Importante Fronte unito e Flash Mob in movimento a Firenze
SINDACATI, PARTITI CON BANDIERA ROSSA e FALCE E MARTELLO, FORZE SOCIALI E AMBIENTALISTE IN DIFESA DI SALUTE, LAVORO, AMBIENTE, REDDITO E SCUOLA
Molti giovani presenti. Il PMLI partecipa tenendo alto il manifesto “Non siamo sulla stessa barca”

Redazione di Firenze
Nel pomeriggio di sabato 30 maggio a Firenze sotto la spinta dell'Assemblea “Ogni giorno è il Primo Maggio” è stato organizzato il Flash Mob in movimento “Nessuno deve rimanere indietro” per rivendicare diritti su tematiche quali salute, lavoro, ambiente, reddito, scuola, specialmente in questo periodo con gli effetti della pandemia e crisi economica in corso.
All'iniziativa, oltre al Comitato provinciale di Firenze del PMLI, ha aderito un ampio schieramento di forze politiche, sindacali, studentesche e sociali: Cub Firenze, Cobas Sanità Università Ricerca, Cobas Firenze, Usb Firenze, Usi Cit Firenze, Collettivo Politico 13 Rosso, Presidio No Inceneritori No Aereoporto, Assemblea Beni Comuni/Diritti, Comitato San Salvi Chi Può, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, Collettivo di Unità Anticapitatista Firenze, Partito Comunista Firenze, Fgci Firenze, Movimento di lotta per la Casa di Firenze, Fronte di Lotta No Austerity, Fondo Comunista Firenze, Csa Next Emerson, Unione Inquilini Firenze, Ateneo Libertario, Partito della Rifondazione Comunista Firenze, Comitato No Tunnel Tav Firenze, Rete Antisfratto Fiorentina, Collettivo Bujanov, Lotta Continua Firenze, Cub Rail, Assemblea Autoconvocata Lavoratrici e Lavoratori del Sociale, Comitato Kurdistan Firenze, Associazione di Amicizia Italopalestinese, Medicina Democratica Firenze, Alleanza Beni Comuni Pistoia, Potere al Popolo Firenze, CPA Firenze Sud, Colpol, Collettivo Krisis, Rete Collettivi Fiorentini, Lavoratori e lavoratrici autorganizzati dello spettacolo, Biblio-precari Firenze, Studenti di Sinistra, Forum Toscano per l'acqua, Resistenza Casa-Sportello solidale.
Uno splendido fronte unito di realtà di lotta che, come si legge nel comunicato degli organizzatori, sono “tutte convinte della necessità di contrastare il morbo sociale del capitalismo”. Esso, ha affermato in una nota il Cpa Firenze Sud, “è il virus dello sfruttamento, della devastazione ambientale, della repressione, del razzismo e della guerra”.
Un migliaio di manifestanti si sono ritrovati davanti al presidio sanitario dell'ASL Santa Rosa, teatro in questi anni della lotta cittadina contro la sua chiusura voluta dall'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi (Italia Viva), formando un serpentone in fila indiana, che in molti tratti si è trasformato in un vero e proprio corteo, che ha seguito un quadrilatero sui due lati dell'Arno sui lungarni Santa Rosa, Vespucci e Corsini, attraversando i ponti Santa Trinita, in prossimità del ponte Vecchio, e Vespucci, per poi tornare al punto di partenza.
In testa gli striscioni “Reddito, diritti e salute per tutte e tutti. Ogni giorno è il Primo Maggio” e “Salute, ambiente, lavoro, reddito, diritti, scuola. Lottare per ripartire”, a seguire la miriade di realtà di lotta fiorentine e non solo.
