Risoluzione dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze) del PMLI sull'Editoriale di Scuderi per il 43° compleanno del PMLI
“Applichiamo gli insegnamenti di Scuderi che ha tenuta ben dritta la barra della nave proletaria verso il porto dell'Italia unita, rossa e socialista”

L'Editoriale del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, in occasione del 43° della fondazione del Partito, ha un immenso valore sul piano strategico e tattico per il Partito, per i fautori del socialismo e il proletariato e per le masse lavoratrici tutti specialmente ora con la pandemia in corso.
Tatticamente traccia la linea da seguire a breve-medio termine, e invita a non cadere nel trabocchetto teso dalla classe dominante borghese e dei suoi governi che, approfittando dell'emergenza sanitaria, tendono a nascondere la barriera che separa gli interessi tra borghesia e proletariato e invitano a salire tutti sulla stessa barca quando, invece, come sottolinea il compagno, le barche sono due e con interessi contrapposti, quella borghese e quella proletaria, come del resto è emerso anche nel corso della stessa pandemia, con gli operai sacrificati nelle fabbriche in nome del dio profitto del capitalismo, quando invece sarebbe stato necessario, per l'emergenza sanitaria, fermare le aziende senza perdita di stipendio per i lavoratori.
Ma anche lo stesso sfascio della sanità pubblica, per opera dei governi, di tutti gli schieramenti, succedutesi in questi anni, compresi i due governi Conte, che in questi mesi è costata decine di migliaia di morti, non ha certo risposto agli interessi del proletariato. Come lo stesso “decreto rilancio” che conferma la prevalenza del governo del dittatore antivirus Conte a difendere gli interessi della borghesia e, prone alla volontà di Confindustria, ha stracciato dal provvedimento quel minimo di controllo pubblico, che poteva pur lontanamente avere una parvenza di nazionalizzazioni, con l'ingresso dello Stato nel capitale delle aziende che riceveranno contributi statali. In Mugello emblematico il caso del lavoratore licenziato perché reclamava i Dispositivi di protezione individuale (Dpi) per sé e gli altri lavoratori della raccolta differenziata rifiuti.
Si conferma ulteriormente una certezza storica per i marxisti-leninisti, che il proletariato e la borghesia sono contrapposti nei loro interessi, chi dice il contrario vuole lasciare lo “status quo” difendendo gli interessi della seconda. Certo, ora questa contraddizione è emersa in modo prepotente perché c'è in gioco direttamente la salute dei lavoratori come non mai e in proporzione ancora nettamente maggiore rispetto all'ordinario, dove però, i capitalisti non si sono certo peritati di fare morti per i loro interessi, vedi il caso llva di Taranto o le morti “bianche” di migliaia di lavoratori ogni anno, un elenco tragicamente infinito.
Apprezziamo molto la posizione ferma in difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori espressa da Scuderi e non sottovalutiamo la questione: a molti di noi può sembrare scontato che il Partito non saltasse sulla barca borghese. Ma non lo è affatto, come non lo sarà mai in casi simili, basta guardare a come si comportarono i partiti ritenuti socialisti della Seconda Internazionale alla vigilia della prima guerra mondiale, quando sostennero le rispettive borghesie nel macello imperialista. Questo per dire che non dobbiamo essere superficiali e per apprezzarla fino in fondo, come merita, per essere sempre vigilanti nel presente e nel futuro, perché questi sono quei “nodi e quegli incroci” della storia che possono anche diventare dei cavalli di Troia per il proletariato. Strategicamente, Scuderi, riconferma quel grande patrimonio che è la linea proletaria rivoluzionaria del PMLI, che ormai è un patrimonio del proletariato italiano e non solo, che guarda al presente e al futuro, non solo al passato dal quale trae le giuste lezioni.
Per la sua natura rapace di profitti, ma ancor di più ora con la vicenda della pandemia, il capitalismo non ha più “diritto di cittadinanza” per i lavoratori, dopo aver distrutto la sanità pubblica a favore di quella privata e senza aver procurato per tempo attrezzature sanitarie e Dpi; a quattro mesi da inizio pandemia siamo ancora a discutere della mancanza di mascherine, per dirne una, per non parlare di come ha lasciato morire i nostri anziani nelle RSA, come abbiamo visto anche qui in Mugello, oppure senza assicurare le necessarie attrezzature sanitarie come in Lombardia e, non per ultimo, essere corresponsabile della pandemia, probabilmente per lo sfascio e l'inquinamento ambientale. Anche se emergessero altre ipotesi sull'origine della pandemia, come del complotto di qualche Paese, Cina o Stati Uniti (che per inciso coprirebbero le loro gravissime responsabilità nella distruzione dell'ambiente), alla fine c'è un solo grande responsabile, l'imperialismo, per questo va cancellato dalla faccia della terra!
Scuderi con il suo importante Editoriale ci ricorda che dall'esperienza pandemica abbiamo ancora più motivi per lottare per il socialismo. Per primi noi Istanze di base del Partito che non possiamo rimanere inermi in questa situazione e che, per onorare a dovere le vittime del popolo (il nostro pensiero va sempre agli anziani fatti morire come cani), occorre il più grande impegno in tal senso. Per cui bisogna migliorare la qualità delle nostre istanze, migliorare la propria conoscenza e capacità d'intervento nel territorio di competenza riportando, nelle dovute forme tra la popolazione e nei movimenti ai quali prendiamo parte, gli insegnamenti dei cinque grandi Maestri del proletariato internazionale e la linea politica del PMLI, per contribuire a dare un corpo da Gigante Rosso al Partito del proletariato. Se c'è un rimpianto, è che ancora questo corpo non c'è, perché ben si legherebbe all'enorme potenziale ideologico e politico per lo sviluppo della lotta di classe.
I lavoratori sperimentano come non mai, cos'è in realtà il capitalismo al di là delle parole edulcorate da chi ci governa, politici borghesi, e mass media; non dimentichiamoci che siamo giunti alla fase suprema del capitalismo, quella dell'imperialismo, prima delle rivoluzioni proletarie. Siamo coscienti che, come fece Lenin, di cui ricorre il 150° della nascita, oltre un secolo fa nella Russia zarista in situazione per certi aspetti simile, alla vigilia della “grande guerra”, Scuderi ha tenuto ben dritta la barra della nave proletaria verso il porto dell'Italia unita, rossa e socialista. E non un socialismo generico, ma che ha una bussola ben precisa, vale a dire il marxismo-leninismo pensiero di Mao, che è l'unica teoria capace di guidare i veri comunisti e il proletariato, quelli dei due secoli passati come quelli del ventunesimo e dei secoli futuri!
 
Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI

20 maggio 2020