Al canto di “Bella ciao”
Grande manifestazione NO TAV a Torino per la libertà di Nicoletta, Giorgio, Mattia e Luca
Partecipazione popolare. Tantissime bandiere rosse. Superfotografato il cartello del PMLI che ha espresso personalmente e con un comunicato solidarietà ai compagni arrestati. Vile provocazione delle “forze dell'ordine”

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Sabato 11 gennaio oltre 15 mila NO TAV si sono ritrovati in Piazza Statuto per manifestare solidarietà militante contro gli arresti voluti dalla Procura torinese nei confronti di Nicoletta Dosio, Giorgio Rossetto, Mattia e Luca che stanno pagando con la prigione la loro coerenza politica e la determinazione nel voler condurre fino in fondo la giusta battaglia contro il famigerato progetto del TAV iniziata oltre trenta anni fa.
Gli argomenti per contrastare questa opera di puro sperpero di denaro pubblico sono sulla bocca di tutti i sinceri e onesti abitanti della Val Susa, e dell’Italia intera, che comprendono e vivono sulla propria pelle l'assurdità di un progetto inutile e dannoso per la salute e l'ambiente come il TAV. Così migliaia di valsusini e di altre città del Piemonte hanno fatto sentire tutto il loro calore nei confronti dei 4 arrestati che da quando è nata questa importante lotta non si sono mai risparmiati nel gridare “NO TAV” e organizzare manifestazioni e dibattiti per motivarlo.
Al concentramento di Piazza Statuto si sono viste moltissime bandiere NO TAV affiancate a tantissime bandiere rosse con la falce e martello del PCI, di Rifondazione Comunista, di Sinistra Anticapitalista, dei CARC e al bellissimo e super fotografato cartello del PMLI “Avanti NO TAV fino alla vittoria”. Il compagno Gabriele Urban, Responsabile dell'Organizzazione di Biella del PMLI, su indicazione del Centro ha salutato e stretto la mano a Franco Turigliatto, portavoce di Sinistra Anticapitalista, il quale ha ricambiato con calore i saluti del compagno Erne Guidi, Responsabile del PMLI al Coordinamento nazionale delle Sinistre d'Opposizione. Erano presenti anche Potere al popolo e tantissime associazione ecologiste, quasi tutte le rappresentanze dei “sindacati di base” e di diversi movimenti pacifisti. Veramente tante le famiglie con bambini di cui tutti i componenti indossavano il fazzoletto NO TAV o portavano con orgoglio la bandiera NO TAV. Su uno striscione c'era scritto “Amnistia per le lotte sociali”.
Il corteo s'è snodato per via Cernaia scandendo slogan contro la costruzione del TAV e l'attualissimo “La Magistratura ci arresta, la ‘ndrangheta fa festa!” gridato a più riprese dai manifestanti. Più e più volte è stata cantata la famosa canzone partigiana “Bella Ciao” per esplicitare la natura antifascista dello storico movimento anti TAV.
Due vili provocazioni, naturalmente non raccolte dai manifestanti: la chiusura del tribunale di Torino “per ragioni di sicurezza” e l'altra delle “forze dell'ordine”, davanti alla Caserma Cernaia nell'omonima via di Torino, sede della “Scuola superiore allievi Carabinieri” che è stata completamente circondata da un fitto cordone di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. È più che evidente che i politici amici dei “signori del cemento” non vedono l'ora di poter dipingere i manifestanti NO TAV come dei violenti facinorosi ma, come già detto, la provocazione non è stata colta e il corteo è sfilato festoso e pacifico fino in Piazza Castello per i comizi finali.
Qui dal furgone del Movimento ha preso la parola Lele Rizzo, storico leader del movimento NO TAV, che ha illustrato l'assurdità del progetto TAV in Val Susa, diventato a tratti ridicolo da quant'è oggi anacronistico. Successivamente è stata letta la lettera dal carcere di Nicoletta Dosio, esponente di Potere al popolo, che ha sinceramente commosso tutti i presenti, invitandoci nel proseguire con serenità le giuste battaglie NO TAV. Al termine della lettera l'intera piazza ha fatto sentire idealmente tutta la vicinanza a Nicoletta con un interminabile applauso. Successivamente ha preso la parola Silvano, il compagno di vita di Nicoletta, che ha saputo tradurre perfettamente il desiderio di lotta contro le ingiustizie sociali degli abitanti della Val Susa che nel corso di 30 anni hanno insegnato con profitto come opporsi all'odierna marcia società capitalistica interessata al mero profitto economico.
Al termine degli interventi, tra cui quelli di Alberto Perino e Giorgio Cremaschi, portavoce di Potere al Popolo, tutti i manifestanti hanno gridato il famoso grido di battaglia “A sarà düra!”, annunciando che saranno organizzate a breve nei rispettivi territori di appartenenza delle serate informative come nel caso del Gruppo NO TAV di Biella che promuove, presso la Sede Arci di Strada alla Fornace, per il prossimo 21 gennaio un incontro/dibattito con Valentina Colletta, avvocato di Nicoletta Dosio e con l’ex magistrato Livio Pepino.
Nei giorni precedenti l'Organizzazione di Biella del PMLI aveva inviato, presso il carcere delle Vallette dove sono detenuti, sia alla compagna Nicoletta Dosio e che al compagno Giorgio Rossetti lettere di solidarietà. Ha inoltre diramato un comunicato stampa all'indomani dell'arresto di Nicoletta avvenuto il 30 dicembre scorso. In esso si legge: “Cara compagna Nicoletta i poteri giudiziario e politico, tirati per la giacca dai 'signori del cemento', ti hanno chiuso in una cella perché rappresenti concretamente tutte quelle migliaia di italiane e italiani che si oppongono con determinazione ai progetti che sperperano denaro pubblico attraverso opere faraoniche, quanto inutili, come il TAV e con la tua carcerazione intendono spaventare e ridurre all'obbedienza chiunque voglia intraprendere la strada della lotta contro le ingiustizie sociali. Noi militanti e simpatizzanti del PMLI idealmente ti abbracciamo e insieme a te gridiamo 'A sarà düra!'”.
Alla solidarietà dell'Organizzazione biellese si aggiunge la solidarietà di tutto il PMLI e de “Il Bolscevico”.

15 gennaio 2020