Molte le bandiere rosse da quelle quelle dei sindacati dei Cobas e USB a quelli dei partiti con la falce e martello come PCI e CARC. Presenti collettivi e centri sociali, uno striscione recitava “Basta case vuote!”. A livello universitario era presente il Collettivo di scienze politiche, mentre i COBAS scuola hanno anche diffuso un volantino in difesa della scuola pubblica. Non sono mancate le realtà ambientaliste, come della piana fiorentina con lo striscione “Ripartiamo col parco della piana” e con diverse bandiere “No inceneritori-aeroporto. La piana contro le nocività”, oppure del Mugello con il “Comitato in difesa del crinale Mugellano” che lotta contro lo scellerato progetto di impianto eolico Villore-Corella nei comuni di Vicchio e Dicomano. Anche i bibliotecari hanno fatto sentire la propria voce, come i lavoratori dello spettacolo con lo striscione “Caliamo il sipario su questo divario/ diritti-reddito-cultura”.
Partecipazione attiva del Comitato provinciale di Firenze del PMLI, che è stato tra gli aderenti e promotori della mobilitazione e che non ha fatto cerco mancare il proprio importante e qualificato contributo alla riuscita della giornata di lotta. I compagni, diretti dalla compagna Claudia del Decennale, Segretaria provinciale del Partito, hanno portato in piazza la bandiera del Partito e un cartello col manifesto “Non siamo sulla stessa barca”, apprezzati dai manifestanti. Cartello che ha portato le nostre rivendicazioni, sia in piazza che in fase di preparazione della giornata, come i 1.200 euro al mese per chi è senza reddito e ammortizzatori sociali durante l'emergenza coronavirus, per la sanità pubblica e l'abolizione di quella privata, per l'abrogazione del titolo V della Costituzione e la relativa autonomia differenziata delle regioni, dell'articolo 81 della Costituzione che impone il pareggio di bilancio, della legge Fornero, del Jobs Act e dei decreti sicurezza; per la nazionalizzazione delle grandi aziende comprese quelle farmaceutiche e delle banche; per l'uscita dell'Italia dall'Unione europea, considerando anche che non ha fatto nulla fin qui per aiutarci nella lotta contro il virus. Contro la militarizzazione del paese e delle fabbriche, le restrizioni dei diritti democratico-borghesi, il controllo poliziesco, il divieto di scioperare e protestare.
Radio Wombat ha dato la diretta della manifestazione.
Lo spirito di quest'importante iniziativa di lotta può essere sintetizzato da uno degli striscioni presenti “La lotta di classe la fai o la subisci”. C'erano tanti giovani, in maggioranza, cosa non certo da trascurare anche in prospettiva delle future battaglie che ci attendono.
Il richiamo, che è stato uno dei “motivi di fondo” per scendere in piazza dei manifestanti, presente graficamente anche sull'annuncio dell'iniziativa, “Ogni giorno è il Primo Maggio”, che è la tradizionale ricorrenza di lotta del movimento operaio internazionale. Per dire che questo Flash Mob è stato anche un modo per onorare a dovere, anche se in ritardo, il Primo Maggio 2020 a livello fiorentino, che quest'anno non ha potuto vedere lo svolgimento dei tradizionali cortei a causa della dittatura antivirus del trasformista e liberale Conte.
Come stigmatizzato giustamente dagli organizzatori, questa iniziativa ha visto “la censura mediatica che i media borghesi hanno esercitato servendo le direttive del regime”, neofascista aggiungiamo noi, che vuole stendere un ulteriore velo di silenzio sulle lotte che già esplodono vista la macelleria sociale del momento. E peraltro, tra quelle poche che ne hanno parlato lamentiamo la sistematica censura sulla adesione e partecipazione del PMLI. Le lotte sociali aumenteranno con la crisi economica che colpirà sempre più i lavoratori e le masse popolari e che non potranno non rendersi conto che il vero virus, in definitiva “il padre di tutti i virus”, il vero e tanto ricercato “paziente zero” della pandemia, cioè il capitalismo, regime che noi marxisti-leninisti non ci stancheremo mai di denunciare e di combattere insieme anche a tutte quelle forze disposte a fare altrettanto come in questa occasione! In prospettiva questo fronte unito bisogna che accenda i riflettori contro la dittatura antivirus di Conte e non solo sugli effetti della politica governativa.

3 giugno 2020