Inutile e costosa opera pubblica per riempire le tasche dei pescecani capitalisti e dei mafiosi
No al megalotto della strada statale 106 jonica

Martedì 19 maggio a Francavilla Marittima (Cosenza), la governatrice della regione Calabria, Jole Santelli di FI, il ministro delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli del PD e il suo vice Giancarlo Cancelleri del M5S, insieme all'amministratore delegato di Anas spa Massimo Simonini e diversi sindaci, hanno inaugurato, con la posa della prima pietra, la costruzione del terzo megalotto della strada statale 106 jonica (detta anche la "strada della morte" per l'altissimo numero di incidenti avvenuti a causa anche di una pessima manutenzione e che si estende da Reggio Calabria a Taranto), ossia la costruzione di ulteriori 38 chilometri, tra Sibari e Roseto Capo Spulico, per un investimento di 1,33 miliardi di euro.
Il completamento dell’opera è stimato nell’agosto 2026 e dovrebbe impiegare circa 1.500 lavoratori.
L’opera correrà a circa un chilometro dal tracciato storico, andando a inserirsi nel progetto speculativo più grande che prevede il collegamento tra l’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (l'eterna incompiuta) la Puglia e la A2 Adriatica (che parte da Taranto), attraverso appunto il litorale ionico calabrese e la Basilicata.
La realizzazione sarà eseguita dal Consorzio Sjrio, composto da Astaldi (60%) e Salini Impregilo (40%) che costituiscono il Gruppo Webuild, il quale ha realizzato 80.291 chilometri di strade e autostrade nel mondo, è all’opera nel Sud Italia anche su altri sciagurati progetti, come la linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari, nella tratta Apice-Hirpinia di 18 km, del valore di 608,1 milioni di euro e quella tra Napoli e Cancello da 15,5 km, del valore di 397 milioni di euro. Il Gruppo sta inoltre realizzando la linea ferroviaria Bicocca-Catenanuova, sulla linea Palermo-Catania.
Si tratta dell'ennesima inutile e costosa opera pubblica concepita dai politicanti borghesi negli ultimi 20 anni (in particolare dal predecessore della Santelli, Mario Oliverio del Pd) per ingrassare le tasche dei pescecani capitalisti e mafiosi sull'altare della legge del massimo profitto e sulle spalle della salute (e dei denari) delle martoriate masse popolari calabresi e meridionali.
 

Il più grande cantiere viario d’Italia
Non è dello stesso avviso ovviamente Massimo Simonini di Anas: "Prosegue l’impegno di Anas in Calabria che nella regione investe complessivamente 3 miliardi e 840 milioni. (ma è un lapsus freudiano? l'opera costa 1,3, si arriva a quasi 4 contando tangenti e subappalti mafiosi o si riferisce ad altre opere? se sì, quali?Quelle indicate nel sito sono in fase di progettazione, la Catanzaro-Crotone, o riguardano le "trasversali" ma non arrivano a questa cifra).
Anas non si è mai fermata, anzi ha contribuito, con il suo presidio sulla rete stradale e autostradale, a garantire la movimentazione delle merci lungo tutta la Penisola, in un momento di emergenza (e sulle spalle dei lavoratori del settore trasporti, esposti vergognosamente al contagio). Oggi apriamo il più grande cantiere viario d’Italia per realizzare una moderna infrastruttura che ottimizzerà la mobilità dell’area, con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza, riducendo i tempi di viaggio e garantendo anche un risparmio nei consumi di carburante e una diminuzione delle emissioni inquinanti (!). L’opera avrà straordinarie ricadute sia economiche che sociali e si accompagna ad un importante progetto di valorizzazione turistica a beneficio dell’intero territorio”. Questa colossale faccia di bronzo nasconde la vera e tragica realtà dei fatti: in realtà l'opera non solo è inutile, perché ricalca l'asse della strada statale già esistente e in condizioni pietose, deturpando l'ambiente, ma va nella direzione opposta all'interesse delle masse di usufruire di mezzi pubblici, rafforzando il trasporto ferroviario locale (in stato comatoso a scapito dell'Alta velocità pensata per la clientela business ed in concorrenza al traffico aereo), sull'acqua, per via aerea e che anche quando è riferito alla gomma andrebbe pensato per ridurre al minimo il trasporto privato di merci e persone, pericoloso, costoso e inquinante, puntando tutto sulla manutenzione delle strade già esistenti e le relative infrastrutture collegate, ponti, viadotti e così via,lasciati in stato di totale e sinistro abbandono, preludio a nuove sciagure come quella del ponte Morandi di Genova, distruggendo un territorio già martoriato dalla cementificazione selvaggia in odor di 'ndrangheta, spesso totalmente privo di mezzi pubblici in termini di mobilità sia intra che extraurbana, con tutti i relativi problemi che questo comporta per le masse in termini di salute, costi, ricaduta occupazionale per il mancato rilancio del turismo, mancate risorse non solo per la pandemia in corso, ma in generale per mettere in sicurezza il territorio in termini di dissesto idrogeologico e considerando anche che la regione è ad altissimo rischio sismico, per non parlare dell'incuria dei monumenti, dei centri storici, dei mari e dell'ambiente in generale, completamente abbandonati al degrado e all'incuria.
Basti pensare allo sfascio del centro storico di Cosenza e al sequestro per mafia e pericolosità strutturale dell'intera Piazza Fera-Bilotti, causate dal bancarottiere sindaco Occhiuto di FI e dalla stessa Santelli, suo vicesindaco fino a dicembre, i quali hanno anche portato il capoluogo bruzio al dissesto finanziario da circa 300milioni di euro, in ossequio al "modello Reggio" del loro compare fascista, mafioso, carcerato e alleato di Salvini, Giuseppe Scopelliti, ex governatore ed ex sindaco di Reggio Calabria, considerato a tutti gli effetti il vero governatore, insieme al suo mentore, Paolo "il boss" Romeo, il fascista ex deputato Psdi "capa pensante" della sanguinaria 'ndrina dei De Stefano-Tegano di Archi.
In una regione poi dove l'emergenza sociale, complice il coronavirus, è a livelli esplosivi, i comuni sono quasi tutti in dissesto e predissesto e la pressione fiscale è tutta sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, mentre un pugno di pescecani capitalisti e mafiosi controllano l'intera vita economica e sociale (a cominciare dalla sanità, si veda il caso delle RSA e delle cliniche private calabresi) facendo profitti stellari anche in piena pandemia, mentre le martoriate masse della regione più povera d'Italia e i migranti schiavizzati nelle campagne sono letteralmente alla fame.
 

