Comunicato dell’Organizzazione di Reggio Calabria del PMLI
Auguri di buon 1° Maggio ai lavoratori reggini messi a dura prova dalla pandemia

Nel celebrare con autentico spirito rivoluzionario di classe il 1° Maggio, che affonda le sue origini nella storia del movimento operaio internazionale contro lo sfruttamento capitalistico e per l’emancipazione sociale, l’Organizzazione di Reggio Calabria del PMLI rivolge il suo pensiero a tutte le lavoratrici e i lavoratori che nonostante la pandemia di coronavirus che sta mettendo a dura prova il nostro amato Paese, hanno coraggiosamente e responsabilmente continuato a prestare regolarmente servizio alla cittadinanza, costretta a vivere in quarantena.
Auguri innanzitutto ai medici, alle infermiere e agli infermieri degli Ospedali Riuniti che hanno prestato cure agli ammalati covid, rischiando tutti i giorni in prima linea.
Auguri alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno garantito cibo, medicine e servizi pubblici essenziali.
Auguri ai volontari che hanno assistito i senzatetto fornendo loro un pasto caldo, togliendoli dalla strada.
Auguri agli operai dello stabilimento Hitachi Rail che dopo un brevissimo stop governativo sono stati costretti a ritornare ai loro posti di combattimento.
Auguri ai migranti agricoli che relegati in ghetti fatiscenti, vivendo in clandestinità e senza diritti sindacali, vengono tristemente sacrificati sull’altare del profitto capitalistico percependo paghe da fame.
Auguri a chi è stato costretto a sospendere la propria attività lavorativa. Parrucchieri ed estetisti hanno consegnato simbolicamente le chiavi dei loro esercizi al sindaco del PD Giuseppe Falcomatà, perché senza gli aiuti economici promessi dalle istituzioni democratico-borghesi, probabilmente, non riusciranno più a riaprire. Per non parlare di quelle piccole aziende che fortemente indebitate con le banche potrebbero cedere agli usurai.
Auguri a chi aveva un lavoro prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria e adesso trovandosi senza reddito è costretto ad attingere ai piccoli risparmi messi da parte dopo grandi sacrifici per poter sopravvivere. Quale sarà il loro futuro una volta finiti i soldi? Si rivolgeranno alla Caritas diocesana? Padri e madri di famiglia con figli a carico da mantenere? Vergogna!
La ripartenza economica a Reggio Calabria e provincia non sarà di certo facile, aumenteranno inevitabilmente, disoccupazione, povertà, degrado, sfruttamento, e la ‘ndrangheta ne approfitterà per rafforzare il controllo sul territorio e sulle masse. Questi mali orribili non potranno essere estirpati se non si estirpa definitivamente il capitalismo che le genera.
Perciò, oggi più che mai è necessario tenere alta la bandiera del 1° Maggio resistendo e contrastando con forza il processo di deideologizzazione e decomunistizzazione delle masse proletarie messe in atto dalla borghesia e dai suoi lacchè, che ci considerano tutti sulla stessa barca, difendendo allo stesso tempo il suo significato di classe e le sue tradizioni proletarie rivoluzionarie per conquistare una nuova società governata dalla classe operaia, dove regneranno benessere, libertà e uguaglianza per tutti: il socialismo.
Viva il 1° Maggio!
Viva la Giornata Internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori!
Spazziamo via il governo Conte 2 al servizio del sistema capitalista e neofascista!
Per l’Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
Organizzazione di Reggio Calabria del PMLI
 
 

6 maggio 2020