969, e che ha avuto nel corso della sua storia.
Basta ricordare il PCI revisionista e il suo organo "l'Unità", i falsi marxisti-leninisti divisi in tanti gruppi, che egemonizzavano il movimento durante la stagione dell'“autunno caldo”, lo Stato italiano e i partiti conservatori che in quel momento intrapresero la strada dell'eversione fascista e stragista con le bombe di piazza Fontana, inaugurando una stagione nera che resterà tristemente famosa col nome di "strategia della tensione", il cui scopo era: "destabilizzare per stabilizzare" e che troverà successivamente il suo programma politico nel "Piano di rinascita democratica" della P2.
Se questo era il contesto iniziale è facile immaginare le difficoltà che i compagni fondatori dovettero affrontare nell'intraprendere un atto così difficile. Pertanto la Festa del 15 dicembre 2019 ha segnato in modo indelebile questa impresa eccezionale che vede attualmente "Il Bolscevico" come organo ufficiale del PMLI, un giornale in buona salute, in grado di essere al passo con l'analisi puntuale e corretta della società borghese attuale e come strumento vitale per motivare e sostenere tutta l'attività politica del partito, nelle sue molteplici articolazioni.
Il bellissimo video, che è stato il cuore dell'evento, ha mostrato tutte le fasi dello sviluppo del giornale e quindi, dal 1977, anche del PMLI ed è pertanto uno strumento culturale da far circolare, propagandare e proiettare perché la conoscenza di questa storia diventi patrimonio dei lavoratori italiani per riattualizzare l'esigenza del socialismo e la lotta per il socialismo e per far conoscere "Il Bolscevico" che di queste lotte era, è e sarà il massimo promotore.
Un grazie a tutto il Partito per tutto questo e in particolar modo ai primi quattro pionieri del PMLI, Giovanni Scuderi, Mino Pasca, Lucia "Nerina" Paoletti, Patrizia Pierattini: senza la loro costanza, tenacia e lungimiranza tutto ciò non sarebbe stato possibile.
Alberto Signifredi, simpatizzante di Parma del PMLI
 

“Il Bolscevico” in 50 anni ha diffuso il seme rosso del marxismo-leninismo-pensiero di Mao
Al 50° Anniversario della fondazione de “Il Bolscevico” il compagno Mino Pasca ha pronunciato un importante discorso riguardante la storia del giornale sin dalla nascita e l'opera de “Il Bolscevico” fino a oggi: non trovo le parole per scrivere l'importanza e il valore storico, politico del documento letto e del video poi proiettato. Tutto questo è solo una piccola parte rispetto a tutta l'opera svolta da “Il Bolscevico” in 50 anni, fondato da autentici marxisti-leninisti con alla testa Giovanni Scuderi.
In questi 50 anni il giornale ha diffuso il seme rosso del marxismo-leninismo-pensiero di Mao non come un dogma ma adattato alle condizioni dell'Italia di oggi: i mass-media in mano alla borghesia hanno taciuto per ben 50 anni in una congiura del silenzio; tutto questo, però è un buon segno perché vuol dire che “Il Bolscevico” diffondeva la verità, una verità che il proletariato e la popolazione non dovevano sapere.
Un grazie infinito a tutti i diffusori del giornale nelle piazze di varie parti d'Italia, soprattutto nelle importanti manifestazioni di Roma dove “Il Bolscevico” è stato filmato: in occasione dello sciopero nazionale dei metalmeccanici dalla tv di Stato siriana ed è andato sulla tv satellitare, e durante la grandiosa manifestazione in favore dei palestinesi contro gli infami bombardamenti di Israele, ripreso dalla tv satellitare Al Jazeera.
Oggi ci sono in Italia e nel mondo molte manifestazioni per salvare il clima, altre antifasciste e antirazziste, altre dei lavoratori che rivendicano i loro diritti contro lo sfruttamento e le condizioni in cui vivono i migranti e altre ancora e sono composte soprattutto da giovani; tutto questo è una bella cosa e il PMLI fa bene a fare fronte unito. Purtroppo queste grandi masse di dimostranti pensano di risolvere ciò che genera il capitalismo fermo restando il capitalismo, e questo è impossibile, lo ha dimostrato la storia; basta guardare alla storia del PCI dove sono finiti i progetti di riforma del capitalismo in Italia, la fine che hanno fatto è sotto gli occhi di tutti. Anche il M5S voleva governare l'Italia da solo per riformare il capitalismo in senso positivo. Il capitalismo è irriformabile, bisogna capire che non sarà mai possibile.
I giovani, a causa del ritorno della borghesia al potere dove c'era il socialismo, sono sfiduciati e soprattutto ingannati dalla propaganda che sostiene il fallimento del socialismo. La Rivoluzione d'Ottobre ha aperto le porte al progresso dell'umanità e i revisionisti oggi hanno riportato indietro le lancette della storia con il loro infame tradimento in Unione sovietica e in Cina e in altri paesi che sono tornati al periodo precedente la nascita del marxismo-leninismo.
Le grandi masse di giovani che oggi manifestano su tutto ciò che genera il capitalismo, non hanno ancora capito la differenza che esiste tra revisionismo e marxismo-leninismo-pensiero di Mao: i primi sono al servizio della borghesia e i secondi del proletariato. Il PMLI, a differenza dei traditori agenti della borghesia camuffati da comunisti, è rimasto fedele agli insegnamenti dei cinque grandi Maestri anche dopo la morte del grande Maestro Mao, seguita dalla restaurazione del capitalismo in Cina, dimostrando nei fatti che il PMLI non ha niente da condividere con chi ha distrutto il socialismo. L'avvenire è del socialismo e solo quest'ultimo può salvare l'Italia e il mondo.
Viva il 50° Anniversario de “Il Bolscevico” che dopo 50 anni ha dimostrato nei fatti di essere chiamato il giornale del proletariato e di tutti coloro che lottano contro il capitalismo per il socialismo.
Luciano - Scandicci (Firenze)
 
 

Un grazie a “Il Bolscevico” guidato dalla forza e dalla luce dei Maestri
Ho fatto poco ma quel poco l'ho fatto con le mie modeste forze. Il “grazie” va a voi, a “Il Bolscevico” sempre grande in quanto guidato dalla forza e dalla luce dei Maestri.
Bellissima Festa, bellissima giornata, da ricordare sempre.
Eugen Galasso - Firenze

15 gennaio 2020