Su iniziativa di Fedriga (Lega), governatore del Friuli-Venezia Giulia
Nave lazzaretto a Trieste per gli anziani delle RSA
Petizione popolare per bloccarla

Ha suscitato non poche polemiche la decisione, presa lo scorso mese di aprile dalla giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia retta dal leghista Fedriga, di affittare una nave da adibire a lazzaretto per gli anziani ospiti delle RSA di Trieste.
L'imbarcazione, la Gnv Allegra del gruppo Msc Crociere che è stata affittata dalla Regione per un ingente importo oscillante intorno al milione e duecento mila euro al mese, dovrà essere ancorata su una banchina del porto del capoluogo regionale ed è stata già trasformata in ospedale per gli anziani delle case di riposo più piccole di Trieste, ogni cosa, al suo interno, è stata adattata per ospitare gli ospiti che possono diventare pazienti.
Le cabine dell'imbarcazione, il 16 maggio ancora ferma al porto di Napoli, sono state arredate come stanze ospedaliere, con tanto di telecamere per il monitoraggio dei pazienti, con due ascensori per trasportare le lettighe da un ponte all’altro e i piani divisi tra ambienti utilizzabili esclusivamente da operatori e pazienti.
Per rafforzare la sua decisione la giunta regionale ha chiamato in causa il governo nazionale, tanto che il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi (FI) con delega alla Salute ha dovuto precisare il 5 maggio che lo stesso governo Conte avalla e sostiene incondizionatamente il progetto: “il Governo - ha detto Riccardi - ha confermato il proprio sostegno al ricorso alla nave GNV 'Allegra' che sarà utilizzata come struttura sanitaria da parte dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) per garantire cura e assistenza agli anziani positivi al Covid-19” .
Tuttavia le polemiche non si placavano, tanto che durante la giornata del 12 maggio si erano diffuse voci di un ripensamento da parte di Fedriga, il quale avrebbe optato, in alternativa alla nave, per trasferire gli anziani pazienti Covid-19 nell’ospedale di Cattinara, ma in serata la Regione smentiva tali indiscrezioni, per cui la nave lazzaretto sarà presto operativa ed è certo che, dei 168 anziani affetti da coronavirus che dovrebbero essere trasferiti sulla nave, 76 hanno già il posto prenotato in nave.
I triestini hanno iniziato una raccolta di firme che ha già raggiunto dopo due settimane oltre 2.750 firme. La figlia di un ospite di una Rsa protesta davanti al palazzo della Regione gridando: “pensate di favorire gli amici armatori ammazzando i vecchi!”
Si legge nella petizione rivolta al presidente Fedriga: “La Gnv Allegra è ancora ferma nel porto di Napoli e pare si attenda il via libera da parte della Protezione civile nazionale a cui la Regione FVG avrebbe chiesto di coprire i costi: (...) Ma al di là della spesa, non siamo convinti che questa sarebbe la soluzione migliore per i nostri anziani. Stiamo parlando dei nostri genitori, dei nostri nonni, di persone che con grandi sacrifici hanno fatto la storia sociale, economica e culturale del Friuli-Venezia Giulia, donne e uomini che hanno il diritto di essere curati con tutti i mezzi e le forze a disposizione, ma soprattutto con dignità: 'parcheggiarli' su una nave ormeggiata in un molo 'nascosto' significherebbe lasciarli soli nel momento più delicato e difficile “. Nella stessa petizione si propongono risposte adeguate e dignitose al problema degli anziani degenti: “le persone anziane positive al Covid-19 che dalle case di riposo di Trieste dovrebbero essere trasferite su questo traghetto, siano invece accolte in strutture tipo 'Alberghi-Covid' o simili e non anguste cuccette. Si tratta di persone fragili, il più delle volte con alterazioni cognitive come la demenza e/o con alterazioni della deambulazione, che potrebbero avere peggioramenti della loro qualità di vita negli spazi ristretti e nei labirinti di una nave che non nasce certo come una vera nave ospedale. È una questione di civiltà, di umanità, prima ancora che di salute pubblica” .
Le ragioni della petizione sono chiarissime, sia per ciò che riguarda l'ingente e inutile spesa sia per ciò che riguarda la molto più ragionevole alternativa costituita da alberghi, che sarebbero in grado di offrire agli anziani spazi e servizi di gran lunga migliori rispetto a un'imbarcazione che, com’è stato sottolineato, non nasce come nave ospedale, ma è stata adattata alla meno peggio a tale scopo.
Ci auguriamo che la mobilitazione dei cittadini di Trieste e la raccolta di firme facciano desistere il caporione leghista Fedriga e la sua giunta da questa raccapricciante e disumana soluzione che denuncia in quale considerazione siano tenuti dalla istituzioni gli anziani, non da accudire e curare quando si ammalano ma da chiudere in prigione isolandoli e magari mandarli alla deriva. Altro che servizio sanitario di eccellenza!
 

20 maggio 2020