Sempre più a destra l’ex pm
De Magistris silura il capo gabinetto Auricchio
Verso l’accordo elettorale con il Pd

 
Redazione di Napoli
Il capo gabinetto e direttore generale della giunta arancione guidata da Luigi De Magistris, Attilio Auricchio, ha annunciato tramite una nota alla stampa di essersi dimesso dai suoi due ruoli che rappresentavano la cabina di regia voluta quasi dieci anni fa dall’ex pm.
Auricchio è l’ultima di una serie di epurazioni volute dal neopodestà che sono andate dall’ideologo dei beni comuni Ugo Mattei fino all’ex magistrato fidatissimo Giuseppe Narducci che avevano costituito il lato “progressista” dell’esecutivo almeno nei primi anni. Tolta la maschera all’indomani dell’elezione di Sandro Ruotolo alle suppletive del Senato, De Magistris punta, o alle elezioni regionali o a quelle nazionali, a costruire una coalizione che va da DemA fino alla sinistra del PD, anche richiamando vecchi rottami neorevisionisti e trotzkisti per coprire a sinistra la sua svolta a destra.
Non è un caso che l’ex carabiniere Auricchio sia molto vicino all’ex PRC Pietro Rinaldi, ora capo di gabinetto della città metropolitana, ma soprattutto al Centro sociale “Insurgencia” dell’attuale assessore alla Cultura e al turismo Eleonora Di Majo e del presidente della Municipalità 3 Ivo Poggiani, grandi elettori degli arancioni.
Diversamente la corrente opposta, quella che fa capo ormai ad Alessandra Clemente, assessore ai Giovani, dovrebbe fare da ponte verso il PD in vista delle elezioni amministrative prima e politiche poi. Infatti Clemente è la nipote proprio del nuovo senatore Ruotolo e ciò faciliterebbe maggiormente il ruolo di unione tra DemA e PD, mettendo in ghiaccio così il gruppo dei giovani dei centri sociali. Al punto che lo stesso assessore ai Giovani già si sta creando la sua squadra subentrando nell’ultimo anno con molte probabilità proprio a De Magistris impegnato nelle tornate elettorali.
Forti i nomi degli ex UDU-Cgil Alberto Corona e di sua moglie Federica Capuano, mentre al posto di Auricchio è prossima la nomina di un personaggio vicino al presidente di DemA Enrico Panini, ossia Ernesto Pollice, esperto di finanza e bilanci pubblici, che dovrebbe occuparsi della recente grana dell'aumento del disavanzo cresciuto di 1,1 miliardi di euro dopo la stangata della Corte costituzionale che a breve tornerà anche all'attenzione della Corte dei conti della Campania.
 

11 marzo 2020