Comunicato dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze) del PMLI
Facciamo nostra la cultura storica del 1° Maggio! Non siamo sulla stessa barca, la lotta di classe deve continuare

Pubblichiamo ampi estratti del comunicato dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze) del PMLI inviato ai lettori, simpatizzanti e amici del Partito e ai media locali.
 
Buon 1° Maggio alle lavoratrici e ai lavoratori mugellani!
Quest'anno vi è necessità di alzare ancora più in alto la bandiera del 1° Maggio vista la situazione che ci troviamo ad affrontare con l'emergenza sanitaria e la drammatica crisi economica in corso.
Tra i temi dei diritti dei lavoratori assume grande rilievo la battaglia per il diritto alla salute nelle aziende rimaste aperte per la sete di profitto dei capitalisti, assecondati dal governo con la lista dei cosiddetti lavori essenziali ampliata ben oltre le necessità, oppure nelle aziende i cui padroni da tempo vogliono riaprire in tutti i modi malgrado il rischio contagi.
In Mugello addirittura siamo arrivati al punto che sia stato licenziato ingiustamente il lavoratore Gabriele Sarti dalla cooperativa ATI, perché reclamava, con l' emergenza sanitaria in corso, i dispositivi di protezione individuale per se e gli altri lavoratori della raccolta differenziata dei rifiuti che, per di più, è un servizio pubblico anche se dato in concessione ad ALIA. Chiediamo l'immediata riassunzione del lavoratore.
Il nostro pensiero va anche ai lavoratori della sanità delle case di riposo di Dicomano e San Godenzo che si vedono la salute compromessa perché sono stati infettati dal virus nello svolgimento del loro lavoro per mancanza di sicurezza, e i tamponi fatti in netto ritardo di settimane a loro e ai degenti.
Emblematica la testimonianza-denuncia di Lucia Barbieri, moglie del dottor Iannucci, medico nel comune di Scarperia e San Piero stroncato dal Coronavirus, in cui dice che suo marito “è stato mandato allo sbaraglio senza i presidi di protezione necessari” e giustamente reclama che questa morte venga riconosciuta come infortunio sul lavoro. Anche altro personale sanitario purtroppo è stato contagiato nella zona.
Non è vero che siamo tutti sulla stessa barca come ci viene propinato in senso nazionalista patriottardo e interclassista in questa emergenza Covid-19, proletariato e borghesia sono e rimangono contrapposti nei loro interessi come ci insegna la storia della ricorrenza del 1° Maggio che è legata alle rivendicazioni e alle lotte degli sfruttati e degli oppressi. La lotta di classe deve continuare non è certo andata in quarantena!
Andando alla radice di tutte le questioni il capitalismo, fondato sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, mentre a livello sanitario è incapace di difendere la salute della popolazione e considera i lavoratori carne da macello, sta mostrando e confermando tutte le sue contraddizioni i suoi limiti ad iniziare dai disastri ambientali che combina, che anche in Mugello conosciamo bene con le Grandi opere come la terza corsia dell'A1 e la Variante di valico, oppure con la Tav e ora lo scellerato progetto dell'impianto eolico del giogo di Villore-Corella nei comuni di Vicchio e Dicomano.
Per i lavoratori, le masse popolari sfruttati ed oppressi non c'è alcun futuro all'interno del capitalismo, per cui va abbattuto e instaurato il socialismo. I lavoratori per ottenere questo grande traguardo storico, al cui orizzonte invitiamo ad alzare lo sguardo, devono acquisire la cultura storica del 1° Maggio che è quella del socialismo elaborato da Marx ed Engels e realizzato da Lenin, Stalin e Mao!
W Il 1° Maggio!
 
Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze) del PMLI
30 aprile 2020

6 maggio 2020