Lavoriamo con spirito unitario di avanguardia e propositivo nei coordinamenti locali delle sinistre di opposizione

Aver aderito e partecipato ed essere intervenuto all’Assemblea nazionale delle sinistre di opposizione tenutasi il 7 dicembre scorso a Roma in un Teatro dei Servi strapieno ha dato il là alla partecipazione del nostro Partito a questa esperienza inedita di fronte unito per la lotta di classe nel nostro Paese. Essa è stata lo sbocco di un percorso inizialmente perseguito dal Partito Comunista dei Lavoratori di Marco Ferrando per costruire un fronte d’azione unitario di opposizione al governo Conte 2 e alla destra, che ha raccolto il consenso di partiti, organizzazioni e associazioni della sinistra di opposizione. A partire da Sinistra Anticapitalista di Franco Turigliatto, Partito Comunista Italiano di Mauro Alboresi, Città Futura, Fronte Popolare, Potere al Popolo, Democrazia atea, minoranza del PRC, Risorgimento Socialista, Partito del Sud, Partito dei Carc. Hanno opposto il proprio no il PC di Rizzo con motivazioni egocentriche e settarie e Sinistra Classe Rivoluzione.
La definizione del terreno di iniziativa unitaria fuori da ogni logica elettorale o di proposizione di nuovi soggetti politici, la possibilità di partire tutti sullo stesso piano e poter dare un contributo specifico, come quello del compagno Andrea Cammilli che intervendendo a nome del PMLI all’Assemblea generale ha lodato l’unità d’azione dei partiti con la bandiera rossa e la falce e martello e posto la questione del socialismo, hanno fatto sì che questa esperienza decollasse con il varo di 5 campagne unitarie nazionali: riduzione progressiva dell’orario di lavoro a parità di salario, nazionalizzazione delle aziende di certi settori strategici e che licenziano o inquinano, la cancellazione dei decreti sicurezza di Salvini, il ritiro delle truppe italiane da tutte le missioni militari all’estero, contro l’Autonomia differenziata. A questo fine è stata promossa la costituzione di un Coordinamento nazionale unitario delle sinistre di opposizione, a cui il PMLI ha aderito immediatamente nominando ufficialmente a rappresentarlo il compagno Erne Guidi, come strumento di gestione dell’unità d’azione. Un’assise aperta a tutte le organizzazioni disponibili a una battaglia comune di opposizione dal versante delle lavoratrici e dei lavoratori, con una proiezione attiva sui territori. Da qui un percorso di assemblee aperte su scala locale sino a due giornate di mobilitazione nazionale comune il 24 e 25 gennaio, primo battesimo politico più rilevante del movimento.
Le riunioni romane del Coordinamento nazionale unitario del 19 dicembre, 7 e 15 gennaio, se da un lato hanno constatato la riduzione del campo delle forze su scala nazionale, per motivi essenzialmente elettoralistici tranne quelli movimentistici dei CARC, con il ritiro di fatto da questa sede di Potere al Popolo, Democrazia atea, Risorgimento socialista, Partito dei Carc, e ultimo il Partito del Sud, e rilevare le inevitabili divergenze interne ad alcuni partiti coinvolti, quale atteggiamento assumere verso il PRC, un vero e proprio nodo, che nel documento finale della Direzione nazionale del 19 gennaio del partito di Maurizio Acerbo, rimanda a “entro il mese di febbraio” un “appuntamento nazionale aperto” sull’individuazione di tematiche di lotta comuni, “evitando di dar vita a cartelli di sigle o alla sommatoria di ‘partitini’, le finalità del fronte comune, contraddizioni se guardiamo bene inevitabili che rispecchiano il momento storico del movimento operaio e di opposizione nel nostro Paese, dall’altro hanno rappresentato un elemento di controtendenza rispetto alla generale frammentazione delle iniziative di lotta e di incomunicabilità all’interno stesso dell’avanguardia, consentendo a Partiti come il nostro, a minoranze di altri fino a singoli militanti fautori del socialismo di trovare una comune trincea di lotta e di iniziativa.
Il PMLI è perfettamente conscio dell’importanza di questo fronte unito che ha sempre auspicato, a partire dai Saluti e dai Discorsi del Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, rispettivamente alle Commemorazioni nazionali di Lenin a Cavriago e di Mao a Firenze, o in diverse Sessioni plenarie del CC, fino all’ultima Commemorazione di Mao tenuta dal compagno Francesco Chiavacci proprio su questo tema; se regge e si sviluppa questo movimento può segnare dei punti importanti a suo favore contro il governo Conte 2, il capitalismo, l’imperialismo, il neofascismo e il razzismo. Nonostante le difficoltà politiche, organizzative e ideologiche che abbiamo già rilevato e il nostro essere in minoranza nelle tre riunioni, nel volantone unitario si fa riferimento al socialismo e siamo riusciti ad ottenere l’appoggio dei 2 principali partiti, PCI e PCL, nel Commemorare unitariamente a Cavriago il 150° Anniversario della nascita di Lenin nel prossimo aprile. Altresì insieme alla minoranza del PRC e altri siamo riusciti a caratterizzare le prime uscite locali del Coordinamento contro la guerra degli USA all’Iran, che sarà anche il tema della mobilitazione nazionale del 24 e 25 gennaio. Piccoli risultati? D’accordo ma di quale valore? Inestimabile, in quanto ciò dimostra che non dobbiamo farci condizionare dagli attuali rapporti di forza sfavorevoli. Indipendentemente dalla nostra consistenza numerica, gli altri comunque come abbiamo visto non sono degli eserciti, la nostra linea può emergere e imporsi in base alle nostre idee, alle nostre proposte, al nostro impegno, alla nostra serietà e coerenza e alle nostre capacità politiche e organizzative.
Non importa se poi queste forze o parte di esse, non ci seguiranno nella nostra lotta contro il capitalismo e per il socialismo. Il PMLI andrà avanti lo stesso, sicuro che con lo sviluppo della lotta di classe acquisterà nuovi alleati rivoluzionari, soprattutto a livello sociale, a cominciare dal proletariato. In definitiva, è anche dalla partecipazione attiva e conseguente, e dal ruolo di avanguardia che il nostro Partito sarà in grado di svolgere nel lavoro di fronte unito che passa lo sviluppo e il radicamento del PMLI e la maturazione dei tempi per il successo della lotta per il socialismo in Italia.
Ora, care compagne e compagni delle Organizzazioni intermedie e di base del nostro Partito, che la mappatura degli altri partecipanti al Coordinamento nazionale si va man mano completando, occorre che adeguate sul locale lo sforzo importante che il Centro ha fatto e farà a livello nazionale. Dovete entrare in tutti i Coordinamenti locali, partecipare alle Assemblee, cercando di fare affermare la linea del Partito, essere attivi, propositivi, dialettici, ma anche disposti a fare compromessi. Dovete essere di avanguardia senza avere nessun complesso di inferiorità o superiorità. Diffondete il materiale del Coordinamento a partire dal volantone.
Buon lavoro rivoluzionario e marxista-leninista dunque, cari compagne e compagni, su questo importantissimo fronte unito anticapitalista, che noi dobbiamo aiutare gradualmente e con tattiche accurate a crescere ideologicamente, politicamente, organizzativamente e praticamente.
Voi che state già facendo o farete un’esperienza inedita avete aperto la strada al Partito nel rapporto concreto con i partiti con la bandiera rossa e la falce e martello: un evento storico.

 

22 gennaio 2020