Risoluzione della Cellula "Stalin" della provincia di Catania del PMLI sull'Editoriale Scuderi per il 43° compleanno del PMLI
L'Editoriale di Scuderi è un manifesto marxista-leninista nell'era del coronavirus

Quest'anno il 43° anniversario della fondazione del PMLI cade in uno scenario globale surreale per l'epidemia del coronavirus, aggravato dalla crisi del sistema economico e politico capitalista e imperialista, che guarda solo al profitto. I cui governi di “centro-destra” e di “centro-sinistra" mercificano e tagliano la sanità pubblica, aumentano le spese militari con l'acquisto dei caccia F35 e dei sottomarini, contribuiscono a distruggere l'ecosistema, ad aggravare l'inquinamento ambientale e quei cambiamenti climatici che causano milioni di morti globali. Contribuiscono ad alimentare le guerre imperialiste di rapina di territori e materie prime ai danni dei popoli del terzo mondo che accrescono la povertà e le migrazioni.
La diffusione del coronavirus mette in luce ancor più di prima che il sistema capitalista imperialista è oggettivamente in declino e che la salvezza dell'umanità sta nel proletariato e nel socialismo, quella società collettiva dell'uguaglianza, senza più sfruttamento dell'uomo su l'uomo e senza padroni. È in nome della rivoluzione proletaria e del socialismo che il 9 aprile nel 1977 nacque il PMLI, come ricorda il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del glorioso Partito marxista-leninista Italiano, nel suo Editoriale che ricorda il 43° anniversario della fondazione “Coronavirus e l'Italia del futuro". La sua è una riflessione umana, politica, ideologica ispirata alla concezione proletaria del mondo, rivolta al proletariato e alle masse popolari e ai militanti, simpatizzanti e amici del PMLI. Il suo è un manifesto marxista-leninista nell'era del coronavirus, che dovrebbe essere diffuso largamente: “L’Italia futura che abbiamo in mente noi marxisti-leninisti -egli scrive- vede invece il dominio del proletariato e del socialismo, la cancellazione di ogni tipo di disuguaglianza e l’inizio della soppressione delle classi che avverrà nel comunismo, la fine della disoccupazione e della povertà, il lavoro per tutti, il benessere del popolo, piena libertà e democrazia per il popolo. In sostanza una nuova economia e un nuovo Stato modellati secondo gli interessi del proletariato e delle masse lavoratrici e in grado di affrontare qualsiasi emergenza, a partire da quella sanitaria.
L'Editoriale continua con un accorato appello a tutte quelle forze popolari anticapitaliste a unirsi per il socialismo: “Da solo il PMLI, anche quando avrà un corpo da Gigante Rosso, non ce la potrà mai fare, perciò invitiamo tutte le forze sociali, politiche, partitiche, a cominciare da quelle con la bandiera rossa e la falce e martello, sindacali, culturali e religiose anticapitaliste a unirsi e a lottare insieme per realizzare l’Italia socialista del futuro. Acquisendo la cultura, la strategia, la tattica e l’esperienza che hanno consentito la vittoria del socialismo nella Russia di Lenin e Stalin e nella Cina di Mao.
La storia dei marxisti-leninisti italiani è iniziata nel 1967, più di mezzo secolo fa, quando una pattuglia di compagni ha preparato le condizioni per la fondazione del PMLI, avvenuta il 9 aprile 1977: "Ritenendo -conclude magnificamente Scuderi- che non c’è cosa più bella, più utile, più rivoluzionaria, più appagante che servire con tutto il cuore il popolo e lavorare per il trionfo della nobile causa del socialismo. Costi quel che costi, andremo quindi fino in fondo sulla via dell’Ottobre verso l’Italia unita, rossa e socialista. Sicuri che alla fine coi Maestri e il PMLI vinceremo!”

 

Cellula "Stalin" della provincia di Catania del PMLI

 

10 aprile 2020