Importante assemblea cittadina al cinema Astra promossa da ANPPIA e Comitato antifascista antimperialista e per la memoria storica
Parma antifascista smaschera le falsità dei fascisti sulle foibe

 
Anche quest'anno si è svolta a Parma la contromanifestazione sulle foibe organizzata dall'ANPPIA e dal "Comitato antifascista antimperialista e per la memoria storica " di Parma.
Lunedì 10 febbraio, presso il cinema Astra, sono cominciati i lavori di quest'importante iniziativa che ormai si ripete da quindici anni. Un appuntamento quindi importante per gli antifascisti parmigiani perché rappresenta una tribuna stabile in cui poter controbattere alla risorta canea fascista su un argomento, il "giorno del ricordo", che è diventato un cavallo di battaglia per tutti i "camerati" di qualsiasi risma, che hanno occupato saldamente gli scranni e le piazze della seconda repubblica.
Ha preso la parola Roberto Spocci, storico di Parma, che ha introdotto i lavori, dando uno sguardo sulla storia dell'aggressione dell'Italia fascista ai territori slavi di confine e alla loro successiva occupazione. Poi Sandi Volk, storico e intellettuale triestino, ha delineato le vicende delle nazionalità nei territori fra Italia e Jugoslavia, lo sviluppo dei confini dopo la prima guerra mondiale e le problematiche degli "esodi" durante e dopo la seconda guerra mondiale. Una ricostruzione dettagliata che smonta le tesi unilaterali e menzognere dei nuovi fascisti che tendono a tralasciare completamente l'occupazione italiana dei territori slavi e i crimini inconfessabili che questa occupazione ha comportato.
È seguita poi la proiezione di un filmato che ha trattato didatticamente la questione foibe, analizzando gli scopi che l'istituzione ufficiale della cosiddetta "giornata del ricordo" ha innescato nella cultura storica del nostro Paese. Infatti questo revisionismo fascista, con tutta una serie di forzature e omissioni di fatti, ha potuto arrivare fino a questo punto perché di fatto tutte le forze parlamentari del Paese hanno aperto le porte ai fascisti, al fascismo, capovolgendo il discrimine verso i comunisti e la Resistenza. O, nel migliore dei casi, equiparando la Resistenza e la cosiddetta “repubblica di Salò”.
La manifestazione è quindi proseguita con l'intervento di Spartaco Capogreco, docente di storia all'Università della Calabria, sul tema delle foibe in rapporto all'educazione scolastica.
Egli ha esaminato il problema di come la didattica ha recepito l'interpretazione ufficiale del "giorno del ricordo" e come lo trasmette nei luoghi di insegnamento (scuole e università), evidenziando anche in questo settore il diffondersi di una storiografia limitata e settaria avendo recepito la versione e la ricostruzione storica dei fascisti. Un argomento questo di grande attualità a cui gli antifascisti dovranno dedicarsi con impegno. Infatti la formazione delle giovani generazioni è una battaglia culturale di fondamentale importanza e importante sarà combattere ogni revisionismo storico fascista e istituzionale della seconda repubblica che vorrebbe cancellare i crimini e le colpe dei fascisti italiani nei territori occupati durante la seconda guerra mondiale.
Dopo questo intervento Roberto Spocci dichiarava chiusa la manifestazione e rinnovava l'appuntamento per il prossimo anno.
Questa la sintesi dei contenuti della serata alla quale io ho partecipato. Resta da dire che la partecipazione non ha raggiunto i numeri dello scorso anno, dove i posti a sedere erano quasi tutti occupati, ma comunque la presenza di quasi tutti i partiti con la bandiera rossa e la falce e il martello ha garantito la riuscita della manifestazione anche come numero di presenze, rinnovando una battaglia comune di fronte unito indispensabile in un frangente come questo.
Alberto Signifredi, simpatizzante di Parma del PMLI

19 febbraio 2020