L'opposizione degli ambientalisti
Alcuni ambientalisti locali, fortemente contrari all'opera, ricordano sul web anche le magagne della Astaldi, sostiene in un comunicato la Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l’Autotutela: "Astaldi, società che si è aggiudicata l’appaltone del terzo megalotto, era finita in piano di concordato. Così Impregilo ne ha rilevato il 65% delle quote con un affare da 600 milioni di euro al quale ha partecipato anche Cassa Depositi e Prestiti che, lo sanno anche i bambini, raccoglie il risparmio postale dei cittadini italiani e, fino a un certo punto, aveva lo scopo di finanziare a tassi agevolati gli investimenti degli enti locali. Poi, nel 2003 e con il "grande" Tremonti al governo, è diventata s.p.a., trasformandosi, di fatto, in un fondo sovrano le cui azioni vengono comprate dai maggiori istituti bancari. Quali? I soliti: Unicredit, Intesa, Bpm, Bnp Paribas, Mps. Da quel momento, invece di finanziare opere immaginate dalle singole comunità, con i suoi 280 miliardi di euro dei risparmiatori, ha puntato alla competizione di mercato. Insomma, l’ennesima privatizzazione."
Ecco dove si trova la vera centrale direttiva e di comando di questa mostruosità:nei vertici economici e finanziari della classe dominante borghese italiana e della UE imperialista, cosa particolarmente infame poi è che questi colossi bancari stanno licenziando a man bassa i loro dipendenti, (circa 50mila dipendenti dal 2008 ad oggi e altri 30mila entro il 2022) per effetto delle fusioni, del collasso delle "popolari", delle note vicende legate alla massoneria "rossa" senese del Mps, quanto per le "ristrutturazioni" interne e lo spostamento all'estero delle filiali o con la scusa della mancanza di liquidità determinata anche dal coronavirus, la quale porta gli stati borghesi imperialisti, completamente al loro servizio, a immettere liquidità derivante da denari pubblici attraverso le Banche Centrali, per evitarne il tracollo e salvaguardare i loro infami profitti, mentre i popoli vivono la più grande crisi economica e sociale dal 1929 ad oggi (preludio di una nuova guerra mondiale?).
Per questa ragione, oggi più di ieri, il PMLI lotta per la nazionalizzazione delle grandi banche e delle grandi aziende come la FCA, oltre che per il Reddito di emergenza di 1.200 euro per tutti i lavoratori irregolari e precari rimasti senza alcuna fonte di reddito, compresi colf, badanti e migranti, per tutta la durata della crisi.
Una necessità e un'urgenza tanto più impellenti nel mezzo di questa emergenza sanitaria ed economica in cui è piombato anche il nostro Paese.
Occorre lottare con tutte le forze contro questa ennesima opera speculativa, inutile e dannosa, perché le masse abbiano diritto di parola e di gestione anche sulle opere pubbliche, non dando tregua alla filomafiosa governatrice (ancora illegittima perché non si è dimessa da deputata) Jole Santelli e alla sua giunta regionale borghese, neofascista e filomafiosa, senza fare affidamento sulla sua "opposizione consiliare" del Pd (il M5S è fuori dal consiglio regionale) e alzando il tiro contro il governo del dittatore Conte al servizio del regime capitalista e neofascista.
D'altra parte che la sua giunta e il consiglio regionale siano al servizio della 'ndrangheta lo ammette la stessa Santelli, rispondendo a una domanda di Peter Gomez, durante la sua trasmissione televisiva sul 'Nove', circa la probabilità di nuove inchieste giudiziarie sui corrotti politicanti borghesi regionali in odore di 'ndrangheta: "Non escludo problemi giudiziari alla Regione. Faccio politica da tanti anni e le persone in campagna elettorale cambiano totalmente. La possibilità di avvicinamento anche da parte delle forze criminali è forte. Io, comunque, in tutta la campagna elettorale non ho mai partecipato ad una cena e non sono mai andata a casa di nessuno (ahahaha), ho fatto solo incontri pubblici, però questo l’ho fatto io da candidata presidente (come a dire che non garantisce per i suoi consiglieri! Ma del resto come potrebbe? Farebbe ridere i polli!). La possibilità di inchieste su situazioni criminali in Calabria è sempre dietro l’angolo”
Più chiaro di così, si muore!

27 maggio 2020