Lettere
Conte de facto ha sospeso le libertà costituzionali

L'articolo de "Il Bolscevico" n.12 "Conte esalta la sua dittatura antivirus" evidenzia molto bene come "Conte si sia attribuito pieni poteri", portando ad uno "svuotamento palese della democrazia borghese". Tesi peraltro suffragata dal punto di vista giuridico dal testo del "Comitato Rodotà" pubblicato sul sito www.pmli.it, nel quale si evidenzia come lo stato d'eccezione porti a conseguenze anche giuridicamente più che dubbie.
Come ogni marxista-leninista sa, la Costituzione italiana, come quelle degli altri Stati liberal-capitalisti, è puramente borghese, nata dal compromesso tra partiti, segnatamente DC, PSI, PSLI (poi PSDI), PLI, PRI, con l'apporto di un PCI che, con la "svolta di Salerno" dimostrava apertamente di essere un partito revisionista. Per dimostrare il carattere borghese della Costituzione, basti prendere l'articolo n.1, nel quale si dice che "L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. Il potere appartiene al popolo, che lo esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", dove già “repubblica democratica fondata sul lavoro", invece che "dei lavoratori" è espressione sintomatica del carattere democratico-borghese di questo "incipit", ma poi il seguito, quando si dice che “Il potere appartiene al popolo”, per poi subito limitarne il potere ("che lo esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"); a parte l'intrinseca contraddizione irrisolta (con il rimando “interno” alla Costituzione) è chiaro che esso non appartiene al popolo se non nella forma della Repubblica borghese-parlamentare. Non parliamo poi della tripartizione dei poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) che rimanda a quella stabilità dell'illuminista liberale Montesquieu.
Ecco però che poi, in varie circostanze, tutto questo viene ulteriormente messo in discussione, facendo appello allo "stato di necessità", com'era successo in occasione della lotta al terrorismo, che notoriamente era anche e soprattutto terrorismo esercitato, con precisi esecutori (fascisti, servizi segreti) dallo stesso Stato borghese e viene riproposto ora, in epoca di emergenza Covid-19. In altri termini, quando al potere dominante serve sospendere anche le stesse libertà borghesi ciò viene fatto senza problemi, attribuendosi pieni poteri, con provvedimenti-decreti che non hanno neppure bisogno (o se vogliamo il supporto) di una ratifica parlamentare. Chiaro, che questa limitazione delle libertà, pur sempre formali-borghesi, vanno a colpire solo e soltanto chi si muove in una logica anticapitalista e antimperialista, dove de facto tale logica è perseguita unicamente dall'unico vero Partito sempre coerentemente marxista-leninista, ossia il PMLI.
Come afferma chiaramente il Maestro Mao: "L'insieme del movimento rivoluzionario abbraccia due fasi, la rivoluzione democratica e la rivoluzione socialista, Sono due processi rivoluzionari di carattere differente ed è solo dopo completato il primo che si può passare al secondo. La rivoluzione democratica è la preparazione necessaria per la rivoluzione socialista, e la rivoluzione socialista è la conseguenza inevitabile della rivoluzione democratica. L'obiettivo finale per cui ogni comunista combatte è l'instaurazione definitiva della società socialista prima, e della società comunista dopo " (Mao, La rivoluzione cinese e il Partito comunista cinese, dicembre 1939).
Ebbene, in Italia, anche la stessa "rivoluzione democratica", lungi dall'essere mai stata attuata, è stata solo proclamata formalmente, in maniera così contraddittoria da non esistere, per cui si impone da parte di ogni forza anticapitalista e realmente "democratica", lo svelamento di quanto accade (ed è accaduto in passato, pensiamo alle stragi di Stato). I tempi storici sono maturi per il socialismo anche se non ci illudiamo che la rivoluzione socialista possa accadere domani o domani l'altro.
Eugen Galasso - Firenze
 
Il virus più temibile si chiama capitalismo, e il socialismo ne è la cura
È sempre un piacere sentirvi, come essere, nel nostro piccolo, a servizio del nostro amato Partito.
Ho letto volentieri l'articolo del compagno Scuderi in occasione del 43° Anniversario del PMLI e come sempre sono rimasto ammirato per la lucidità e la chiarezza nell'esprimere l'analisi di questo momento storico che ci troviamo a vivere. Scuderi in poche battute illuminanti ha tratteggiato perfettamente la causa e l'effetto di questa malattia e, rifacendosi agli insegnamenti dei Maestri, ha colpito nel segno nella spiegazione del problema. Tutto nasce dal capitalismo; la distruzione del nostro pianeta che passa attraverso la diffusione di malattie che svelano poi gli effetti del male capitalistico; una sanità spezzettata voluta dallo Stato neo-borghese, che dimostra la profonda inefficienza di un sistema sanitario modellato sulla borghesia, che, a sua volta, sta distruggendo la salute dei cittadini. Tutto è frutto marcio del capitalismo che noi ci impegniamo a combattere finché avremo fiato nei polmoni.
A tal proposito, la lettura del libro del PMLI sulla vita e l'opera del grandissimo Maestro Stalin, mi insegna, anzi ci deve insegnare, che il sistema socialista è assolutamente necessario per una completa vittoria dell'uomo in tutto e per tutto. La grandezza di Stalin nell'aver costruito il socialismo in un unico Stato, e la trasformazione di questo Stato nella seconda potenza mondiale, ci dimostra come il socialismo e poi il comunismo siano l'unica arma vincente in ogni cosa. Anche in questo momento storico così buio, il socialismo è la soluzione che può salvare l'uomo.
Stalin con gli altri Maestri ce l'hanno dimostrato; a noi spetta di combattere e mettere in pratica i loro grandi insegnamenti. Il virus non ci impedirà di lottare finché non avremo un'Italia rossa e unita sotto la bandiera del comunismo.
Con i Maestri vinceremo!
Ricordiamoci tutti: Il virus non si chiama Covid19. Il virus si chiama capitalismo. Il socialismo è la cura.
Con affetto, buona salute e buon 25 Aprile a tutti.
Ema - provincia di Napoli
 
 

15 aprile 2020