Benvenute Pantere a Firenze
Le nostre speranze sono riposte in voi

Benvenute Pantere, a Firenze, città antifascista e Medaglia d'Oro della Resistenza. Sede migliore per la vostra importante Assemblea nazionale non potevate scegliere per esprimere la vostra opposizione alla controriforma Ruberti, che è parte integrante del disegno piduista della repubblica presidenziale e fascista.
Noi appoggiamo fermamente le indicazioni dell'Assemblea nazionale di Palermo, e cioè ritiro immediato dei progetti di legge Ruberti, dimissioni del ministro, abrogazione dell'art. 16 della legge 168, formazione di un movimento universitario democratico. Il che significa rigettare sia gli emendamenti avanzati dal governo piduista Andreotti-Craxi che quelli del ridicolo e fantomatico "governo ombra".
Il nostro auspicio è che l'Assemblea di Firenze confermi queste posizioni e le sviluppi secondo il concetto che la scuola e l'Università in quanto servizi sociali devono essere godute, controllate e gestite dal popolo attraverso i suoi figli che ne usufruiscono. Pertanto noi vi proponiamo di battervi affinché le studentesse e gli studenti siano presenti, in maggioranza e con voto deliberativo, in tutti gli organi di governo universitari.
Questi organi devono essere composti anche dalle altre componenti universitarie (docenti ordinari e associati, ricercatori e personale non docente), rappresentati in maniera paritetica, con esclusione assoluta dei privati. I rappresentanti di tutte le componenti universitarie devono essere eletti, con diritto di revoca, dalle rispettive assemblee generali secondo un uso corretto della democrazia diretta.
Solo seguendo questa via è possibile ottenere un potere effettivo da parte degli studenti, sfuggire alla cogestione con un ruolo subalterno, tagliare le unghie ai baroni, impedire la penalizzazione delle Università del Sud e delle facoltà umanistiche, bloccare la privatizzazione degli atenei e infine strappare l'Università dalle mani della banda piduista Craxi-Forlani-Andreotti-Gelli che gradualmente ma implacabilmente sta facendo calare sull'Italia una cappa fascista, "normalizzando" il parlamento, la magistratura, i mezzi di informazione e i sindacati compresa la CGIL, privatizzando, oltreché la scuola e l'Università, le banche, le aziende pubbliche, i servizi pubblici e i porti e apprestandosi a varare gravi leggi fasciste come quelle contro il diritto di sciopero nei "servizi pubblici essenziali" e contro i tossicodipendenti e i consumatori di droghe.
Questo movimento studentesco, nato sotto l'esempio e la spinta delle studentesse e degli studenti di Palermo, costituisce un avvenimento straordinario e storico poiché rappresenta la parte più combattiva e cosciente del proletariato e del popolo italiani, la punta più avanzata a livello di massa della lotta contro il disegno della P2, il precursore di sconvolgimenti politici e sociali ancora più grandi che avverranno man mano che le masse prenderanno coscienza del pericolo fascista e piduista che corre l'Italia, che ha il merito di aver fatto saltare i ferri con cui i neoliberali Occhetto, Natta, Ingrao, Trentin e Cossutta tengono inchiodate le masse operaie e popolari al capitalismo, all'imperialismo, alla seconda repubblica di fatto instaurata e allo Stato borghese in via di fascistizzazione.
Le nostre speranze sono riposte in voi giovani. Se saprete portare fino in fondo la vostra battaglia, che è anche la nostra battaglia, contro la controriforma Ruberti, se investirete del problema il proletariato e le masse, se terrete ferme le occupazioni antifasciste delle facoltà, se vi darete un Coordinamento nazionale strettamente legato alle realtà di base e via via saprete alzare il tiro politico, evitando di cadere nelle trappole istituzionali, riformiste, parlamentariste, legalitariste e collaborazioniste che vi tenderanno il governo e i neoliberali di Botteghe Oscure, non facendovi intimidire dalle inchieste giudiziarie e dalla rabbiosa repressione poliziesca come è accaduto a Pisa, che noi condanniamo risolutamente, il movimento operaio, che comincia ora a muoversi per il rinnovo dei contratti di lavoro, ne ricaverà un grande impulso e la lotta di classe divamperà ovunque.
Grazie al vostro grandioso movimento di lotta il capitalismo italiano non dorme già tranquillamente, lavoriamo affinché un giorno non si risvegli più e finalmente la classe operaia e le masse lavoratrici e popolari possano godere i frutti della produzione e i benefici della scuola e dell'Università e dei servizi sociali e pubblici avendo in mano il potere nel socialismo.
Viva le occupazioni antifasciste delle Università!
Abbasso la controriforma Ruberti!
L'Università alle studentesse e agli studenti!
 
L'Ufficio politico del PMLI
 
Firenze, 20 febbraio 1990
(sta in “Documenti del Partito marxista-leninista italiano”, vol. 2, pagg.323-324)

29 gennaio 2020